TORMENTONE EDITORIALE DI QUESTA ESTATE

QUALCHE NOTA DI VINCENZO MOCCIA

      Non volevo aggiungermi alla nutrita pletora di opinionisti sul “caso” del Generale Vannacci.

     Illustri giornalisti, leader politici e opinionisti dell’ultima ora hanno detto di tutto e di più.

     Purtroppo, però, sento il dovere, a questo punto, di dire qualcosa su questo tormentone per dare un “MIO” personale contributo di pensiero per gli amici e colleghi che seguono Assodipro.

  1. Non credo che il Generale (della folgore), con la pubblicazione del suo libro, abbia dato il La, al “diritto di opinione” o alla “libertà di pensiero” come dicono alcuni militari, esponenti di sigle sindacali ancora dormienti (si attendono i decreti attuativi per renderli operativi). Un diritto esistente e utilizzabile da chiunque, militari e non.
  2. Le cose che ha detto sull’immigrazione, sui gay, sull’ambientalismo ecc, sono opinioni che abbiamo già letto con molta frequenza sui social media; scritte da tanti e tanti cittadini, magari se ne è parlato anche nei talk show senza tanto scalpore.
  3. Il generale non ha fatto altro che dare una corretta impostazione al comune pensare di una “corposa minoranza”. Da qui il titolo del libro “MONDO AL CONTRARIO”.

Quindi tutto normale? NO.

     Sarebbe stato tutto normale se il Sig. Roberto Vannacci fosse un cittadino qualsiasi, anche illustre ed encomiabile. Ma NON è così.

     Purtroppo per il Sig. Roberto Vannacci, c’è l’aggettivo “GENERALE” DELL’ESERCITO ITALIANO; quindi, un  rappresentante delle Istituzioni Italiane.

     Quando va in giro per il mondo, nelle più disparate missioni, rappresenta l’Italia. Rappresenta una Nazione e il pensiero della Nazione, non è quello del Generale VANNACCI.

     Quale sarebbe la “razionalità” del Generale Vannacci per portare nel giusto alveo? Quella di negare i diritti agli omosessuali? Quella di negare l’accoglienza da chi scappa dalla povertà, dalla miseria, dalla guerra? Quella di farsi giustizia da soli? Quella di condannare i tanti volontari che si adoperano per alleviare le sofferenze di tanta gente?

     Per carità, mi inchino al legittimo pensiero del Sig. Vannacci; ma lo contesto e dico che non può rappresentare la Nazione nei teatri dove operano i soldati Italiani che rappresentano l’Italia.

     Ora che anche all’estero conoscono il suo “credo” non penso che l’accettino con le braccia aperte e, a mio avviso, nemmeno può avere un comando operativo. Inoltre, il personale alle dipendenze del Generale, conoscendone il “pensiero”, potrebbe commettere qualche imprudenza o sentirsi discriminato; dipende dai valori che ognuno di noi si porta dentro la propria coscienza.

    In conclusione il Generale Vannacci, dovrebbe essere avviato ad un incarico amministrativo, salvo che non accetti una candidatura alle prossime elezioni.

Taranto, 25 agosto 2023

                                                                                                                     Vincenzo Moccia

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