Sicurezza e difesa, i lavoratori scendono in piazza

la Sezione Assodipro trevigiana In piazza a Treviso, con il Silp (Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia) e la Cgil

Assodipro è nata nel maggio del 1992, prefiggendosi di riuscire ad ottenere il riconoscimento di alcuni diritti negati al Personale militare, come ad esempio  – i Sindacati anche ai militari.

Sindacati Militari che avevano già altri Paesi Europei. Per riuscire in questo obiettivo è entrata anche a far parte di Euromil, l’organizzazione che ha fra i propri soci i vari sindacati militari europei. Ad esempio la piccola Cipro, ha ben 3 (tre) sindacati militari dentro Euromil, già da vari anni. L’Italia, grazie ai vari ricorsi presso la Corte Costituzionale Italiana di Assodipro ed alla collaborazione di Euromil presso gli organismi europei.

Finalmente e grazie alla sentenza della Corte Costituzionale la n. 120 del 2018. I Militari hanno ottenuto tale riconoscimento. Purtroppo, nonostante da vari anni esistono i sindacati militari che, dovevano essere operativi sia per il personale che per il nostro bellissimo Paese, trovano ancora ostacoli che penalizzano gli uomini e le donne in uniforme, sia economicamente che operativamente.

I rinnovi contrattuali vanno a rilento e quasi non esistono, se alle volte si apre qualche tavolo di contrattazione, i risultati sono irrisori da sembrare quasi uno scherzo.

Per questo, dopo la manifestazione Nazionale di Assodipro a Roma nel lontano 24 febbraio 2001, il Direttivo della Sezione Assodipro di Treviso ha deciso di accogliere l’invito del Silp Veneto ed aderire alla manifestazione trevigiana.

Durante la manifestazione che si è tenuta a Treviso, una delegazione ha anche consegnato un Comunicato alla Prefettura trevigiana, con le rivendicazioni per gli uomini e le donne in divisa.

Le condizioni economiche del Comparto Sicurezza e Difesa, ovvero di tutti gli uomini e le donne, che garantiscono o dovrebbero garantire il vivere civile della popolazione italiana, regrediscono sempre di più.  

Ed anche dopo la situazione disgraziatamente peggiora, ovvero per coloro che vanno in pensione la rivalutazione monetaria è stata decisamente decurtata, al punto che Assodipro con i propri legali ha promosso vari ricorsi ai Tar, e si attende speranzosi che almeno il Tar Lazio che ha giurisdizione per tutto il territorio nazionale, accolga le giuste istanze, per non ridurre questi uomini e donne, dopo una lunga vita a servire il Paese (in condizioni non proprio dignitose economicamente) ad avvicinarsi tristemente verso la soglia della povertà.

                                                                  Il Presidente Sezione di Treviso Assodipro

                                                             Salvatore Vinciguerra

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