Min. Difesa PINOTTI le chiediamo di NON finanziare più con soldi Pubblici le Associazioni combattentistiche che cantano inni FASCISTI nelle Caserme. Il Caso dei Parà che cantano inni Fascisti.

A cura di Assodipro Roma  27 Luglio 2014
Il caso dell’inno fascista cantato nel piazzale di una caserma dei Parà di Siena, la Caserma Bandini  ( vedi nostro articolo precedente ) sarà oggetto di “ approfondimento e inchiesta “ da parte del Comando dei Parà e di Stato Maggiore Difesa; 
In attesa delle autonome decisioni ed eventuali provvedimenti chiediamo al MINISTRO DIFESA Roberta PINOTTI di valutare la possibilità che le Associazioni che si rendono protagoniste di rigurgiti fascisti in ambiti militari vengano ESCLUSE dai Finanziamenti pubblici che lo Stato dà alle Associazioni d’arma e Combattentistiche. 
Nel 2013 ammonta ad UN MILIONE DI EURO il finanziamento avuto dalle citate associazioni (CLICCA e vedi articolo su assodipro con annesso elenco delle Associazioni che ricevono SOLDI PUBBLICI). 
Tra queste c’è L’associazione Nazionale Paracadutisti Italiani di cui Santo PELLICCIA fa parte come Presidente della sezione Anzio-Nettuno. Si, proprio Santo PELLICCIA che era il “ direttore dell’inno Fascista “ cantato da un gruppo di parà nella caserma di Siena come si vede nel video e come raccontato nell’articolo del Tirreno che abbiamo ripreso nell’articolo precedente sul nostro sito . 
Ci Risulta, da ricerche fatte, che lo stesso Pelliccia ha partecipato a convegni ed incontri con scolaresche ed a riguardo ci chiediamo quanto sia opportuno che partecipi ad altri incontri . Sono Numerose le Associazioni D’Arma  e Combattentistiche che ricevono finanziamenti pubblici ed una valutazione complessiva del caso “ INNO FASCISTA CANTATO IN CASERMAdovrebbe imporre un giudizio Politico che comprenda anche la possibilità di escludere dai Finanziamenti Pubblici le Associazioni che si rendono protagoniste di tali episodi aggravati da averli commessi in un Caserma dell’ Esercito Italiano. Come abbiamo già scritto ci associamo al giudizio, sul caso, del Comando della Folgore: “ Un gesto stupido, che ci amareggia e ci mortifica, dando vita ad un'immagine che non ci appartiene e che col lavoro serio che portiamo avanti tutti i giorni, in Italia e all'estero, pensavamo cancellata – è il commento ufficiale affidato al maggiore Marco Amoriello, capo ufficio stampa della Folgore -. I primi ad essere danneggiati siamo noi, semplicemente perché non siamo quelli rappresentati in quel video –  E' in corso un'indagine interna per individuare i responsabili e capire se tra questi ci sono eventualmente appartenenti alla forza armata. Se ci fossero saranno presi i provvedimenti del caso””.
In Attesa dei risultati dell’Indagine interna CHIEDIAMO al Ministro Difesa Roberta PINOTTI una valutazione POLITICA del caso e di rivedere-cancellare  i Finanziamenti Pubblici a “ certe “ Associazioni
Come esercizio di Memoria e , non solo, RICORDIAMO che : – La “riorganizzazione del disciolto partito fascista“, già oggetto della XII disposizione transitoria della Costituzione, si intende (ai sensi dell'art. 1 della citata legge) riconosciuta “quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista.”

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