Crisi Siriana La flotta Russa sbarra la strada all’attacco USA mentre Mario Mauro, ministro dell’ F 35 e del digiuno per la pace, manda due navi da Guerra Italiane . “Il Governo lo sapeva?&quot

La flotta russa sbarra la strada all`attacco Usa, Paolo Mastrolilli su La Stampa, tra l'altro scrive

La flotta russa sbarra la strada all`attacco Usa Dopo le navi-spia, Mosca sposta nel Mediterraneo un incrociatore 
 Navi russe che minacciano di «condizionare un confronto militare», in arrivo davanti alle coste della Siria, e ribelli addestrati dalla Già in Giordania che cominciano a varcare il confine,   per muovere verso Damasco. Mentre il Congresso discute la richiesta di autorizzazione ad usare la forza contro il regime di Assad, e i presidenti Obama e Putin duellano per trasformare il G20 nell`occasione per combattersi sul terreno diplo- L`idea statunitense è quella di indebolire il regime andando oltre ai raid limitati matico, i soldati si preparano al conflitto. Un confronto che sta prendendo il sapore della Guerra Fredda, col rischio di trasformarsi in uno scontro diretto fra Washington e Mosca. Secondo fonti citate dal «New York Times», durante l`incontro con i senatori McCain e Graham il capo della Casa Bianca ha detto che un primo contingente di 50 ribelli addestrati dalle forze speciali americane in Giordania è già entrato in Siria. 

Lo schieramento navale, però, si sta trasformando in una sfida fra Usa e Russia. Gli americani hanno in zona quattro cacciatorpediniere della classe Arleigh Burke, Uss Barry, Uss Gravely, Uss Ramage e Uss Stout, armati in totale con circa 200 missili Tomahawk. Poi il Pentagono ha ordinato alla portaerei Nimitz di avvicinarsi all`area delle possibili operazioni. Finora Mosca aveva risposto inviando la nave spia Priazyovye davanti alla Siria, dove ha nel porto di Tartus la sua unica base fuori dal territorio nazionale, fondamentale per garantire la presenza nel Mediterraneo. Ieri l`«Interfax» ha rivelato che il Cremlino sta mandando nella zona l`incrociatore lanciamissili Moskva, pezzo pregiato della Flotta del Mar Nero, che ha cancellato una missione a Capo Verde e dovrebbe arrivare il 17 settembre, prendendo il comando della task farce in via di schieramento. Del gruppo fanno parte anche due cacciatorpediniere, fra cui la Nastoichivy, nave leader della Flotta Baltica. Secondo altre fonti, a queste unità si dovrebbero aggiungere anche la fregata Neustrashimy e tré navi d`assalto anfibie, Alexander Shabalin, Admiral Neveisky e Peresvet, accompagnate dalla nave scorta Smetlivy. In seguito dovrebbero sommarsi la Novocherkassk e la Minsk, mentre alcuni sottomarini sarebbero già in zona
Siria: mauro manda le navi ma non lo dice a nessuno Gianandrea Gaiani su analisi difesa.it  , tra l’altro scrive :” Ci risiamo. Come i suoi predecessori anche l’attuale Ministro della Difesa, Mario Mauro, adotta la strategia del silenzio nascondendo notizie ritenute evidentemente scomode o sconvenienti. Dopo essersi distinto in discutibili sortite sul numero degli aerei che verranno rimpiazzati dagli F-35 e sul costo della portaerei Cavour, di fronte all’avvicinarsi della guerra in Siria il ministro ha annunciato nei giorni scorsi che parteciperà “al digiuno indetto dal Papa per la Siria” ma ha dimenticato di dire ai cittadini contribuenti di aver inviato nelle acque del Mediterraneo Orientale il cacciatorpediniere lanciamissili Andrea Doria, che ha già lasciato Taranto, e la fregata Maestrale, che salperà nelle prossime ore. La notizia, trapelata da fonti vicine agli ambienti militari, non aveva nessuna ragione per restare segreta se non forse un qualche imbarazzo di Mauro nel pregare per la pace accanto al Santo Padre dopo aver inviato in zona di guerra 500 militari. L’invio delle due navi ha infatti l’obiettivo di fornire protezione contro  eventuali rappresaglie dei siriani o dei loro alleati (specie Hezbollah) al contingente di caschi blu italiani schierato nel Libano meridionale nell’ambito del contingente Unifil di cui l’Italia ha il comando affidato al generale Paolo Serra. I quasi 1.200 militari italiani, appartenenti per lo più alla brigata Pozzuolo del Friuli, sono privi di armi pesanti, antiaeree e antimissile . Le dichiarazioni degli esponenti politici riportate da Paolo Salvatore Orrù in un articolo pubblicato da Tiscali.it sono di una involontaria comicità. Il viceministro degli affari Esteri, Lapo Pistelli, raggiunto telefonicamente a Tel Aviv (Israele), ci ha spiegato di non aver saputo nulla sull’argomento. “Sono decisioni – ha peraltro commentato l’esponente del Pd – che competono al ministero della Difesa”. Tuttavia, ha anche detto Pistelli, “ritengo che Doria e Maestrale siano salpate perché impegnate in esercitazioni”. Il viceministro ha anche precisato che da quel che gli risulta “non c’è nulla di programmato e che il governo italiano sta prendendo tempo per capire quale sarà l’approccio al problema da parte Congresso americano. Meglio, dunque, non dare giudizi a vista”. Il vice presidente della Commissione Difesa Massimo Artini (M5S) ci ha invece chiesto “tempo” per informarsi, la stessa richiesta ci è stata fatta dal segretario di Stato al Ministero della Difesa Gioacchino Alfano (Pdl).Possibile che nel governo nessuno sapesse dell’invio di due navi italiane in zona di guerra?  Mauro non lo aveva detto a nessuno, neppure al suo sottosegretario Alfano? Della missione di Doria e Maestrale era al corrente almeno il sottosegretario alla Marina, Roberta Pinotti? Le opzioni sono solo due. O  fingono di non sapere per non dover fornire all’opinione pubblica spiegazioni ritenute scomnode, oppure davvero nessuno ne sapeva nulla e allora i 500 uomini e donne imbarcati su Doria e Maestrale sono figli di nessuno, inviati per di più a effettuare “esercitazioni” in  un’area che sta per essere sconvolta da operazioni belliche.     
Tratto da articoli : “La flotta Russa sbarra la strada all’attacco USA , La Stampa, di Paolo Mastrolilli “ e : “siria: mauro manda le navi ma non lo dice a nessuno” , analisi difesa.it, di Gianandrea Gaiani  

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