AUGC – Associazione Guardia Civile Spagnola, annuncia una grande manifestazione se non cessano le "molestie" dei suoi membri.

Burgos 15 luglio (EFE) – Il segretario organizzativo dell'Associazione unificata di Guardia Civile (AUGC), Juan Antonio García, ha annunciato oggi che convocherà una manifestazione, se non saranno fermate  le “molestie” dei suoi membri, che hanno avuto, da Aprire, 17 casi disciplinari negli ultimi tre mesi per la partecipazione a un'azione sindacale. 
Nel corso di una conferenza stampa a Burgos, Garcia ha chiesto di chiudere “immediatamente” i file aperti e ha dichiarato che La AUGC continuare a parlare per difendere i diritti delle guardie civili “, come riteniamo opportuno.“ 
Garcia ha detto che se non si ferma la “molestia” dei suoi membri attraverso record per la partecipazione a questi atti “legali e autorizzati” convocherà una “grande manifestazione” alle porte della Direzione Generale della Guardia Civil affermando ” una volta per tutte “che  è la Corte costituzionale a riconoscere il loro diritto a manifestare, come ha fatto il mediatore o il Consiglio di Stato
La segreteria organizzativa AUGC ha fatto queste osservazioni a Burgos, perché a questa provincia appartengono sette delle guardie civili per le quali è stato aperto un fascicolo con l'accusa di partecipazione a una concentrazione di rotella delle donne, il 30 aprile, 2013 , per chiedere l'applicazione di diritti di  uguaglianza in armata. 
Da AUGC spiegano il  rapporto sulla concentraione  riconosce che “non ha comportato nulla che li identificava come agenti della Guardia civil”, ma che erano “dietro uno striscione” così mi sono chiesto “dove mettere il cittadino Guardia Civil in una concentrazione “. 
La AUGC osserva che nel rapporto  viene  riconosciuto da alcuni partecipanti “osservando scrupolosamente i requisiti di legge”, ma il fatto è stato considerato “inadeguato” la presenza associata alla concentrazione. Pilar Villacorta, teste di uguaglianza AUGC che hanno partecipato alle concentrazioni  di cui sopra, ha spiegato oggi che la denuncia pubblica di questi fatti  è per “rivendicare il loro diritto al risarcimento” e la libertà di espressione. 
Villacorta considera, inoltre, che quello che stanno ottenendo con il provvedimento disciplinare è quello di creare “martiri nel tempo”, perché “alla fine i giudici” ci  “daranno ragione”, come è accaduto finora. 

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