Così è (se vi pare). In barba al parere del Consiglio di Stato

Recentemente il Consiglio di Stato su richiesta del Ministro della Difesa ha espresso il proprio parere in merito alla Sentenza della Corte Costituzionale 120/08 sul divieto di costituire sindacati per i militari. Nel ribadire l’esigenza di una Legge “ad hoc” per i militari, il CdS ha precisato come devono comportarsi le Amministrazioni, i neo costituendi sindacati, e soprattutto ha precisato il comportamento che devono mantenere i delegati Cocer attuali. Senza se e senza ma.

I paletti della Sentenza

‘Non dimentichiamo che la Corte Costituzionale si era già espressa nel 1999/449 in maniera completamente opposta, la nuova decisione è figlia delle discendenti norme europee – CEDU e CSE – sottoscritte dai paesi membri. Per il momento conosciamo alcuni paletti come il divieto di iscriversi a sindacati esistenti, l’assenso del Ministro agli statuti delle costituende associazioni professionali per la verifica dell’apparato associativo con particolare riguardo al finanziamento, alla trasparenza e apartiticità. Poi c’è il divieto di sciopero. Il divieto per coloro che non sono in servizio attivo. L’iscrizione e partecipazione di ogni ruolo e grado senza esclusione o separatismi.
in attesa dell’intervento del legislatore, il vuoto normativo può essere colmato con la disciplina dettata per i diversi organismi della rappresentanza militare e in particolare con quelle disposizioni (art. 1478*, co, 7 COM) che escludono dalla loro competenza “le materie concernenti l’ordinamento, l’addestramento, le operazioni, il settore logistico-operativo, il rapporto gerarchico-funzionale e l’impiego del personale”: tali disposizioni infatti costituiscono, allo stato, adeguata garanzia dei valori e degli interessi richiamati.

I Delegati Cobar, Coir, Cocer esclusi dal ricoprire incarichi direttivi nelle Associazioni

Tra i mille divieti e distinguo che evidenzia il CdS vi è“.. la preclusione ai delegati della rappresentanza militare, di ogni livello, di ricoprire contestualmente incarichi direttivi nelle associazioni professionali a carattere sindacale: una simile evenienza, infatti, potrebbe indurre confusione di ruoli, determinando criticità nell’ordinaria interlocuzione degli organismi di rappresentanza con le autorità gerarchiche cui sono affiancati.  Allo stesso tempo è stato definito “..il non riconoscimento alle associazioni sindacali, al momento, di un ruolo attivo nelle procedure di concertazione per il rinnovo dei contenuti del rapporto d’impiego del personale militare..”. 

L’esclusione dei Rappresentanti dal duplice ruolo

L’esclusione di un duplice ruolo, negli organi di rappresentanza e in quelli direttivi delle associazioni sindacali, è – a legislazione vigente – congrua e ragionevole, considerata la natura non sindacale degli organi di rappresentanza, costituti anzi in funzione integrativa delle determinazioni dell’Amministrazione sulle questioni d’interesse del personale. Mantenerli distinti serve ad evitare confusioni di ruoli e a preservare il ruolo appunto dialettico delle associazioni sindacali. E’ chiara la doppia esclusione, i Rappresentanti non possono costituire, fare parte di Associazioni Sindacali e le costituende Associazioni non prendono parte alla concertazione, alle attività poste in essere in attesa della legge istitutiva. 

In barba alla Sentenza, Circolare Ministro e parere del CdS

Come se niente fosse in queste ore nascono e proliferano i Sindacati dei militari con la partecipazione dei Delegati Cocer/Coir in qualità di classe dirigente. Preparano gli incontri, fanno propaganda sui social, salgono sul palco spiegano le loro ragioni, cercano proseliti, pubblicano le foto, gli interventi e sono pronti per partire come sindacati. E’ evidente che qualcosa stona, non trova congruenza non solo con i limiti del CdS ma con le stesse competenze loro assegnate dal COM (Art.1478). E’ come se ogni singolo Delegato nelle ore di servizio partecipasse a questa o quella riunione di partito per candidarsi da li a poco. E’ incomprensibile come l’Amministrazione lascia correre, fa finta di niente, lascia montare questa confusione in barba alle fonti normative e all’imparzialità da mantenere per la buona amministrazione.

Cosa possono fare le neo costituende Associazioni sindacali

La cosa curiosa è che in una recente Delibera del Cocer Interforze hanno lamentato il vincolo che li riguardava personalmente, ma non hanno detto nulla del vincolo posto alle neo Associazioni in attesa della Legge. In un contesto volutamente confuso in cui le Amministrazioni lasciano correre, i Delegati se ne infischiano dei limiti, gli unici che si trovano imbrigliati e si attengono alle norme sono i sindacati nascenti, è ovvio che se questa è la partenza non osiamo immaginare quale sarà l’epilogo. A questo punto tocca comportarsi di conseguenza, a fronte del limite di presenziare alle fasi di concertazione, audizione in Commissione Difesa, in Funzione Pubblica, negli incontri Interforze, i sindacati nascenti devono presenziare ed usare la stessa arroganza. Non c’è una via di mezzo. Magari prima di forzare la situazione tocca chiedere a qualche parlamentare una Interrogazione, denunciare pubblicamente queste violazioni, insomma qualsiasi cosa tranne che lasciare che arroganza, furbizia e confusione prendi il sopravvento.

La Redazione

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