(DIRE) Modena, 20 feb.- Nella giornata che ha visto la presenza di Antonio Manganelli, capo della polizia, i sindacati provinciali modenesi Consap, Silp, Siulp e Sap ne approfittano e raccolgono i principali problemi delle forze dell'ordine di Modena in una lettera.
“La promessa di assegnazione di nuove unita' ad oggi non e' stata ancora rispettata”, spiegano i sindacati di polizia a Manganelli, che continuano ricordando che “l'attuale governo ha provveduto fino al prossimo luglio e quindi, con un regime di temporaneita', ad inviare 40 militari”.
Militari che “sono stati destinati alla vigilanza del Centro di permanenza degli stranieri”. Per i sindacalisti ” rimangono ancora tanti problemi irrisolti che si ripercuotono negativamente sul servizio reso alla comunita' modenese dove si sta consolidando una forte percezione d'insicurezza dovuta, negli ultimi tempi, ad un'escalation di reati di tipo violento”.
Inoltre le quattro sigle rammentano come mall'atto di costituzione del Centro di permanenza fu redatto un protocollo d'intesa che prevedeva la sorveglianza interna ed esterna alla struttura “effettuata da operatori delle forze dell'ordine aggregati, per la gran parte da parte da reparti esterni alla provincia e non verra' quindi ad incidere sugli organici in forza a Modena”.
A distanza di anni pero' “tale intento non e' stato mantenuto, significando che tutte le competenze legate alla vigilanza ed alla gestione del Centro sono state affidate in gran parte al personale della Questura di Modena, gia' carente rispetto alla pianta organica”. Per fronteggiare le emergenze poi a Modena “si attua processo di sovraccarico operativo che non appare piu' sostenibile con l'attuale personale a disposizione”.
Spesso “il contrasto alla criminalita' non e' stato affrontato con un'articolata e proficua progettualita'”.
Giuseppe Seviroli
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