A cura di Assodipro.
Roma, 14/05/2014
LETTERA APERTA Al Presidente Commissione Difesa Senato Sen. Nicola La Torre Al Presidente Commissione Difesa Camera On. Elio Vito e p.c. Al Presidente del Senato Sen. Pietro Grasso Al Presidente della Camera
On. Laura Boldrini
LETTERA APERTA Al Presidente Commissione Difesa Senato Sen. Nicola La Torre Al Presidente Commissione Difesa Camera On. Elio Vito e p.c. Al Presidente del Senato Sen. Pietro Grasso Al Presidente della Camera
On. Laura Boldrini
ARGOMENTO: RICHIESTA DI INTRODURRE UNA FUNZIONE DI SUPPLENZA DELLE COMMISSIONI DIFESA PER IL VUOTO TEMPORANEAMENTE DETERMINATOSI DOPO IL TERMINE DEL MANDATO DELLA COMMISSIONE D’INCHIESTA DEL SENATO SULL’URANIO IMPOVERITO E ALTRI FATTORI PATOGENI. Gentili Presidenti, Come certamente noto alle SS.VV. attualmente esiste una molto preoccupante condizione di salute per un elevato numero di militari e civili che sono stati esposti agli effetti nocivi di sostanze patogene, effetti che derivano da impiego del personale all’estero e in Italia in zone caratterizzate da rischio di contaminazione.
Allego, a titolo di esempio, uno scritto relativo alle gravi condizioni di salute di un militare, Gianluca Danise, recentemente reso noto, caso che è rappresentativo anche di numerosissimi altri.
Come ha riferito, qualche tempo orsono, il Tenente Colonnello della Sanità Militare Roberto Biselli ci troviamo di fronte a circa 3 mila casi di personale affetto da gravi malattie (tumori ed altro). Informazioni non da fonti ufficiali lasciano ritenere che vi siano circa 300 casi di morte.
Da osservare in merito ai dati ufficiali, che questi dati sono riferiti solo a militari che hanno operato all’estero e non includono quindi tutti i casi di personale (militare e civile) che ha operato nei poligoni in Italia essendo stato esposto a rischio di sostanze patogene. A parte questo il dato fornito non include le preoccupantissime situazioni che si riferiscono a malformazioni alla nascita (bambini e cuccioli di animali in cui si sono manifestate le suddette malformazioni). Per inciso si tratta di vittime “terze” per le quali non esistono nemmeno normative risarcitorie. E’ doveroso precisare che, come stabilito nell’inchiesta condotta dal magistrato Domenico Fiordalisi, nel corpo di numerose salme di pastori fatte riesumare, si è riscontrata la presenza di torio. E recentemente nelle indagini compiute nel poligono di Cellina-Meduna è stata ritrovata anche la presenza di torio in obiettivi colpiti.
Moltissimi problemi sono rimasti aperti anche dopo la relazione finale della “Commissione Uranio” del Senato, che ha concluso i suoi lavori il 9 gennaio 2013.
Tali problemi, con la conclusione dei lavori della Commissione, non trovano un appropriato luogo di analisi e discussioni, anche per via delle “limitazioni auditive” proprie delle Commissioni Ordinarie.
Numerosi casi controversi, specie quelli legati a mancata attribuzione di risarcimenti, richiedono un intervento a livello parlamentare per dirimere questioni che si sono poste e per la cui precisazione è di notevole rilevanza la presenza delle singole persone colpite da infermità più sopra indicate.
In relazione a ciò lo scrivente, come Presidente dell’Associazione Anavafaf, tenuto conto della straordinarietà e della particolare rilevanza sociale della problematica, chiede che sia concesso alle Commissioni ordinarie di svolgere un’opera di supplenza per la impossibilità di intervento da parte della Commissione Speciale ad hoc, attribuendo le suddette possibilità di intervento alle Commissioni Ordinarie. Tra l’altro i mancati risarcimenti sono dovuti, per lo più, come lo scrivente ha segnalato in numerose lettere alle SS.VV., a gravi errori e carenze nella legislazione in atto (errori e carenze che, è auspicabile, vengano al più presto corretti).
L’Anavafaf confida che questa richiesta possa essere accolta anche tenendo conto della particolare gravità della situazione in essere.
Allego, a titolo di esempio, uno scritto relativo alle gravi condizioni di salute di un militare, Gianluca Danise, recentemente reso noto, caso che è rappresentativo anche di numerosissimi altri.
Come ha riferito, qualche tempo orsono, il Tenente Colonnello della Sanità Militare Roberto Biselli ci troviamo di fronte a circa 3 mila casi di personale affetto da gravi malattie (tumori ed altro). Informazioni non da fonti ufficiali lasciano ritenere che vi siano circa 300 casi di morte.
Da osservare in merito ai dati ufficiali, che questi dati sono riferiti solo a militari che hanno operato all’estero e non includono quindi tutti i casi di personale (militare e civile) che ha operato nei poligoni in Italia essendo stato esposto a rischio di sostanze patogene. A parte questo il dato fornito non include le preoccupantissime situazioni che si riferiscono a malformazioni alla nascita (bambini e cuccioli di animali in cui si sono manifestate le suddette malformazioni). Per inciso si tratta di vittime “terze” per le quali non esistono nemmeno normative risarcitorie. E’ doveroso precisare che, come stabilito nell’inchiesta condotta dal magistrato Domenico Fiordalisi, nel corpo di numerose salme di pastori fatte riesumare, si è riscontrata la presenza di torio. E recentemente nelle indagini compiute nel poligono di Cellina-Meduna è stata ritrovata anche la presenza di torio in obiettivi colpiti.
Moltissimi problemi sono rimasti aperti anche dopo la relazione finale della “Commissione Uranio” del Senato, che ha concluso i suoi lavori il 9 gennaio 2013.
Tali problemi, con la conclusione dei lavori della Commissione, non trovano un appropriato luogo di analisi e discussioni, anche per via delle “limitazioni auditive” proprie delle Commissioni Ordinarie.
Numerosi casi controversi, specie quelli legati a mancata attribuzione di risarcimenti, richiedono un intervento a livello parlamentare per dirimere questioni che si sono poste e per la cui precisazione è di notevole rilevanza la presenza delle singole persone colpite da infermità più sopra indicate.
In relazione a ciò lo scrivente, come Presidente dell’Associazione Anavafaf, tenuto conto della straordinarietà e della particolare rilevanza sociale della problematica, chiede che sia concesso alle Commissioni ordinarie di svolgere un’opera di supplenza per la impossibilità di intervento da parte della Commissione Speciale ad hoc, attribuendo le suddette possibilità di intervento alle Commissioni Ordinarie. Tra l’altro i mancati risarcimenti sono dovuti, per lo più, come lo scrivente ha segnalato in numerose lettere alle SS.VV., a gravi errori e carenze nella legislazione in atto (errori e carenze che, è auspicabile, vengano al più presto corretti).
L’Anavafaf confida che questa richiesta possa essere accolta anche tenendo conto della particolare gravità della situazione in essere.
Falco Accame
Presidente Anavafaf
Presidente Anavafaf