NO alla militarizzazione del Corpo Forestale. Un freddo pungente non ferma Tutti i sindacati della Forestale, sindacati di polizia, vigili del fuoco e Assodipro, Roma piazza Vidoni piena.

Servizio esclusivo Assodipro Roma 19.12 2016 Piazza Vidoni, oggi è piena ! 
Donne , Uomini, famiglie di lavoratrici e lavoratori civili del Corpo Forestale manifestano, sfidando un freddo pungente, contro la militarizazione di un corpo, civile da sempre, fatta dal Governo Renzi, con il transito nell’arma dei Carabinieri. 
Assodipro era presente con il suo striscione “ Diritti e tutele sindacali per i militari “ a sostegno della democratica battaglia del Corpo Forestale che lotta con richieste politiche e con migliaia di ricorsi in atto contro una militarizzazione anti storica ed in contro tendenza sia in Italia che in Europa
Mentre in Europa di concedono diritti associativi e sindacali ai militari ( con 35 associazioni e sindacati di militari in 21 paesi ) , con sentenze della CEDU e risoluzioni politiche che affermano che “ non si possono negare ai militari i diritti a costituire sindacati ma si può solo regolametare l’uso di tale diritto “, in Italia si và esattamente nella direzione opposta MILITARIZZANDO UN CORPO CIVILE con la relativa cancellazione dei diritti sindacali dei loro appartenti
E’ stata una manifestazione molto partecipata che dimostra, come in altre manifestazioni svolte, che il personale del Corpo Forestale ha subito pesantemente un decreto che lascia molte perplessità su presunti risparmi, efficenze sventolate con slogan semplicistici, contrarietà di gran parte del personale che subisce un decreto senza la minima concertazione, e la volontà di non arrendersi concretizzata in migliaia di ricorsi a livello nazionale con probabili sviluppi legali Europei. 
Solo due membri del parlamento si sono presentati in mezzo ai lavoratori e li hanno ascoltati a lungo : Gli Onorevoli Di BATTISTA e BERNINI, quest’ultimo impegnato da mesi sul tema. 
Una delegazione dei sindacati è stata ricevuta da due funzionari del Ministero della Funzione Pubblica con un risultato interlocutorio in mancanza di figure politiche che, al momento, non hanno dato nessuna risposta. 
Salvatore CHIARAMONTE della FP CGIL ha dichiarato che “ il Governo ha Il dovere di porre rimedio a questo provvedimento ascoltando le proposte dei lavoratori e sindacati”.   

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