A cura di Assodipro
NOI di ASSODIPRO che lottiamo da anni ( e continueremo a farlo ) per i DIRITTI e le TUTELE DI TUTTI i Militari e che negli ultimi anni abbiamo lottato / informato sui tagli pensantissimi al personale , sui Blocchi Contrattuali e Retributivi, sulla mancanza della Previdenza Integrativa ed altro, leggendo la proposta fatta da Stato Maggiore Difesa abbiamo avuto un sussulto di rabbia e indignazione per l’arroganza , la particolarità ed i contenuti della proposta fatta.
Ad una prima lettura ,valutazione, ed immediata divulgazione di questa “ notizia “ appare che i Vertici vogliano monetizzare la “ specificità “ rafforzando e convermando divieti, limitazioni e mancanza di DIRITTI, con un aumento economico per la Dirigenza Militare ( Generali e Colonnelli ) mentre tutti gli altri MILITARI avrebbero solo limiti e divieti confermati/rafforzati e, bontà loro, qualche sconto sui trasporti e la detrazione parziale per le spese di acquisto divise !
In un periodo di blocchi e tagli pesantissimi la proposta è ancor più scandalosa… quasi si volesse monetizzare anche l’accondiscendenza dei vertici degli ultimi anni verso tagli pesanti e blocchi che NON hanno neanche messo in discussione. Nel documento di STATO MAGGIORE DIFESA , inviato agli Stati Maggiori ed al CoceR avente in Oggetto : “ Specificità delle Forze Armate, delle Forze di polizia a ordinamento miltare ( studio preliminare )” tra l’altro si legge : “ La specificità per il personale avente status di militare, ai sensi dell’art. 621 del D.Lgs. 15 marzo 2010 n. 66 si configura nelle seguenti limitazioni dei diritti costituzionali, stabilite dalle leggi e regolamenti : – divieto di partecipazione a riunioni e manifestazioni politiche e di svolgere propaganda politica nel corso di attività di servizio, in luoghi destinati al servizio, in uniforme o qualificandosi come militare, così come previsto dall’art. 1483 del Codice dell’Ordinamento Militare; – divieto di sciopero e di costituire associazioni professionali a carattere sindacale o aderire a associazioni a carattere sindacale, così come previsto dall’art. 1475 del Codice dell’Ordinamento Militare; – limitazioni al diritto di riunione, di associazione, di pubblica manifestazione del pensiero, di allontanamento dalla località di servizio e di espatrio, così come previsto dall’art. 1470 e 1472 del Codice dell’Ordinamento Militare e dell’art. 744 del Testo unico sull’Ordinamento Militare; – obbligo di alloggiare nell’ambito della località di servizio al fine di garantire una rapida presentazione al Comando di appartenenza per il soddisfacimento delle esigenze di funzionalità e sicurezza del servizio medesimo, così come previsto dall’art. 1469 del Codice dell’Ordinamento Militare e dall’art. 744 del Testo Unico sull’Ordinamento Militare…..
Al fine di bilanciare le maggiori limitazioni in tema di diritti personali, in relazione della specificità dello status di militare – di cui ai precedenti art.li 1, 2 e 3 – e in considerazione dei maggiori rischi connessi allo svolgimento dell’attività di servizio per il personale, in dipendenza della peculiarità dei compiti delle Forze Armate, vengono previsti i seguenti istituti economici e previdenziali: – perequazione delle retribuzioni del personale dirigente delle Forze Armate, mediante la revisione dei meccanismi di adeguamento retributivo di cui all’art. 24 della legge n. 448/1998 che tenga conto degli incrementi medi conseguiti nell’anno precedente dalle categorie di personale appartenente alle carriere prefettizia e diplomatica….(….)
mentre … per TUTTI GLI ALTRI MILITARI quasi come fossero sudditi e servi si lanciano le briciole scrivendo/proponendo , tra l’altro : “ libera circolazione, per il personale delle FF.AA., sulle linee regionali ed urbane del trasporto pubblico, a condizione che indossi l’uniforme di servizio e che viaggi per motivi di servizio comprovato da apposita autorizzazione rilasciata dal Comando di appartenenza O altre “ quisquilie “ che potete leggere nel documento !
… sicuramente torneremo sull’argomento.