A Cura di Assodipro
La rassegna stampa di oggi è ricca di ipotesi e previsioni su come e da dove si troveranno le risorse per finanziare i 10 miliardi da assegnare per il taglio dell’irpef o dell’ irap. Tra le ipotesi troviamo, con interesse, quella di tagliare ancora gli F 35 e quello di stoppare il reclutamento di nuovi militari.
Il primo articolo che colpisce è quello firmato da Paolo Orrù su Tiscali.it ; ha un titolo “ assurdo “ che non è assolutamente confermato, sia dai contenuti dello stesso articolo (!), sia da previsioni o programmazioni dell’ Aeronautica nel caso si riducessero il numero di F 35 : “ Produzione F35 a rischio, gli aeroporti militari di Ghedi, Amendola e Istrana potrebbero chiudere i battenti “ Paolo Salvatore Orrù ( che su Tiscali si descrive, tra l’altro, Ex parà della Folgore, per hobby mi occupo di questioni militari. Ex amministratore pubblico. Laurea in servizi giuridici). Dopo aver “sparato” il titolo, tra l’altro scrive : – “ Gli aeroporti militari di Ghedi (Brescia), Amendola (Foggia) e Istrana (Treviso) potrebbero essere costretti a chiudere i battenti se dovessero essere tradotti in mozione i documenti che lo scorso febbraio sono stati portati all’attenzione dell’opinione pubblica dai deputati del M5S e del Partito Democratico. I primi stanno valutando l’idea di ridurre a quota zero il numero degli F-35 Lightning II (un cacciabombardiere di 5ª generazione monoposto) mentre i secondi sembrerebbero orientati a ridurli da 90 a 45 (ma sembra che l'iniziativa non sia piaciuta a Matteo Renzi). In tutte e due i casi, negli aeroporti di cui incipit si potrebbe assistere a una riduzione del personale civile e nello stesso tempo a una contrazione delle ore lavoro per chi è impegnato, direttamente o in imprese d’appalto, nella costruzione del velivolo – ”.
Nell’articolo si cita una dichiarazione dell’ex Capo di SMA Leonardo Tricarico, ( presidente di ICSA – Intelligence Culture and Strategic Analysis) “ particolarmente preoccupato” di “ molto presunte e discutibili “ perdite di occupazione”.Tricarico afferma : “ In particolare si potrebbe assistere a un tracollo d’occupazione in Finmeccanica e Fincantieri, in molte piccole e medie imprese sparse in varie parti d’Italia regioni del Nord, Campania, Puglia, Lazio, Umbria e Sicilia e Sardegna –“.
E’ chiaro che, tra titolo allarmistico e senza senso , su “ chiusura “ di ben 3 aeroporti militari e contenuto dell’articolo non c’è nessuna relazione e, lo stesso, appare soltanto un piccolo “ spot “ ( l’ennesimo ) di settori di stampa o giornalisti pro-F35 a prescindere dai costi e dai numerosissimi ed interminabili problemi dell’ F 35 stesso. Alla citazione dell’ex generale Leonardo Tricarico si potrebbe facilmente contrapporre quella dell’ ex Generale Gagliardi ( vedi convegno di assodipro e articoli sul nostro sito ) e quelle di molti altri analisti e commentatori che hanno smontato più volte le ipotesi di “ migliaia “ di posti di lavoro che porterebbe il progetto F 35.
Dopo l’articolo sulle inesistenti chiusure di 3 Aeroporti Militari , sulle ipotesi e previsioni sulle risorse per finanziare i 10 Miliardi promessi dal Governo registriamo : Il Fatto Quotidiano, marco palombi , pag. 4 :” …fonti governative ieri spiegavano che gli interventi ipotizzati per trovare le risorse sono sul programma F 35 ( oltre 500 milioni la spesa del 2014 ) ed il blocco totale o parziale del reclutamento di nuovi militari”. Su Libero a firma S.IAC con il titolo – pronti a sacrificare gli F 35 pur di far quadrare i conti – leggiamo : “ Notizia dell’ultim’ora è che sotto le forbici di Cottarelli potrebbero finire anche le contestatissime spese per gli F 35 “. Il Sole 24 Ore – titolo “ tra le risorse spuntano gli F 35 “ a firma M.Mo leggiamo “ Ieri sera tra le diverse ipotesi se n’è affacciata una a sorpresa : tra le forbici del Governo potrebbero finire le spese militari e anche i contestatissimi aerei da guerra F 35”. Repubblica – Tra le coperture dei risparmi Irpef spunta anche una sforbiciata alla Difesa – Roberto Petrini scrive, tra l’altro: “ C’è poi la sorpresa del taglio alle spese militari. Nel mirino della contraerea del governo sono finiti gli aerei da Guerra F 35 costosissimi e contestatissimi. Lo stato italiano prevede ora di spendere 14,3 miliardi in 15 anni ed ha già ridotto il proprio programma da 131 a 90 aerei. Un ulteriore cesoiata, oltre ad avere un impatto economico, avrebbe un valore politico e geo strategico”.
Vedremo le decisioni che saranno assunte domani e nei prossimi giorni quando, i tanto dichiarati – attesi e temuti TAGLI di Cottarelli diventeranno concreti e non saranno solo ipotesi o previsioni.
