Assodipro Roma
Chiuse le primarie del Centrosinistra a Roma con i seguenti risultati percentuali : Roberto Giachetti: 64,16% Roberto Morassut: 27,52% ; Domenico Rossi: 3,32% ; Chiara Ferraro: 1,5% ; Stefano Pedica: 1,39% ; Stefano Pedica: 1,39%
Domenico Rossi, candidato del Centro Democratico arrivato terzo, ha dichiarato di essere “molto soddisfatto” del risultato ottenuto “con pochi mezzi e molta meno visibilità rispetto a Giachetti e Morassut”. “Prendo atto naturalmente della piena affermazione di Roberto Giachetti – ha aggiunto – e come si fa in una coalizione seria dico con forza: ora tutti uniti con Giachetti. Con altrettanta serietà però devo dire che la bassa affluenza rappresenta un segnale inequivocabile che bisognerà andare oltre il perimetro del Pd per vincere”.
L’ex generale Umberto Rapetto si candida a sindaco di Roma Roma, 3 mar 2016 – Nonostante la pioggia decine di Romani si sono date appuntamento sulla piazza del Campidoglio sotto la sigla del CLM, il Comitato di Liberazione Municipale, contro la contro il malaffare e la corruzione per lanciare le Primarie di tutti i Romani. “Noi, vogliamo essere cittadini –ha detto il portavoce del movimento, Pino Nazio nel suo intervento- capaci di prenderci cura di Roma, la nostra casa comune. Basta con la corruzione, l’incuria, l’incapacità con cui i partiti che l’hanno governata. Siamo cittadini consapevoli di essere degni della nostra storia di cultura, d’arte e di bellezza”.
Alle prossime elezioni amministrative del 6 giugno tutti gli schieramenti stanno proponendo i vecchi metodi: candidati scelti dall’alto e in luoghi lontani da Roma. Sia che siano stati investiti da Renzi, che siano figli di un algoritmo organizzato e controllato da Casaleggio, oppure frutto di un braccio di ferro tra Berlusconi e Salvini, i Romani non decidono nulla. Le Primarie dei Romani aperte a tutti sono l’unico metodo per ridare la parola agli elettori romani e dignità a una città mortificata nelle sue speranze e privata del futuro. Le Primarie si svolgeranno dal 9 al 17 aprile prossimi, il bando e le candidature si possono trovare sul sito www.primariedeiromani.it o sul gruppo facebook Primarie dei Romani. “Siamo convinti che solo così –ha detto il presidente del movimento, l’avvocato Alessandro Diotallevi- si potrà realizzare un patto di cittadinanza attiva per il governo di Roma, riuscendo a saldare per sempre il divario tra politica e società, permettendo finalmente di voltare pagina”. In piazza anche i primi che hanno deciso di correre per la carica di sindaco. “C’è bisogno di un nuovo modello di governo –ha affermato l’ex-generale della Finanza Umberto Rapetto- per il bene comune fondato sulla democrazia partecipativa e diretta, il cui centro sia la revisione degli istituti di partecipazione per stabilire una relazione continua e costruttiva tra cittadini e amministrazione. Bisogna affermare un nuovo modello di trasparenza e partecipazione amministrativa, fondato sulla conoscenza degli atti e dei valori economici e finanziari”. L’altro candidato intervenuto in piazza stamattina, l’avvocato Paolo Voltaggio, esponente di associazioni cattoliche di base, ha aggiunto: “Le scelte amministrative devono essere solidali alla sostenibilità della vita sociale, economica, ambientale, contro il degrado in cui versiamo: solo noi possiamo cambiare Roma, tutto il resto è un brutto film già visto”. Fonte AGENPARL