Euromil grazie. Thank you, Euromil

La maggior parte degli Italiani non sa neanche cosa sia EUROMIL e men che mai gli uomini e le donne in uniforme. Però oggi, in questo periodo nefasto sia per l’Italia che per il resto del mondo, rifletto quanto questo organismo sia importante per l’Europa e soprattutto per l’Italia. E per scrivere queste righe ho trovato una bellissima foto dello stemma di EUROMIL e di due grandi Presidenti: Emilio Ammiraglia ed Emmanuel Jacob.

Perché importante? La risposta è semplice, perché senza Euromil e senza questi due grandi uomini, in Italia non si sarebbero mai sognati di abolire (cioè dichiarare incostituzionale) quell’incivile legge che non permetteva ai militari di essere rappresentati, tutelati e supportati da dei loro sindacati. Alcuni saggi ed intelligenti Italiani si chiedono come hanno fatto i militari fino ad adesso ad avere stipendi adeguati e altro. La risposta è molto semplice, il Ministro della Difesa di turno (ovvero quel politico che occupava quella sedia senza grande ardore) diceva ai generali, ci sono 1.000 euro di aumento disponibile, pensateci voi. Così loro, giustamente, si prendevano 995 euro e davano i restanti miseri 5 euro di aumento alle basse gerarchie (ovvero alla truppa, ai sergenti ed ai marescialli), così la forbice stipendiale aumentava sempre di più. Inoltre non sufficientemente contenti, aumentavano anche il numero di posti per alti ufficiali disponibili, e diminuivano le basse gerarchie, con il risultato di avere delle Forze Armate con il più alto numero di generali rispetto addirittura agli gli Stati Uniti d’America, che con un numero di uomini e donne in armi superiori a cinque o dieci volte le nostre Forze Armate, hanno la metà di generali.

Comunque, torniamo ad Euromil e, grazie alle sue continue pressioni, (di cui non si ringrazierà mai abbastanza il Presidente Jacob) ed ai ricorsi (ben tre e tutti costosi) alla Corte Costituzionale da parte di As.So.Di.Pro. (Associazione Solidarietà Diritto e Progresso) nonché ad un grande uomo e militare, tutto d’un pezzo chiamato Francesco Solinas, finalmente si è arrivati nel 2018 all’attesa sentenza di incostituzionalità di quella parte di legge che proibiva la costituzione di Sindacati Militari ed adesione ai sindacati di quella parte della Società Italiana con le stellette. Solo grazie all’autorevolezza di una delle migliori Ministro della Difesa, una donna, Elisabetta Trenta, è proseguito con i fatti il nuovo corso costituzionale, autorizzando la nascita dei sindacati militari. Le gerarchie, che hanno frapposto i più o meno leciti impedimenti a questo nuovo corso, furono molto offese. Purtroppo, nei vari governi succedutisi, la moderna Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta non fu confermata, con il conseguente “STOP” a qualsiasi legge di applicazione per i sindacati sulle indicazioni della Corte Costituzionale. Da ultimi, le voci di membri più o meno autorevoli delle Commissioni Difesa, ritenevano che se entrano i sindacati militari nelle caserme le Forze Armate non sarebbero più riuscite ad essere operative. Praticamente le stesse falsità che erano state messe in giro, quando sono stati autorizzati i Sindacati in seno alla Polizia di Stato. Sconfessati dagli anni e dai fatti, non per niente, la Polizia di Stato della Repubblica Italiana, è indicata come una delle migliori ed efficienti Polizie del Mondo. Torniamo ad Euromil ed a quei tre grandi uomini: il Presidente Nazionale di Assodipro, Emilio Ammiraglia, il Presidente di Euromil, Emmanuel Jacob, e Francesco Solinas che mise la sua persona a disposizione della causa, ovvero combattere la battaglia dell’incostituzionalità della legge sui NON sindacati ai militari, che già poco tempo prima della Pandemia Covid, cominciavano ed un po’ ci riuscivano a cercare di aiutare e tutelare il personale militare, ma, con questo flagello, sono solo riusciti almeno a smussare delle indifferenze al benessere del personale di alcune alte gerarchie. Senza Euromil, senza Assodipro e senza la miriade di Sindacati autorizzati, adesso il personale militare sarebbe come una barca in mezzo alla tempesta senza timone, senza vela e senza pilota. Perché le varie gerarchie italiane sono riprese molto bene in quelle vignette e alle volte nei film storici con Totò o Alberto Sordi, nel detto: ARMIAMOCI E PARTITE. Solo i politici di tutto l’arco costituzionale da destra a sinistra non comprendono, perché è più facile per loro delegare o prendere per oro colato tutto ciò che i vari generali di turno propinano loro.

