Riforma Rappresentanza militare: Cgil, Assodipro e Ficiesse chiedono incontro a Parlamento

Assodipro Roma

Roma, 8 ottobre – La Cgil e le associazioni rappresentative di militari e finanzieri Assodipro e Ficiesse ieri mattina hanno inviato una lettera al Comitato Ristretto della Commissione Difesa, incaricato di predisporre il testo di riforma della Rappresentanza militare, al Presidente della Commissione stessa e ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari per chiedere un incontro e un intervento volto alla democratizzazione delle Forze Armate e al rispetto del diritto di libertà sindacale.
 «Dopo la fase caratterizzata dalla presentazione di otto proposte di legge sul processo riformatore della Rappresentanza delle Forze Armate – si spiega nella missiva – si apre adesso la fase nella quale il Parlamento è chiamato a produrre una sintesi arrivando, se possibile e come da noi auspicato, ad un testo unificato». «A tale proposito – continuano Cgil, Assodipro e Ficiesse – facciamo presente la necessità di superare l'attuale sistema di rappresentanza militare rendendolo più moderno e adeguato ai processi democratici che in questi anni si sono affermati e consolidati in Europa».
Il sindacato di corso d'Italia e le due associazioni ricordano che «recenti sentenze della Corte di Strasburgo hanno indicato con chiarezza l'esigenza di salvaguardare, nell'ambito della legislazione dei paesi membri, il pieno diritto di libertà sindacale», e per questo ritengono che l'attuale disciplina abbia bisogno di «un coerente adeguamento a quegli indirizzi superando le norme attuali che relegano i Cocer a mero organismo consultivo».
«Ci auguriamo – si legge nella lettera – che si proceda speditamente in tal senso, cogliendo esigenze che gli operatori delle Forze Armate manifestano ormai da tempo e che coincidono con la necessità di realizzare, nell'interesse del Paese, quel processo di democratizzazione delle Forze Armate ormai improcrastinabile».
«Al fine di meglio rappresentare queste esigenze – concludono Cgil, Assodipro e Ficiesse – siamo a chiedervi la disponibilità di un incontro».

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