La rassegna stampa di oggi è ricca di ipotesi e previsioni su come e da dove si troveranno le risorse per finanziare i 10 miliardi da assegnare per il taglio dell’irpef o dell’ irap. Tra le ipotesi troviamo, con interesse, quella di tagliare ancora gli F 35 e quello di stoppare il reclutamento di nuovi militari.
Il primo articolo che colpisce è quello firmato da Paolo Orrù su Tiscali.it ; ha un titolo “ assurdo “ che non è assolutamente confermato, sia dai contenuti dello stesso articolo (!), sia da previsioni o programmazioni dell’ Aeronautica nel caso si riducessero il numero di F 35 : “ Produzione F35 a rischio, gli aeroporti militari di Ghedi, Amendola e Istrana potrebbero chiudere i battenti “ Paolo Salvatore Orrù ( che su Tiscali si descrive, tra l’altro, Ex parà della Folgore, per hobby mi occupo di questioni militari. Ex amministratore pubblico. Laurea in servizi giuridici). Dopo aver “sparato” il titolo, tra l’altro scrive : – “ Gli aeroporti militari di Ghedi (Brescia), Amendola (Foggia) e Istrana (Treviso) potrebbero essere costretti a chiudere i battenti se dovessero essere tradotti in mozione i documenti che lo scorso febbraio sono stati portati all’attenzione dell’opinione pubblica dai deputati del M5S e del Partito Democratico. I primi stanno valutando l’idea di ridurre a quota zero il numero degli F-35 Lightning II (un cacciabombardiere di 5ª generazione monoposto) mentre i secondi sembrerebbero orientati a ridurli da 90 a 45 (ma sembra che l'iniziativa non sia piaciuta a Matteo Renzi). In tutte e due i casi, negli aeroporti di cui incipit si potrebbe assistere a una riduzione del personale civile e nello stesso tempo a una contrazione delle ore lavoro per chi è impegnato, direttamente o in imprese d’appalto, nella costruzione del velivolo – ”.
Nell’articolo si cita una dichiarazione dell’ex Capo di SMA Leonardo Tricarico, ( presidente di ICSA – Intelligence Culture and Strategic Analysis) “ particolarmente preoccupato” di “ molto presunte e discutibili “ perdite di occupazione”.Tricarico afferma : “ In particolare si potrebbe assistere a un tracollo d’occupazione in Finmeccanica e Fincantieri, in molte piccole e medie imprese sparse in varie parti d’Italia regioni del Nord, Campania, Puglia, Lazio, Umbria e Sicilia e Sardegna –“.
E’ chiaro che, tra titolo allarmistico e senza senso , su “ chiusura “ di ben 3 aeroporti militari e contenuto dell’articolo non c’è nessuna relazione e, lo stesso, appare soltanto un piccolo “ spot “ ( l’ennesimo ) di settori di stampa o giornalisti pro-F35 a prescindere dai costi e dai numerosissimi ed interminabili problemi dell’ F 35 stesso. Alla citazione dell’ex generale Leonardo Tricarico si potrebbe facilmente contrapporre quella dell’ ex Generale Gagliardi ( vedi convegno di assodipro e articoli sul nostro sito ) e quelle di molti altri analisti e commentatori che hanno smontato più volte le ipotesi di “ migliaia “ di posti di lavoro che porterebbe il progetto F 35.
Dopo l’articolo sulle inesistenti chiusure di 3 Aeroporti Militari , sulle ipotesi e previsioni sulle risorse per finanziare i 10 Miliardi promessi dal Governo registriamo : Il Fatto Quotidiano, marco palombi , pag. 4 :” …fonti governative ieri spiegavano che gli interventi ipotizzati per trovare le risorse sono sul programma F 35 ( oltre 500 milioni la spesa del 2014 ) ed il blocco totale o parziale del reclutamento di nuovi militari”. Su Libero a firma S.IAC con il titolo – pronti a sacrificare gli F 35 pur di far quadrare i conti – leggiamo : “ Notizia dell’ultim’ora è che sotto le forbici di Cottarelli potrebbero finire anche le contestatissime spese per gli F 35 “. Il Sole 24 Ore – titolo “ tra le risorse spuntano gli F 35 “ a firma M.Mo leggiamo “ Ieri sera tra le diverse ipotesi se n’è affacciata una a sorpresa : tra le forbici del Governo potrebbero finire le spese militari e anche i contestatissimi aerei da guerra F 35”. Repubblica – Tra le coperture dei risparmi Irpef spunta anche una sforbiciata alla Difesa – Roberto Petrini scrive, tra l’altro: “ C’è poi la sorpresa del taglio alle spese militari. Nel mirino della contraerea del governo sono finiti gli aerei da Guerra F 35 costosissimi e contestatissimi. Lo stato italiano prevede ora di spendere 14,3 miliardi in 15 anni ed ha già ridotto il proprio programma da 131 a 90 aerei. Un ulteriore cesoiata, oltre ad avere un impatto economico, avrebbe un valore politico e geo strategico”.
Vedremo le decisioni che saranno assunte domani e nei prossimi giorni quando, i tanto dichiarati – attesi e temuti TAGLI di Cottarelli diventeranno concreti e non saranno solo ipotesi o previsioni.
