Da Infodifesa apprendo che c’è una controversia tra ITAMIL (una delle Organizzazioni sindacali militari) e lo Stato Maggiore dell’Esercito.
Questo, a mio avviso, era ed è inevitabile dal momento che la legge n. 46 del 28 aprile 2022, non fa altro che portare all’esterno tutti i limiti di espressione, di azione, e quant’altro aveva la RR.MM all’interno dell’ordinamento militare.
Si può dire che non è cambiato niente? Per certi aspetti SI, non è cambiato niente.
Grossi limiti aveva prima e grossi limiti ha oggi (vedi le motivazioni del Capo del primo Reparto SME: “sovraesposizione mediatica”, “uso di una dialettica nei confronti dell’autorità politica” ecc. ecc).
Come si possono definire questi atteggiamenti? Intimidatori? Interventi tesi a “condizionare l’attività sindacale? In un altro contesto, con una vera rappresentanza sindacale questi sarebbero stati sanzionati dalla Magistratura come “condotta antisindacale”.
Reato punito con l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a duecentosei €
Oggi, le OO.SS. all’esterno dell’ordinamento, dovrebbero avere maggiori tutele, non essere alla mercè degli Stati Maggiori o, peggio ancora, dalla gerarchia.
Oggi dovrebbero avere maggiore libertà di espressione senza censure e senza limiti se non quelli imposti dalla Costituzione o dalle leggi ordinarie.
Purtroppo, però, i limiti esistono e vanno superati.
Nelle more che la classe politica maturi una maggiore consapevolezza, che i rappresentanti dei sindacati, pardon, delle APCSM (ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI A CARATTERE SINDACALE tra MILITARI), prendano maggiore coscienza di quelli che sono i propri diritti sindacali, il sottoscritto, Vincenzo Moccia, cofondatore di Assodipro, propone di istituire un tavolo di lavoro tra i prossimi Dirigenti di Assodipro e i Rappresentanti Nazionali delle Associazioni professionali a carattere Sindacale dei militari affinché si possa trovare un accordo che “salvi pensieri ed azioni” dei rappresentanti sindacali da queste inopportune interferenze.
Come è noto, Assodipro è stata la promotrice della “sindacalizzazione delle forze armate”; certamente non questa legge che, peraltro, ha avversato fin dall’embrione.
Pertanto, si rimane in attesa di un positivo riscontro a questa mia iniziativa che coinvolge sia le Organizzazioni Sindacali dei militari, sia i vertici di Assodipro, con la speranza che tale auspicio diventi al più presto realtà.
Vincenzo Moccia
Cofondatore di Assodipro
Giuseppe Seviroli
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