ASSODIPRO CONDIVIDE LA SCELTA DEI SINDACATI ED I MOTIVI DI FONDO DELLA LORO DEMOCRATICA PROTESTA.
Roma, 14 nov. (Adnkronos) – Sindacati di polizia e Vigili del Fuoco manifesteranno a Roma con un presidio davanti a Palazzo Chigi martedi' 19, dalle 15,30 alle 17,30, e nella mattinata dello stesso giorno davanti agli Uffici territoriali del governo di tutte le citta' d'Italia. Al centro della protesta ''il disegno di legge di stabilita' e per la difesa della dignita' professionale e della specificita' funzionale degli operatori del settore e per la difesa del diritto dei cittadini ad avere una sicurezza e un soccorso pubblico efficiente e qualificato, all'altezza di un Paese civile''. Le organizzazioni sindacali della Polizia di Stato: Siulp, Sap, Siap, Silp Cgil, Ugl Polizia di Stato, Coisp, Uil Polizia, Consap, Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, insieme a quelle della Polizia Penitenziaria: Sappe, Osapp, Sinappe, F.n.s./Cisl, Uil P.A., Fp Cgil, Penitenziaria, Ugl; del Corpo Forestale dello Stato: Sapaf, Ugl, F.n.s./Cisl., Uil P.A. Forestali, Dirfor, S.n.f., Fp Cgil Forestale. E poi i Vigili del Fuoco: F.n.s/Cisl, Uil/Vvf, Conapo,
Confsal/Vvf, Ugl/Vvf, Dirstat/Vvf. Con questa giornata di protesta i Sindacati delle Forze di polizia e dei Vigili del Fuoco, denunciano “le irresponsabili scelte che il governo si appresta a far approvare con il disegno di Legge di Stabilita' in discussione in Parlamento” e richiedono un tempestivo ed immediato “intervento parlamentare di modifica”. Gli stessi sindacati chiedono invece al governo lo sblocco del “tetto salariale” che consenta ''il superamento dell'attuale normativa e dei suoi effetti dannosi e iniqui per il personale con il recupero delle risorse economiche per consentire il pagamento degli assegni perequativi e delle progressioni automatiche (una-tantum).
Confsal/Vvf, Ugl/Vvf, Dirstat/Vvf. Con questa giornata di protesta i Sindacati delle Forze di polizia e dei Vigili del Fuoco, denunciano “le irresponsabili scelte che il governo si appresta a far approvare con il disegno di Legge di Stabilita' in discussione in Parlamento” e richiedono un tempestivo ed immediato “intervento parlamentare di modifica”. Gli stessi sindacati chiedono invece al governo lo sblocco del “tetto salariale” che consenta ''il superamento dell'attuale normativa e dei suoi effetti dannosi e iniqui per il personale con il recupero delle risorse economiche per consentire il pagamento degli assegni perequativi e delle progressioni automatiche (una-tantum).
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La revisione del modello di sicurezza e dei presidi di polizia e del soccorso pubblico sul territorio, che potrebbero comportare una riduzione della spesa e una razionalizzazione nell'impiego delle risorse pubbliche, oltre che una maggiore efficienza e efficacia del servizio e piu' sicurezza per i cittadini. Una legge delega per un riordino ordinamentale delle carriere del personale efficace e coerente con un nuovo modello di sicurezza e che valorizzi la professionalita' dell'operatore di polizia e dei vigili
del fuoco''. Peraltro, notano i sindacati, i contenuti del disegno di legge di stabilita' del governo ''smentiscono le dichiarazioni pubbliche e mediatiche rivolte ai cittadini sulla necessita' di garantire maggior sicurezza del territorio e nel territorio. Si tratta di una modello di comunicazione che puo' ben ascriversi alla categoria della “pubblicita' ingannevole“ e che esprime una sostanziale indifferenza verso il diritto alla sicurezza dei cittadini e verso gli operatori del settore che in condizioni di crescente disagio e di paralisi funzionale per la mancanza di risorse, sono costretti quotidianamente nei posti di lavoro e negli uffici ad attuare in diverse modalita' e forme una vera e propria questua verso terzi o anticipando le risorse economiche per sostenere le spese necessarie per reperire materiale e strumenti che consentano di lavorare o per effettuare le missioni''. I sindacati, in rappresentanza degli operatori della sicurezza e del soccorso pubblico, ''ritengono che la misura sia colma e che siamo ormai in prossimita' del capolinea se non ci sara' un immediato e repentino cambio di direzione''.
del fuoco''. Peraltro, notano i sindacati, i contenuti del disegno di legge di stabilita' del governo ''smentiscono le dichiarazioni pubbliche e mediatiche rivolte ai cittadini sulla necessita' di garantire maggior sicurezza del territorio e nel territorio. Si tratta di una modello di comunicazione che puo' ben ascriversi alla categoria della “pubblicita' ingannevole“ e che esprime una sostanziale indifferenza verso il diritto alla sicurezza dei cittadini e verso gli operatori del settore che in condizioni di crescente disagio e di paralisi funzionale per la mancanza di risorse, sono costretti quotidianamente nei posti di lavoro e negli uffici ad attuare in diverse modalita' e forme una vera e propria questua verso terzi o anticipando le risorse economiche per sostenere le spese necessarie per reperire materiale e strumenti che consentano di lavorare o per effettuare le missioni''. I sindacati, in rappresentanza degli operatori della sicurezza e del soccorso pubblico, ''ritengono che la misura sia colma e che siamo ormai in prossimita' del capolinea se non ci sara' un immediato e repentino cambio di direzione''.