PERSONALE MILITARE SENZA DIRITTI E TUTELE SINDACALI. ANCHE SENZA LA MINIMA INFORMAZIONE su provvedimenti che interessano a migliaia di militari, che possa almeno giustificare l’attività della RAPPRESENTANZA MILITARE (SINDACATO GIALLO ) che costa circa 4 MILIONI DI EURO ANNO allo Stato.
Assodipro Roma Solo pochi giorni fa il CoCeR Finanza, l’unico che comunica in modo tempestivo e frequente sulla sua attività, sul RIORDINO, tra l’altro aveva scritto : “…Lo scorso 5 maggio, avevamo affermato con forza la necessità di sospendere i lavori del tavolo interforze sul riordino delle carriere del personale del comparto sicurezza. La richiesta era motivata dalla mancanza di un reale confronto fra le Amministrazioni e le rappresentanze del personale/organizzazioni sindacali “…Ribadiamo, quindi, l’urgenza di sospendere i lavori e di aprire un confronto vero, necessario per pervenire ad un riordino in grado di migliorare il servizio reso ai cittadini, e che costruisca concrete opportunità di crescita professionale ed economica per tutto il personale, secondo uno schema di carriere aperte. Sussiste altresì la necessità che, come sempre avvenuto in forza delle precedenti deleghe, il Governo acquisisca formalmente i pareri delle Rappresentanze militari e delle Organizzazioni sindacali sui testi dei decreti prima del loro invio alle competenti Commissioni parlamentari”
In un comunicato firmato da SILP CGIL, UGL e Uil Polizia si legge, tra l’altro : “ Riforma Madia, incontro con il presidente del Forum Sicurezza PD Onorevole FIANO. Riordino, manca la condivisione con le organizzazioni sindacali, il governo verifichi con i rappresentanti le inaccettabili bozze delle Amministrazioni. Abbiamo partecipato insieme ai CoCeR delle Forze di polizia ad ordinamento militare alla riunione del forum sicurezza del partito democratico, indetta dall’ On. Emanuele Fiano per esplicitare le nostre posizioni di rappresentanti sui testi dei decreti attuativi della riforma Madia che, in base alla delega conferita al Governo, dovrebbero essere emanati entro Agosto. Abbiamo fatto presente che i testi, non solo non ci sono stati sottoposti, nonostante fossero già stati certamente elaborati, tant’è che il Consiglio di stato ha già licenziato il proprio parere in merito, parere che contiene forti riserve su specifici aspetti qualificanti. Abbiamo fatto presente che abbiamo abbandonato per protesta l’ultima riunione con il dipartimento della pubblica sicurezza visto che ci veniva detto che non esisteva un articolato mentre non sono mai pervenuti dati completi ed esaurienti. Fonti altamente qualificate lasciano intendere che a giorni il governo potrebbe presentare alle competenti commissioni parlamentari i decreti delegati che noi non abbiamo mai visionato ma su cui si è appena espresso il consiglio di stato.
Appare evidente che le amministrazioni potrebbero non aver tenuto in alcun conto delle osservazioni decisamente contrarie espresse praticamente da tutte le rappresentanze del personale, su linee guida indicate in maniera sospetta non accompagnate da nessun articolato. Per la PS era emerso che sono rimasti del tutto irrisolti temi imprescindibili come l’effettivo miglioramento delle progressioni di carriera degli assistenti capo, dei sovrintendenti, degli ispettori e ruoli equiparati. Sembra potersi dedurre che le amministrazioni possano aver lavorato in maniera autoreferenziale, senza spiegare con la dovuta chiarezza le nostre fortissime rimostranze all’ Esecutivo sull’impostazione stessa del riordino, nell’intenzione di far varare provvedimenti che, se confermati nel modo appreso sul tavolo, mai e in nessun caso potrebbero venire da noi accettati.
Eserciteremo un costante pressing sul governo che ha prodotto lo stanziamento di 360 milioni di Euro che dovranno divenire strutturali – ma non sottratti per il riordino – e che, nelle more dell’ attuazione del riordino, sono stati utilizzati, con modalità che abbiamo già censurato, quale bonus per l’erogazione degli 80 Euro”.
PERSONALE MILITARE SENZA DIRITTI E TUTELE SINDACALI. ANCHE SENZA LA MINIMA INFORMAZIONE su provvedimenti che interessano a migliaia di militari, che possa almeno giustificare l’attività della RAPPRESENTANZA MILITARE ( SINDACATO GIALLO ) che costa circa 4 MILIONI DI EURO ANNO allo Stato.
Come Assodipro Prendiamo atto ancora una volta, l’ennesima, come su provvedimenti importanti per il personale del comparto difesa e sicurezza, che L’INFORMAZIONE E LA COMUNICAZIONE AVVIENE SOLO GRAZIE AI SINDACATI DI POLIZIA.
I CoCeR, SINDACATI GIALLI DI FATTO, PROROGATI per la terza volta consecutiva negli ultimi 12 anni, per un altro anno con la “ puerile scusa “ del riordino delle carriere e di una legge sulla rappresentanza, NON informano in modo trasparente e diretto la base dei rappresentanti, NON SOLO SUL RIORDINO VENDUTO COME GIÀ FATTO DA MESI creando false aspettative a colleghi ai quali “si vende fumo”, ma NEANCHE su un provvedimento come l’ aspettativa riduzione quadri ( ARQ ) collegata alla fuoriuscita dal servizio di personale militare per i tagli pesanti di organici , approvato da settimane e SUL QUALE NON C’È NESSUN PARERE, INFORMAZIONE, CHIARIMENTO verso i rappresentati, degli ORGANI DI RAPPRESENTANZA PROROGATI PER UN ANNO.