L'ammiraglio Giuseppe De Giorgi, Capo di Stato Maggiore Marina, ha chiesto 10 miliardi per nuove navi della Marina Militare ma “ non approfondisce “ i tanti problemi del personale .

L'ammiraglio Giuseppe De Giorgi, Capo di Stato Marina, nel corso dell’audizione delle Commissioni Difesa Camera e Senato del 19 giugno ha chiesto  10 miliardi per la Marina Militare .“Nell'ultimo decennio sono entrate in linea solo 10 navi, a fronte della radiazione di 20. Entro il 2025, si prevede la dismissione di altre 51 unità, 47 navi e quattro sommergibili, con il rischio concreto della pressoché completa estinzione della Flotta come forza combattente” ha dichiarato  il capo di stato maggiore chiedendo “un provvedimento legislativo pluriennale ad hoc”. A titolo di esempio l'ammiraglio ha parlato di un progetto di finanziamento da 10 miliardi di euro in dieci anni perché con “4-5 navi all'anno sarebbe possibile far sopravvivere la capacità marittima nazionale”.
Dopo l’analisi fatta alle Commissioni, il CoCeR Marina ha emesso 2 comunicati, il primo è battuto dalla ADN KRONOS alle 17.22 del 19 giugno e, tra l’altro si legge : – Il CoCeR Marina ha seguito “attentamente” l’audizione del CSMM. Non si entra nel merito dell’attività operativa descritta ma corre l’obbligo di rappresentare, a margine di un esposizione esaustiva, puntuale, franca, asciutta, un limitato approfondimento sulla qualità della vita del personale militare specialmente a bordo delle obsolete unità navali. Si vogliono quindi ribadire i concetti espressi e forse non adeguatamente percepiti relativi alle difficoltà motivazionali, economiche e logistiche in cui versa il personale della forza armata, a cui hanno contribuito in maniera significativa la crescente crisi economica, il blocco stipendiale la mancata previdenza complementare e la legge sulla revisione dello strumento militare. Altri argomenti vanno sottolineati, quali la carenza di alloggi per gli operatori soggetti a frequante mobilità, le condizioni di lavoro, le condizioni di coloro che sono impegnati in lunghe attività operative quali l’anti pirateria. Questi e tanti altri sono i problemi a cui il personale deve far fronte nella quotidianità.
Il comunicato riportato appare efficace, chiaro, rappresentativo e con una impronta abbastanza “sindacale” così come dovrebbe essere per chi Rappresenta il personale che avrebbe diritto ad una vera forma di rappresentanza con DIRITTI ASSOCIATIVI E SINDACALI. Ipotizziamo che probabilmente il Comunicato “ abbastanza sindacale “ non è piaciuto molto all’ Ammiraglio ed al suo staff, forse si è creato un “moto ondoso improvviso”  che ha avuto un effetto; dopo 59 minuti , alle 18.21, la stessa ADNKRONOS  batte un altro comunicato del CoCeR Marina dove si legge Lo stesso CoCeR “ a maggior chiarimento del comunicato precedente “ specifica che “ il limitato approfondimento sulla qualità della vita del personale” non è riferito all’esposizione fatta dal Capo di stato maggiore “ che ha trattato la problematica all’inizio dell’audizione in un esposizione esaustiva, puntuale franca e asciutta bensi al complesso degli interventi effettuati durante lo spazio dedicato alle domande, come d’altronde si evince nel passaggio successivo sui concetti espressi e forse non adeguatamente percepiti
 

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