In una Sezione normale dell’Assodipro, ogni giorno i contatti sono diversi a seconda delle persone: contatti telefonici , e-mail, età, tipologia di arma, se ancora in servizio o in pensione.
Iniziamo a pubblicare una serie di episodi effettivamente accaduti, anni fa e anche recentemente.
Sarà come un bollettino nautico, ovvero “Notizie per i Naviganti”, perciò utilizzeremo un personaggio di fantasia: “Gigetto il maresciallo perfetto”. Una lettura utile agli uomini e alle donne in servizio ed un simpatico episodio stile “Sturmtruppen” che farà divertire il resto dei soci di Assodipro o i fortunati naviganti di internet che si imbattano nel Sito ufficiale dell’Associazione Solidarietà Diritto e Progresso.
Gigetto, è un giovane italiano che crede nella democrazia e nelle sue istituzioni. Fra queste ha scelto di arruolarsi in una di quelle dell’Esercito italiano che hanno un certo fascino per le loro divise fra i giovani,
E’ un mondo magico e affascinante: le uniformi, gli anfibi, le armi tutto ti fa sentire un po’ “Rambo”. I commilitoni ed i pari grado sono fantastici, è tutto un mondo nuovo. Gigetto, è intraprendente, generoso ed altruista; questo non può passare inosservato ai superiori.
Succede che un bel giorno un grosso e grasso maresciallo che gestisce e spadroneggia al Circolo Unificato (ufficiali e sottufficiali) avvisa il Comandante che degli “amici” gli hanno confidato che sta per arrivare da Roma. una importante, seria ed incorruttibile ispezione amministrativa,
Vista la situazione molto nebulosa della contabilità e dei fondi, dopo aver studiato varie soluzioni, decide che quel tal maresciallo Gigetto prenderà in consegna il Circolo Unificato (Ufficiali e Sottufficiali) regolarizzando tutte le situazioni non tanto chiare.
Gigetto è inconsapevole di tutto ciò e, convocato dal Comandante, non comprende il motivo di tante domande sulla sua vita privata da parte dell’alto ufficiale, persino quanto è cattolico e da quando frequenta l’Azione Cattolica. Dopo circa due ore di chiacchierata e di risposte più o meno dettagliate, il Comandante comunica al maresciallo Gigetto il suo desiderio di volerlo alla gestione del Circolo Unificato.
Il maresciallo Gigetto cerca in tutti i modi di svicolare questo incarico gravoso (ancora non sa della reale situazione documentale e contabile del Circolo), ma il Comandante constatato tutto questo recalcitrare, gli urla : <<E’ un Ordine>>.
A questo punto Gigetto si trova da normale maresciallo dell’Esercito italiano, a Gestore del Circolo Unificato, lui che aveva sempre aborrito quegli incarichi e soprattutto i panzuti marescialli che li ricoprivano.
Passano circa sei mesi da quell’infausto giorno, e le cose stanno andando decentemente bene; l’Ispezione temuta è arrivata e il responsabile si è persino complimentata con il giovane maresciallo. Nel frattempo il Comandante è andato via e ne è arrivato un altro che ha grandi mire. Talmente grandi che comincia a far affluire fondi, ma anche cominciare ad organizzare vari eventi in caserma ed al circolo in particolar modo, per riannodare e rinsaldare tante amicizie e Public Relations con gli ambienti più disparati. Ma quella è una caserma come tante altre e il maresciallo Gigetto ed il resto dei militari sono militari e non camerieri o addetti alle Pubbliche relazioni.
Un giorno, ad una bella serata, ma non una delle tante, ma una particolare come altre il Comandante aveva invitato la “crema” della piccola cittadina.
Sembra che il Comandante sia contento, mentre non lo è per niente, tant’è che l’indomani fa recapitare al giovane maresciallo una “busta gialla” con una brutta lettera che riporta come oggetto : Cura del Circolo (e fin qui niente di anormale), ma con quattro punti pieni di sarcasmo e superficialità. Oggi oseremmo definire una tale missiva, un maldestro tentativo di “mobbing”, “stalking” od altro di simile.
Si diletta questo Colonnello dell’Esercito italiano a manifestare platealmente tutto il suo livore, partendo con :
- … le gentili signore ed i graditi ospiti, lasciando i locali, si sono trovati immersi nella semi-oscurità …..;
continuando : Il lanternone, fatto da me costruire ed i lampioni fatti da me installare, erano melanconicamente spenti; ed ancora : il barista era trafelato.
La cosa incredibile che una simile lettera dattiloscritta e consegnata di persona può essere forse accettabile, ma su carta intestata del Comando XXX, persino protocollata e firmata con ben impresso il timbro tondo ufficiale della Repubblica italiana, oltre a screditare l’alto ufficiale, squalifica il Comando e l’ufficialità del timbro repubblicano.
Il maresciallo Gigetto, esterrefatto dopo aver letto, si interroga se fosse una punizione o il preludio per qualche tipo nuovo di consegna o altro. E nonostante siano passati tanti, anzi tantissimi anni, si chiede ancora il senso di quella lettera.
Salvatore Vinciguerra