Torniamo ad Euromil, che ha anche un bel sito, in cui oltre alle varie proposte per la tutela dei diritti del personale in armi, elenca tutte le sigle sindacali (fra le 30 e le 40) dell’Europa aderenti o anche le associazioni di categoria o associazioni che cercano di tutelare il personale militare. Risulta incredibile vedere che, nonostante da quasi due anni siano state autorizzate dal Ministero della Difesa quasi trenta varie sigle sindacali, ne sia aderente solo una ad Euromil. Assodipro che non è neanche una sigla sindacale, anche se da oltre 25 anni escogita tutte le strategie possibili ed inimmaginabili per riuscire a tutelare il personale militare.

E tutte le altre sigle sindacali cosa fanno? Dove sono?

E’ anche vero che ne sono state autorizzate quasi una trentina, ma già dopo circa un anno, poco meno di una decina danno qualche segno di vita.

Ritorniamo ad Euromil, che, nell’elenco delle varie sigle sindacali ed altre, indica anche il numero degli iscritti. Le prime cinque sono della Germania, della Svezia, dei Paesi Bassi, della Danimarca e del Belgio, ovvero quei Paesi in cui il reddito dei militari è notevolmente superiore a quello dei militari italiani. Loro comunque hanno anche detrazioni e benefit decisamente superiori a quelli degli Italiani. Anche se c’è una differenza, ovvero, i generali italiani prendono molto di più di tutti gli altri generali dei Paesi europei. Vuol dire che i Sindacati Militari Europei funzionano meglio dei non-sindacati italiani.

Riprendiamo con Euromil, perché, andando a scorrere l’elenco delle varie sigle sindacali ed altre aderenti a questa importante confederazione, vi sono Paesi che, anche con numeri molto esigui, hanno sentito l’esigenza di iscriversi ad Euromil, chissà perché invece nessuno delle sigle italiane. Forse non hanno neanche soci od iscritti?

Riferendoci ad Euromil, gli altri Paesi europei sono talmente avanti e civilizzati rispetto all’Italia che, andando a scorrere l’elenco delle varie sigle sindacali ed altro, vi sono Nazioni che hanno due o più sigle sindacali iscritte ad Euromil. Cipro con le sue esigue Forze Armate, ha iscritte ad Euromil ben tre sigle sindacali diverse, come anche il Portogallo. Grecia, Spagna, Romania, Danimarca, Paesi Bassi, Repubblica d’Irlanda e Polonia hanno iscritte due sigle sindacali. Questo è un alto indice di civiltà, di garanzia democratica che purtroppo in Italia, così come accade anche alla nostra situazione politica da qualche anno, arranca.

Euromil è l’unico interlocutore con il Parlamento Europeo, se si parla di diritti dei militari, mentre in Italia, per motivi legislativi, quella specie di rappresentanza che ancora non si capisce bene come faccia ad esistere. Alle volte, e occasionalmente, vengono sentite alcune sigle sindacali, mentre non si convoca e si sente l’unica sigla aderente ad Euromil, ovvero Assodipro.

 Euromil ha sede a Bruxelles ed il suo Presidente Emmanuel Jacob è ricevuto dal Capo di Governo europeo più longevo, ovvero dalla Cancelliera Merkel, ogni volta che è in visita o in attività sindacale in Germania. Il Ministro della Difesa tedesco accompagna ogni volta il Presidente Jacob dalla Cancelliera Merkel ed insieme ascoltano le varie problematiche del personale in uniforme. Nonostante Assodipro esista da oltre venticinque anni e che da oltre vent’anni sia membro di Euromil, non ha mai avuto il privilegio ed onore di essere ricevuto dal Presidente del Consiglio con la presenza del Ministro della Difesa e neanche le oltre trenta sigle sindacali autorizzate da circa due anni. Ci sarà un motivo delle enormi disparità di retribuzioni e diritti in Italia ed all’Estero (Germania in primis) ?

Finisco, ringraziando Euromil, perché almeno grazie a lei, ad Assodipro, al compianto Emilio Ammiraglia ed a quel grande Uomo di Francesco Solinas, vi è la speranza che anche in Italia vi sia un po’ più di civiltà ed un miglioramento della vita del personale con le stellette, sia esso in servizio che in pensione.

Treviso lì 20/04/2021                            il Segretario Nazionale Assodipro

                                                                           Salvatore Vinciguerra

Related Posts

About The Author

Contatta la Sezione o Unità Coordinata a Te più vicina!Inviaci una e-mail o telefona per avere maggiori informazioni.