Mafia Capitale arriva a contagiare anche la Difesa ? ; falsi rifornimenti di gasolio per la Marina Militare su nave fantasma: sei nuovi arresti, tre sono militari

Tratto da repubblica.it   Frode all'erario di oltre 7 milioni di euro per acquistare undici milioni di litri di gasolio destinati ad una nave affondata da anni. Nell'ambito dell'inchiesta “Mondo di Mezzo”, scoperti gli incontri della banda anche presso il distributore di Corso Francia riconducibile a Massimo Carminati  Mafia Capitale e che ha portato all'arresto di altre sei persone, tra le quali tre ufficiali della Marina Militare. 
L'operazione, denominata “Ghost Ship” è stata effettuata dal Nucleo di polizia tributaria di Roma e coordinata dalla Procura della Repubblica della capitale. Tutto ruoterebbe attorno ai contatti di Massimo Perazza, detto 'Massimo il romanista', nome già emerso nelle indagini sull'ex estremista nero Massimo Carminati, con Roberto Lacopo, arrestato in Mafia Capitale, anche presso il distributore di Corso Francia, che secondo i Ros era il punto dove il gruppo organizzava incontri e strategie.
La banda, hanno ricostruito gli investigatori della finanza, aveva organizzato, solo sulla carta però, la consegna di milioni di litri di prodotto petrolifero presso il deposito della Marina Militare di Augusta, in provincia di Siracusa, attraverso la nave cisterna “Victory I”, mai attraccata nel porto siciliano in quanto naufragata nell'Oceano Atlantico nel settembre 2013, tanto che alcuni membri dell'equipaggio risultano ancora oggi formalmente dispersi. Oltre ai sei arresti, il gip ha disposto anche il sequestro dei beni per 7,4 milioni di euro. Risultano indagati a piede libero anche il tecnico chimico Francesco Ippedico e poi gli appartenenti alla Marina Militare, Domenico Russo, Filippo Sammitto e Salvatore De Pasquale. Per il gip Alessandro Arturi che ha accolto le richieste del pm Mario Palazzi, ritenendo inadeguata qualsiasi altra misura cautelare, a cominciare dagli arresti domiciliari, i sei indagati hanno ''una caratura criminale di notevole spessore''. Il gip, nel suo provvedimento, parla di ''spregiudicatezza manifestata nel predisporre, condividere e applicare un meccanismo truffaldino, estremamente insidioso, assurto a modulo esecutivo e destinato a essere applicato indefinitamente''. 

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