Assodipro presidenza nazionale
Sul Riordino delle Carriere, provvedimento iniquo e lontano da quello che doveva essere in origine della delega, arrivano ricorsi annunciati o di chi magari aspettava, volteggiando nell’aria o preparando specchietti per le allodole, solo la definizione del testo per lanciarli .
Tra altri ricorsi “ futuristici ” con scadenze incredibilmente spostate ogni mese da mesi , Leggiamo, in rete o in messaggi rilanciati su WhatsApp, di ipotesi di ricorso a partire da minimo 50 euro per aderente o cifre addirittura superiori sul Riordino delle carriere.
Con questi costi, l’unica cosa certa è un incasso rilevante per chi, quasi unicamente o esclusivamente, opera verso il comparto Difesa / Sicurezza a scopo di lucro . 50 /100 euro a ricorrente per qualche migliaia o centinaia di ricorrenti ed il fatturato è garantito anche questa volta.
Certo è curioso ma facilmente comprensibile il silenzio di chi oggi propone ricorsi ma durante il lungo e discusso iter del Riordino si è ben guardato da criticarlo / analizzarlo e dava spazio, prevalentemente, a bozze illusorie per mesi o sponsorizzava incontri e riunioni dall’esito nullo.
Le nostre opinioni sul testo sono note e ampiamente documentate sul nostro sito.
L’amministrazione Difesa, tramite una legge, ha deciso quali siano le condizioni di avanzamento nei gradi, nuovi gradi e periodi di permanenza negli stessi ed il provvedimento si è in gran parte ridotto, per il personale non dirigente, in un mero aumento dei parametri. Il tutto lo ha fatto con organi di rappresentanza dei militari che si dichiarano ufficialmente soddisfatti (!)
Se veramente in migliaia erano / sono insoddisfatti ci si chiede dov’erano quando si doveva e poteva “ contestare per modificare “ il provvedimento in itinere o sollecitare veramente organi di rappresentanza che diffondevano bozze anestetico-illusorie e proclami su prossimi incontri decisivi che si scioglievano come la neve al sole. Il Ricorso, specialmente con certi costi, appare la classica soluzione di chiudere la stalla quando i buoi sono scappati e fa solo tanto comodo a chi aspettava di farlo pregustando un aumento di fatturato.
Ci chiediamo : quale giudice, giudicando un ricorso sul Riordino potrebbe dire all’amministrazione, che ha avuto anche il consenso sul Riordino degli organi ufficiali di rappresentanza dei militari, come promuovere, giudicare o far avanzare di grado i suoi dipendenti militari ?
A chi ha fatto comodo illudere e anestetizzare il personale durante l’iter del provvedimento è molto chiaro a tutti, lo abbiamo visto durante l’iter del provvedimento in molte fasi e si vede ancor meglio oggi. Il tempo comunque dirà se alla fine chi si sente penalizzato e ricorre avrà subito danno e beffa. Ricorso sul Riordino ? Con quali e quante possibilità di ottenere un risultato ?
Piuttosto, come provocazione, chi si sente penalizzato, potrebbe dire : “ chiedo i danni o chiedo conto a chi mi doveva rappresentare e non lo ha fatto a sufficienza o non lo ha fatto del tutto “.