Mentre si fanno PAROLE e proposte di TAGLI ulteriori ai DIPENDENTI PUBBLICI, le BUSTE PAGA e pensioni, bloccate dal 2010, vengono ANCORA TAGLIATE.

A cura di Assodipro Roma
LA BUSTA PAGA DI MARZO diminuisce ancora !. Oltre ad averlo constatato, con rabbia e delusione  da soli, ce lo dice un’indagine della Uil – nella busta paga i lavoratori dipendenti e pensionati italiani dovranno versare mediamente 97 euro complessivi, pari al 29,3% in più rispetto allo stesso mese del 2013, con una punta record a Roma. l’indagine sindacale (elaborazione su un reddito di 23 mila euro ) mostra che per l'Irpef regionale, in questo mese, verranno trattenuti mediamente 59 euro, a fronte dei 49 dello scorso anno (+20,4%), mentre per l'Irpef comunale si verseranno 38 euro rispetto ai 26 del 2013 (+46,1%).  L’IRPEF regionale è quella che grava di più. Ma quella locale fa altrettanto male alle busta paga e pensioni. Alla fine del 2014 l'Irpef locale complessiva peserà mediamente 564 euro (+12,1% rispetto all'anno scorso). Infatti su 140 Comuni che hanno già fissato le aliquote Irpef 2014, ben 54 (pari al 38,6% ) hanno aumentato il prelievo. 
Si tratta di aumenti dolorosi in quanto, ricorda il sindacato “le addizionali si pagano sull'intero imponibile e non tengono conto delle detrazioni per la produzione del reddito”. Così il conto finale di quest’anno, per lavoratori e pensionati, sarà salatissimo. L’Irpef regionale passerà mediamente dai 363 euro del 2013 ai 409 del 2014 (+12,7%), con picchi di 536 euro nel Lazio (+34,3%) e 490 in Piemonte (+25,3%). L'Irpef comunale salirà invece dai 140 euro medi trattenuti in busta paga nel 2013 ai 155 medi di quest'anno (+10,7%), con punte di 207 euro a Roma e 184 a Napoli, Milano e Torino. Numeri alla mano, un impiegato con un stipendio di 2 mila euro, dal 2010 al 2013, ha versato ben 189 euro di Irpef comunale in più. Con un aumento del 30%. 
Pubblicata la relazione del ministero dell'Economia e delle Finanze sulle dichiarazioni dei redditi relative al 2013. Metà dei contribuenti italiani guadagna, in media, meno di 15.654 euro con il 5% dei più ricchi che detiene il 22,7% del reddito complessivo. Mentre ammonta a circa 23 miliardi di euro il patrimonio immobiliare all'estero dei cittadini italiani Metà dei contribuenti italiani guadagna, o almeno così dichiara, meno di 15.654 euro. Il dato emerge dall’analisi condotta dal ministero dell’Economia e delle Finanze che ha pubblicato le statistiche relative alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche (Irpef) 2012, da dove si evince che i lavoratori dipendenti sono più ricchi degli imprenditori, che la crisi ha fatto aumentare il divario tra i paperoni d’Italia e i poveri, mentre se il reddito medio è salito a poco meno di 20mila euro è tutto merito delle pensioni. Insomma, nulla di nuovo ed è palese che la lotta all’evasione non da frutti e troppi evadono impuniti. 
I risultati sono certificati COME OGNI ANNO; alla lettura di questi dati del Dipartimento delle Finanze saltiamo sulla sedia , leggendoli, si scopre che un lavoratore dipendente guadagna quanto il suo datore di lavoro e che, nonostante il pessimo momento economico, sono stati dichiarati al fisco circa 23 miliardi di euro di patrimonio immobiliare all’estero. 

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