In questo momento storico le Forze Armate e Forze di Polizia, tramite i loro sindacati e rappresentanti, ventilano presunti “ scioperi ” per ottenere lo sblocco del tetto salariale, ma vorrei evidenziare alcuni punti salienti in modo da visualizzare e focalizzare i punti essenziali della protesta.
Il movimento e' spinto dalla Dirigenza della Polizia e delle Forze Armate, infatti il blocco penalizza in modo significativo le varie indennità di omogenizzazione, indennita' di posizione, scatti biennali e di conseguenza una diminuzione media di 500 euro mensili.
Il restante personale , non essendo omogenizzato, vincolato dal solo avanzamento al grado superiore e dagli assegni funzionali per ottenere benefici economici, avra' ( se confermato nel MEF) un misero aumento in media da 30 a 60 Euro.
La supposta specificita' sventolata a difesa del nostro lavoro e' uno strumento empirico che agevola solo le Gerarchie.
Le risorse che si intendono inserire nel DEF per l'anno 2015, devono servire a colmare le gravi carenze ordinamentali create a suo tempo dalla Legge 196/95 circa il Riallineamento dei Marescialli,( le risorse allocate sono state utilizzate nel 2011 per pagare le “una Tantum” di tutto il personale , agevolando sopratutto le “ omogenizzazioni “ degli Ufficiali) e colmare le scarse retribuzioni del personale non “omogenizzato” con il pagamento dello scatto grado e assegno funzionale.
Eventuali risorse al personale di cui sopra potrebbero essere reperite dalla eliminazione degli Straordinari e Compensi Forfettari Vari , alimentando in modo considerevole gli assegni di funzione ( per giunta pensionabili ).
Eventuali ore di servizio svolte, sia feriali e festive, potranno essere inserite in una banca delle ore , disponibile per il personale senza limite di tempo per usufruirne.
Penso che alla luce di quanto stia accadendo , il personale ( contrattualmente piu' debole) si accorga di quanto sia essenziale avere un interlocutore che conosca i disagi del Comparto e adotti soluzioni politiche atte a risolverli.
Mi auguro che alle prossime elezioni , il personale scelga i futuri rappresentanti politici tra i propri colleghi , tralasciando inutili gelosie ed invidie.
Il movimento e' spinto dalla Dirigenza della Polizia e delle Forze Armate, infatti il blocco penalizza in modo significativo le varie indennità di omogenizzazione, indennita' di posizione, scatti biennali e di conseguenza una diminuzione media di 500 euro mensili.
Il restante personale , non essendo omogenizzato, vincolato dal solo avanzamento al grado superiore e dagli assegni funzionali per ottenere benefici economici, avra' ( se confermato nel MEF) un misero aumento in media da 30 a 60 Euro.
La supposta specificita' sventolata a difesa del nostro lavoro e' uno strumento empirico che agevola solo le Gerarchie.
Le risorse che si intendono inserire nel DEF per l'anno 2015, devono servire a colmare le gravi carenze ordinamentali create a suo tempo dalla Legge 196/95 circa il Riallineamento dei Marescialli,( le risorse allocate sono state utilizzate nel 2011 per pagare le “una Tantum” di tutto il personale , agevolando sopratutto le “ omogenizzazioni “ degli Ufficiali) e colmare le scarse retribuzioni del personale non “omogenizzato” con il pagamento dello scatto grado e assegno funzionale.
Eventuali risorse al personale di cui sopra potrebbero essere reperite dalla eliminazione degli Straordinari e Compensi Forfettari Vari , alimentando in modo considerevole gli assegni di funzione ( per giunta pensionabili ).
Eventuali ore di servizio svolte, sia feriali e festive, potranno essere inserite in una banca delle ore , disponibile per il personale senza limite di tempo per usufruirne.
Penso che alla luce di quanto stia accadendo , il personale ( contrattualmente piu' debole) si accorga di quanto sia essenziale avere un interlocutore che conosca i disagi del Comparto e adotti soluzioni politiche atte a risolverli.
Mi auguro che alle prossime elezioni , il personale scelga i futuri rappresentanti politici tra i propri colleghi , tralasciando inutili gelosie ed invidie.
Luca Papini