Morte di Emanuele SCIERI; SE QUALCUNO SA’, PARLI. Anche contattando Assodipro.Para'morto:ex pm,una sera commilitone stava per cedere. Per procura alla Gamerra di Pisa fu omicidio,caso irrisolto

(ANSA) – PISA- “Una sera, durante un interrogatorio durato ore, stava per cedere. E` stato un attimo, gliel`ho letto negli occhi. Poi si e` ripreso e non ha più` detto niente di utile alle indagini“. Cosi` l`ex procuratore di Pisa Enzo lannelli, ora giudice in Cassazione, in un`intervista al Tirreno, parlando di un commilitone di Emanuele Scieri, getta una nuova luce sulla morte sull`aspirante paracadutista di 27 anni, di Siracusa, che il 13 agosto 1999 fu trovato senza vita ai piedi di una torre di asciugamento all`interno della caserma Gamerra di Pisa, sede del cento di addestramento dei para` della Folgore. Di recente il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha telefonato alla madre del paracadutista manifestandole l`intenzione di incontrarla. Il cadavere di Scieri fu scoperto solo tré giorni dopo. Per la procura pisana fu quasi certamente un omicidio rimasto pero` senza colpevoli e per i magistrati colui che ne sapeva di più` era un commilitone, Stefano Viberti, che, secondo lannelli, fu sul punto di parlare ma che alla fine scelse un atteggiamento più` reticente. “Abbiamo tentato fino all`ultimo di battere qualsiasi pista – dice oggi l`ex procuratore – ma purtroppo c`è` stata una chiusura da parte di chi ha visto e non ha parlato“. Quasi 15 anni dopo, il rammarico più` grande di lannelli resta il silenzio dell`ex militare piemontese che ora vive in provincia di Cuneo insieme alla madre: “Viberti – conclude l`ex procuratore – una sera era sul punto di crollare dopo due, tré ore di interrogatorio. Me lo ricordo bene. Ci guardammo negli occhi con il maresciallo Carmelo Alati, uno dei più` bravi sottufficiali che abbia mai avuto. Pensammo entrambi `Ci siamo`. Fu un attimo e poi lui rientro`. E` uno dei ricordi più` drammatici che ho della mia attività` inquirente. Lui ha visto qualcosa e se l`e` tenuto per se`. Era la nostra convinzione”. Al ministro della Difesa ora e` stata rivolta anche una sorta di petizione, sulla scorta di uno spettacolo teatrale curato da Paolo Orlandelli che ripercorre la vicenda di Emanuele, ispirato a un testo dei genitori di Scieri.
Il ministro della Difesa telefona alla mamma di Emanuele Scieri Il giovane parà che il 16 agosto 1999, nella caserma Gamerra, morì in circostanze ancora misteriose. ( tratto da pisainformaflash.it ) Siracusa, 11 marzo – A distanza di quasi 15 anni da quando il corpo di Lele Scieri, giovane avvocato siracusano in servizio di leva tra i parà della “Folgore“, venne trovato privo di vita ai piedi della torretta dell'asciugatoio dei paracadute nella caserma “Gamerra” di Pisa, lo Stato è tornato a far sentire la propria voce e vicinanza alla famiglia…. CONTINUA IN LEGGI TUTTO
il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha telefonato domenica scorsa alla mamma di Lele, Isabella Guarino, manifestandole l'intenzione di incontrarla. “Per me è stata una bella sorpresa – ha commentato la signora Guarino all'ANSA -, è un segnale di attenzione da parte dello Stato che negli anni passati poche altre volte ho avuto modo di riscontrare. Andando indietro nel tempo, ed escludendo quel che a caldo si verificò, ricordo una visita dall'allora presidente della Camera, Luciano Violante, e poco altro”. Al ministro della Difesa nei giorni scorsi era stata rivolta una sorta di petizione, sulla scorta dello spettacolo teatrale curato da Paolo Orlandelli che ripercorre la vicenda di Lele, ispirato a un testo dei genitori di Lele Scieri (il padre Corrado, frattanto, è scomparso), attualmente in scena a Roma. Quella richiesta di attenzione rivolta al ministro non è caduta nel vuoto. “E' stato un colloquio improntato alla massima cordialità – ha aggiunto Isabella Guarino -. Il ministro mi ha detto con schiettezza di non poter promettere alcunché (sin qui tutti i procedimenti giudiziari avviati sono caduti nel nulla – ndr) ma l'aver ricevuto la sua attenzione è per la nostra famiglia un fatto di grande importanza. Fa piacere vedere che, a distanza di quasi quindici anni da quel 13 agosto 1999, ci sia ancora la voglia di fare chiarezza e ricercare la verità sulla morte di Lele. Noi non ci siamo mai rassegnati e non lo faremo mai: siamo convinti che ci sia chi sa e non ha ancora parlato“.  Oggi un gruppo di consiglieri comunali di Siracusa ha depositato una mozione con la quale si chiede all'amministrazione municipale di voler sollecitare l'istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulla vicenda, ancora oscura, della morte di Lele Scieri. (fonte – Ansa) Emanuele Scieri aveva 26 anni quando nell'estate del 1999, terminati gli studi universitari con una Laurea in Giurisprudenza, arrivò a Pisa nella caserma dei paracadutisti. Una storia che rimane avvolta nel mistero: dall'inchiesta giudiziaria infatti non si trovò nessuna prova che indicasse un colpevole della morte del giovane.

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