“Inciviltà”, manifestazione di “cinismo inqualificabile”, “abuso di potere”.
Sono alcuni dei termini usati oggi dal presidente della Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito, Gian Piero Scanu (Pd), nei confronti di quei gruppi politici – “e quelli che hanno la maggioranza in Parlamento hanno la maggiore responsabilità” – che “continuano a fare resistenza” contro la proposta di legge elaborata dalla commissione e che “giace ormai da un anno”.
La proposta mira a tutelare le vittime dell’esposizione al pericoloso militare ed affida all’Inail – organo terzo – la valutazione dei rischi cui sono sottoposti i militari e gli indennizzi dovuti in caso di malattia.
Scanu ha parlato alla fine di una seduta, molto toccante e profonda svoltasi ieri a palazzo San Macuto, dedicata ai familiari delle vittime che hanno raccontato la loro storia ed hanno tutti lamentato un abbandono da parte dello Stato. Come ha detto Francesco Zito, padre del caporal maggiore capo Leonardo, morto lo scorso luglio per un linfoma dopo aver partecipato a diverse missioni internazionali, “il ministero della Difesa ha mandato i suoi uomini a suicidarsi con l’uranio impoverito e con noi è stato completamente assente”.
Anche la moglie del caporale maggiore scelto degli alpini, Antonio Attianese, morto a giugno dopo essere stato in Afghanistan con il contingente italiano, ha parlato di “totale silenzio dello Stato per 13 anni. Hanno mandato una corona al funerale ma io l’ho rifiutata”.
“Questa Commissione – ha sottolineato Scanu – passa per antimilitarista per il fatto che vorremmo occuparci della salute dei militari, perchè non bisogna disturbare il conducente, dar fastidio a chi governa le cose. Voglio sperare – ha detto rivolgendosi ai parenti delle vittime – che la vostra presenza qui non sia stata inutile.
Disponetevi a far valere le vostre ragioni con determinazione e noi cercheremo fino all’ultimo giorno di fare il nostro dovere, ma ci sono persone che hanno il gelo dentro il cuore e vanno avanti pur sapendo che tanti sono morti e soffrono per inadempienze della politica.
Questa commissione non è iscritta alla carovana dei farisei che sfila quotidianamente tra gli applausi”.