Il 31 Maggio con la firma del Presidente della repubblica Giorgio Napolitano si dà il via alla Manovra finanziaria del Governo , da qualcuno definita “macelleria sociale”. Di certo a pagare il conto saranno gli Statali ed in particolare gli appartenenti alle forze armate e alle forze dell’ordine, due comparti da sempre oggetto di strumentalizzazione politica ad opera di molti parlamentari dell’attuale maggioranza ; (da ricordare le stigmatizzazioni nei confronti del governo Prodi, accusato di trascurare gli operatori del settore e di volerli ridurre, tanto che si prospettava, qualora fossero state vinte le elezioni, un aumento di organico e l'introduzione della specificità dei comparti: dove sono finiti i proclami, i provvedimenti, e coloro che dovevano attuarli? I primi due nella spazzatura, i terzi siedono comodamente in parlamento…).
Le delusioni cominciano già nel 2008, primo banco di prova del “governo che gode di maggiori consensi nella storia”: in grandi cifre, messi a disposizione dei comparti circa 180 milioni di euro rispetto ai 250 milioni del governo Prodi; aumento in busta paga irrisorio, distribuzione degli emolumenti che favoriva i ruoli più anziani.
A soffrirne per primi furono i volontari in servizio permanente: essendo le risorse insufficienti, in alcuni reparti si arrivò ad impiegarli in servizi di manovalanza, “dal fucile alla ramazza”. Il Co.Ce.R con delibera trattò la questione e attualmente c’è un interrogazione parlamentare ad opera dell’Italia dei Valori, ma la situazione si aggrava sempre di più, con scarse prospettive e tante preoccupazioni. Se qualcuno si impegna e cerca di usare tutte le armi a sua disposizione, altri giocano morbidamente in diplomazia, ma contro un governo spesso arrogante e irrispettoso delle parti sociali (vedasi alcune dichiarazioni del Ministro Brunetta nei confronti della polizia).
Prima delle ultime elezioni regionali spuntano fuori il riordino delle carriere e la specificità per il comparto difesa e sicurezza; anche di recente, in occasione del 25 aprile, i ministri compententi La Russa e Maroni hanno espresso i loro piu' vivi complimenti; cosa arriva dopo gli elogi e le promesse? Mentre gli sprechi continuano a livello centrale e locale (le cravatte firmate per i parlamentari ai baby-pensionati della regione Sicilia), e senza che i tagli previsti alla politica siano così incisivi come si paventavano,il resto sembra sia stato dimenticato, e i nostri operatori si ritrovano a pagare più degli impiegati statali. Il Cavaliere dichiara : “questa manovra non aumenterà le tasse” . Forse dimentica che le amministrazioni locali e regionali “battono cassa” , quindi aumenteranno la “Tarsu”, “le addizionali regionali” , “le addizionali comunali” . Leggendo il testo della manovra si ricontra : blocco dei contratti per tre anni fino al 2013 e di tutte le progressioni di carriera contrattualizzati nello stesso periodo (tali anni vengono considerativi esclusivamente giuridicamente, senza alcun compenso economico); riduzione assegni di funzione; tagli ai reparti operativi della “supercampagna” per circa il 70% del personale impiegato. In una nota il Ministro della difesa dichiara che i tagli sono stati uguali a quelli di altri ministeri, dimenticando però che le risorse erano già state sforbiciate negli anni precedenti: per mantenere una forza armata a certi livelli ci vogliono risorse adeguate; venendo queste a mancare, si rischia di bloccare il processo di professionalizzazione avviato negli ultimi 10 anni. Il malumore all’interno dei due comparti aumenta; lo scontento si ritorcerà alle prossime elezioni nei confronti di chi ha tradito le aspettative? Romano Prodi seppur alla guida di un armata Brancaleone esordì con un contratto per gli statali compresi gli appartenenti del comparto difesa e sicurezza di circa 133 euro lordi, si apri il tavolo per incrementare altri fondi alla difesa negli anni a seguire, iniziò il primo progetto sul Fesi, ed l'allora Ministro Parisi ridusse i tagli previsti nella manovra finanziaria tramite un'azione incisiva. Loro sono stati mandati a casa. Che sorte dovrebbe seguire l'attuale governo? Nel frattempo, non mi rimane altro che fare appello a tutti i politici che hanno a cuore le sorti del paese di bocciare la manovra, di proporre un testo alternativo che non si accanisca sugli statali, e a maggior ragione su coloro che appartengono al comparto difesa e sicurezza rimarcando concretamente la cosidetta “specificità”, ma di ripartire equamente i sacrifici necessari in questo momento. Non da meno, sarebbe fondamentale rivedere o bloccare anche le norme sull’editoria e sui codici militari, che tanto minacciano e impensieriscono il settore.
Viva la costituzione italiana, viva la repubblica, viva la democrazia.
Ai sensi dell'articolo 21 signor Girolamo Foti detto Mirco*
* Nota bene Delegato Nazionale del Co.Ce.R Esercito