Speriamo di sbagliarci, ma la linea del Presidente Napolitano è stata, purtroppo chiara, già quando l’ultimo consiglio supremo di difesa si pronunciò sugli F 35 provocando una discussione politico-istituzionale sui compiti del Consiglio Stesso. Temiamo che verranno fuori , nelle poche frasi che commentano i Consigli Supremi di Difesa, i soliti commenti noti del tipo “ per l’efficienza delle forze armate è bene tagliare personale ed assicurare investimenti “ o “ è indispensabile una ristrutturazione delle FF.AA. per assolvere agli impegni internazionali “ .
Il Presidente Napolitano solo due giorni fa, tra l’altro ha dichiarato : ““Non possiamo indulgere a semplicismi e propagandismi che circolano in materia di spesa e di dotazioni indispensabili per l’esercito” e, visto che i tagli pesantissimi al personale sono fatti allo scopo di ricavare risorse per le citate “ indispensabili dotazioni” ( armamenti tipo f 35, navi e progetto miliardario detto forza NEC ), e una triste previsione affermare che l’appello dei CoCeR cadrà nel vuoto. Anche se speriamo di sbagliarci . Il Presidente, ascoltando le voci di vertici – industria e politica ha fatto capire fin troppo bene le sua linea. Manca poco all’ approvazione dei decreti sui tagli, l’appello al presidente appare un po’ tardivo ma sarebbe un bel segnale se il PRESIDENTE Napolitano spiegasse direttamente ai “ suoi uomini “ le scelte pro tagli al personale per ricavare risorse per “ dotazioni indispensabili “ . L’interesse “ spintaneo “ dei media verso i tagli è il segnale di chiudere in fretta la pratica sui tagli e la discussione su presunti privilegi pensionistici è uno specchietto per le allodole che ha fatto spostare l’attenzione su un solo particolare dei pesanti tagli ai Militari.
DIFESA: COCER INTERFORZE CHIEDONO A NAPOLITANO DI GARANTIRE EQUILIBRATA RISTRUTTURAZIONE (AGENPARL) – Roma, 06 nov – Come cittadini del Paese che il 4 novembre celebra formalmente la festa delle Forze Armate e dei Militari come “garanti di libertà e presidio degli organismi democratici” e contemporaneamente quali militari ingiustamente indicati da parte della politica e dai mezzi di comunicazione come “privilegiati”, i rappresentanti del personale chiedono al Presidente della Repubblica in qualità di Capo supremo delle Forze Armate di garantire un equilibrato processo di ristrutturazione del modello di difesa, fortemente voluto dal Governo e non ricercato dal personale tutto, nei tempi naturali necessari che garantiscano al personale militare e civile la tutela dovuta quali cittadini lavoratori del Ministero della Difesa . L'unico corretto processo di riforma strutturale che attualmente si sta attuando in Italia è quello del Ministero Difesa. Tale processo ricade però unicamente sul personale militare e civile, non destinatario privilegiato dei cd “scivoli d'oro” ma privato della propria uniforme e delle prospettive di lavoro per decine di migliaia di operatori. I ricercati equilibri ottimali di bilancio che, già allo stato attuale senza tema di smentita appaiano ampiamente raggiunti specie sul versante investimenti, non possono determinare ulteriori sacrifici da parte del personale che già contribuisce al bene comune sia con la propria opera che con i sacrifici economici fatti negli ultimi 5 anni con il blocco salariale, la spending review, il blocco del turn over ed i mancati avanzamenti economici e di carriera. Al Presidente della Repubblica la rappresentanza militare chiede un incontro affinché siano ascoltate correttamente le ragioni degli uomini e delle donne in uniforme senza alcuna mediazione esterna. Considerata l'urgenza dettata dall'accanimento mediatico di questi giorni nei confronti dei militari, i COCER si recheranno presso la sede istituzionale giovedì 7 novembre 2013 alle ore 10 in attesa di essere ricevuti dal Ministro della Difesa ed avviare le azioni necessarie alla tutela del personale rappresentato.