Le dichiarazioni del Ministro Renato
Brunetta “sono incredibili”. Dopo i suoi “epiteti” e le sue
“esternazioni per nulla gentili “abbia più rispetto per il
personale della polizia di Stato e soprattutto per la realtà dei
fatti”. Le principali organizzazioni sindacali della polizia di
Stato (Siulp;Sap-Siap;Silp-Cgil;Ugl-Polizia di
Stato;Coisp-Up-Fps-Adp-Pnfi) replicano all'unisono al ministro
della Funzione pubblica, Renato Brunetta.
In una nota congiunta per “ristabilire la realtà dei fatti” i
sindacati precisano: “Non c'è traccia di un provvedimento che
eroghi denaro e che conferisca la dovuta dignità ai poliziotti,
eppure il ministro della Funzione Pubblica arriva a far
intendere di aver elargito al personale della Polizia di Stato
chissà quali magnificenze economiche”.
“Ha poca importanza, oggi, che in passato il ministro Brunetta
non si sia risparmiato in esternazioni per nulla gentili, e
peraltro poco consone alla propria funzione, nei riguardi dei
poliziotti. Gli epiteti (fannulloni, panzoni, ecc.) che in più
occasioni il predetto – proseguono i sindacati – ha rivolto al
personale delle Forze di Polizia hanno sempre testimoniato la sua
spiccata volontà di mettersi in luce, anche a costo di
sbeffeggiare ingiustamente coloro che rischiano costantemente la
propria vita per garantire la Sicurezza di tutti i cittadini”.
“Quel che oggi indigna, per, – affermano i sindacati – il
fatto che il ministro Brunetta in questi giorni rispolveri una
irreale particolare vicinanza da parte di tutti i poliziotti nei
suoi confronti. Sembra infatti che Renato Brunetta abbia negato i
tagli di risorse fatte dal governo al Comparto Sicurezza
precisando che proprio i notevoli risultati del contrasto alla
criminalità sono la testimonianza che tagli non ne sono stati
proprio fatti!”.
I sindacati di polizia invitano “il ministro a rivedersi le norme
approvate dal governo di cui fa parte a riguardo delle risorse
destinate alla Sicurezza ed agli stipendi dei poliziotti, preme
ricordare allo stesso che i risultati sempre più encomiabili
nella lotta alla criminalità sono esclusivamente dovuti
all'abnegazione ed alla professionalità degli uomini e delle
donne che indossano l'uniforme e che, grazie anche a lui, sempre
pùi spesso sono chiamati a svolgere il proprio lavoro anticipando
di tasca propria le spese per missioni”.
“Quanto agli incrementi economici del contratto di lavoro
relativo al biennio 2008-2009, le organizzazioni sindacali –
ricordano al ministro Brunetta che i 100 euro di aumento
sbandierati corrispondono in realtà a circa 30 euro per un agente
di Polizia, vale a dire la somma di appena un euro al giorno di
aumento per un contratto scaduto da qualche anno. Una vera
elemosina”.
“Invece di continuare a vantare il proprio impegno a favore dei
poliziotti (visti i risultati saremmo felici non facesse pi
niente), il ministro Brunetta – concludono i sindacati – dovrebbe
in primo luogo avere maggiore rispetto per il personale della
Polizia di Stato e soprattutto per la realtà dei fatti. La realtà
sicuramente oggi non vede i poliziotti grati al Governo, ma
semmai l'esatto contrario”.