“battuta“ sui dipendenti civili dell’Ammiraglio De Giorgi,ricordato anche per “l’ordine tartine e champagne” quando saliva a bordo da capo squadra navale, provoca reazione dell'UGL

A cura di Assodipro
Il Capo di Stato Maggiore Marina, ammiraglio De Giorgi, ricordato anche per L'ordine, destinato a soddisfare i 'bisogni' del Comandante in capo della squadra navale italiana,  datato otto settembre 2012  destinato al personale dell'incrociatore Mimbelli, di stanza a Taranto;l’ordine fu discusso in una interrogazione parlamentare presentata da  Augusto Di Stanislao (Idv)  “ Quando il comandante sale a bordo scatta la chiamata. A quel punto “il personale addetto dovrà essere in tenuta di rappresentanza pronto a servire mandorle tostate e spumante/champagne” . Ma non è tutto: “La cucina dovrà approntarsi, nel caso in cui il Sig. Cinc sia in Base Navale, a preparare bruschette e pizzette calde da servire in Quadro Ufficiali”.   

Marina Militare: Ugl, no a sostituzione personale civile con militare

Marina Militare: Ugl, no a sostituzione personale civile  con militare (ASCA) – Roma, 7 feb 2014 – “E` inaccettabile   che il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio Giuseppe De Giorgi, abbia dichiarato che il personale civile andrebbe sostituito con personale militare perche` meno “scattante” agli ordini dei superiori”. Lo dichiara, in un comunicato, il responsabile del Coordinamento Difesa dell`Ugl Intesa Funzione Pubblica, Giancarlo Lustrissimi, che commenta le parole del Capo di Stato Maggiore della Marina, pronunciate durante l`incontro con i sindacati, spiegando che “emerge con chiarezza il retro pensiero dell`Amministrazione Difesa sul ruolo che deve avere il personale civile in questo dicastero, ma la Ugl Intesa non intende accettare lo svilimento della professionalità` e della dignità` dei lavoratori”. Per il sindacalista “appare evidente l`esigenza del Ministero della Difesa di avere una tabella di transito che permetterà` l`occupazione dei posti nell`area amministrativa, controvertendo la tanto evocata civilizzazione in una militarizzazione della pubblica amministrazione”. “Inoltre – conclude – l`incontro non ha eliminato le ombre sui progetti di riorganizzazione ne tantomeno ha chiarito il futuro dei lavoratori della difesa. Si concretizzano ancora più` le nostre preoccupazioni di notevoli quote di esubero che questa revisione dello strumento Militare potrebbe avere come conseguenza e a questo punto comprendiamo perche` non si hanno risposte quando si chiedono certezze per il futuro dei lavoratori della difesa”. 


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