USB Difesa : Il Capo di Stato Maggiore della Difesa chiede la collaborazione consapevole del Sindacato (!). MENTRE I Militari aspettano DIRITTI Associativi e Sindacali per essere RAPPRESENTATI.

Purtroppo, secondo la visione dei vertici, appare “ naturale “ che il confronto degli stessi con i SINDACATI avvenga con l’auspicio ed il desiderio che gli stessi siano come l’ormai improponibile Rappresentanza Militare ! 
Su questo punto fondamentale è molto interessante il comunicato dell’ USB Difesa. Si chiede collaborazione e coesione solo per subire provvedimenti pesantissimi. Si pensa al Sindacato come un  sistema  che dovrebbe attutire e controllare migliaia di dipendenti che potrebbero opporre resistenze ! In pratica si vorrebbe un Sindacato Giallo come è ridotto ormai il sistema della Rappresentanza Militare ! 
Cominicato USB Difesa:“ Il succedersi degli incontri con i vertici delle Forze Armate sono un avvenimento nuovo di cui non abbiamo alcun ricordo negli appuntamenti degli ultimi anni. Un’evento insolito ma certamente positivo e incoraggiante che trasmette un senso di “normalizzazione” dei rapporti, purtroppo giunto solo ora e alla vigilia della messa in opera dei decreti ministeriali riguardanti la “revisione dello strumento militare”. Sarà una coincidenza o pura fatalità ma il senso di diffidenza ci accompagna in queste sedute e aumenta pian piano al susseguirsi degli interventi. Ebbene, nel pomeriggio di ieri abbiamo ascoltato il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, che “si è soffermato sull’attuale situazione di contingenza che necessita di un forte spirito di coesione nazionale (…). In tale ambito è quindi essenziale il confronto costruttivo con le organizzazioni sindacali del personale civile che costituisce un elemento fondamentale della Difesa”. Vedi comunicato ufficiale della Difesa  http://www.difesa.it/SMD_/CaSMD/Eventi/Pagine/CSMDOrganizzazioniSindacaliComparto.aspx al quale aggiungiamo, per dovere di cronaca e per sommi capi, alcuni passaggi importanti del capo di SMD e del nostro intervento. L’asserzione che più ci ha lasciato interdetti è la necessità di una “collaborazione consapevole” del Sindacato per contribuire, con senso di responsabilità, al raggiungimento degli obiettivi e accompagnare i processi di mobilità del personale civile (“che potrebbe opporre resistenze”) contenuti nella riforma dello strumento militare. La garanzia del confronto sui decreti ministeriali riguardanti la “revisione dello strumento militare” in continuità con il passato, quindi non nella fase di sviluppo ma solo in quella di consenso ed applicazione, e l'interessamento per lo sblocco delle assunzioni sono stati gli altri punti toccati nell'intervento. USB Difesa è intervenuta ribadendo la necessità di una riorganizzazione della Difesa ma non certo con il “metodo Di Paola” (legge 244/2012) che prevede una serie di misure di contenimento della spesa dall'alto costo occupazionale. In ultimo, ma di primaria importanza, abbiamo chiarito come l'USB rifiuti il ruolo di “accompagnatore” della riforma e di “arginatore” delle resistenze del personale poichè la funzione, quella vera nonchè sancita istituzionalmente, è la difesa dei diritti del mondo del lavoro
FP-CGIL :   CI SONO PUNTI IMPRESCINDIBILI PER UNA COLLABORAZIONE CONSAPEVOLE .  Comunicato FP-CGIL  “  Nel rispetto delle reciproche competenze abbiamo individuato i punti essenziali, che a nostro avviso sono imprescindibili per una “collaborazione consapevole“. Ribadiamo che ogni Riforma, necessita, non solo di tagli numerici, ma di investimenti e riorganizzazioni Funzionali che garantiscano snellezza, trasparenza ed efficienza in tutte le procedure amministrative.  Comunicato integrale su http://www.fpcgil.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/25323  

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