Blocco Contratti .Dopo il Giudizio di ieri di ASSODIPRO, i Sindacati P.A. Usano, oggi, lo stesso termine sul blocco contratti del Governo “ INACCETTABILE “ !

A cura di Assodipro 
Dopo un giorno di riflessione sui contenuti del DEF, riguardo all’  estensione del BLOCCO DEI CONTRATTI del Pubblico Impiego fino al 2020, arriva il comunicato unitario dei principali sindacati della P.A. che usano lo stesso termine che Assodipro ha usato nel giudicare già ieri i Blocco : “ INACCETTABILE “ . 
Ancor di più è inaccettabile  per i Lavoratori Militari del Comparto Difesa che sommano anche  il blocco delle retribuzioni
Come ASSODIPRO saremo pronti, come fatto anche di recente ed in più occasioni , a scendere in piazza a Manifestare democraticamente in rappresentanza del Comparto Difesa e dei Militari, continuando anche la nostra battaglia sui DIRITTI Associativi e Sindacali per i Militari, insieme ai Sindacati ed a tutti i lavoratori della P.A.    
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl Uil-pa 
“E' fondamentale che il governo trovi le risorse per i contratti del pubblico impiego. Quale statista chiede aiuto ai lavoratori per rivedere la spesa e poi dimentica il giusto diritto a un rinnovo?”. Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili, segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa, con una nota congiunta chiedono al Governo Renzi un chiarimento immediato. 
“I Def hanno sempre colpevolmente omesso la programmazione delle risorse per le retribuzioni del pubblico impiego. Il punto è che quelle risorse vanno trovate”, prosegue la nota. “Le lavoratrici e i lavoratori delle pubbliche amministrazioni hanno già subito una lunga pausa, perso una parte consistente del loro potere d'acquisto, e adesso il famoso differenziale tra pubblico e privato non può essere più utilizzato come un'arma. Un ulteriore blocco sarebbe inaccettabile e la nostra risposta non si farebbe attendere“. 
“Rinnoviamo il nostro appello al Governo affinché affronti la riforma della pubblica amministrazione e il riordino dei servizi ai cittadini, a partire dalla valorizzazione del lavoro pubblico. Pretendere che gli stessi lavoratori a cui si chiede uno sforzo di modernizzazione ed efficientamento,  producano risultati mentre si impoveriscono e continuano a veder negate aspettative basilari come un rinnovo di contratti è un'inutile ingiustizia alla quale in caso di conferme – concludono i quattro sindacalisti –  ci opporremo con tutti i mezzi a nostra disposizione“. 
 Roma, 10 aprile 2014 

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