Associazioni d’Arma, BUFERA IN ARRIVO. Ammiraglio denuncia l’allegra gestione

Ammiraglio Diego Abbo

Più o meno si ripete sempre la stessa storia, si parte con dei principi alti, inviolabili, con degli obiettivi concreti, democratici e si finisce per vederli violati materializzando tutte le miserie umane. A nulla valgono gli Statuti, le regole interne democratiche e di controllo delle Associazioni d’Arma. Gli organi interni ad un certo punto diventano forma senza sostanza, fantasmi di una funzione perduta. Il Cassiere, Tesoriere, Revisore dei Conti, Consiglio dei Provibiri quando si trovano tutti d’accordo nel gestire ad uso proprio un sodalizio i nobili principi si librano nell’aria. Per rimettere apposto la situazione tocca alzare il tiro, passare alle denunce, ad organi terzi.

Diego Abbo l’Ammiraglio ligio alle regole contro i suoi colleghi

Così capita che il Contrammiraglio Diego Abbo in Ausiliaria ad un certo punto della sua lunga amata vita militare abbia a rivedere criticamente l’operato di alcuni suoi colleghi. Una vita spesa nelle regole, nei principi militari, nella disciplina e nell’obbedienza. Secondo lui c’è qualcosa che non va, da quattro anni combatte una battaglia per la trasparenza, la dignità e lealtà nei confronti dei soci appartenenti all’Associazione Nazionale Marinai d’Italia. Le Associazioni d’Arma nate per conservare, divulgare, mantenere vive le tradizioni, lo spirito, l’amicizia tra commilitoni, sono sempre state considerate un punto di collegamento tra il personale in servizio e quello in pensione e la società civile. Ogni anno a prescindere dal colore del Governo per queste sane finalità ricevono fior di finanziamenti per il mantenimento dello loro attività. Ebbene, la denuncia del Contrammiraglio è gravissima, si parla di violazione dei diritti associativi, evasione fiscale, frode ai danni degli associati, inadempienza da parte del Ministero della Difesa nella vigilanza di questi organismi, mancata trasparenza, presunto danno erariale, falsificazione di documenti. A ciò si aggiunge la mancata vigilanza del Ministero della Difesa, gli uffici di ISPEDIFE avrebbero dovuto vigilare sull’operato delle Associazioni in virtù dei fondi pubblici a loro destinate. Teniamo conto che aderiscono quasi due milioni di soci formando un bilancio complessivo di circa 20 milioni di euro, non proprio bruscolini. Dal 2014 l’Ammiraglio aveva fatto richiesta di accesso agli atti per conoscere il dettaglio dei bilanci degli anni precedenti, consuntivi e preventivi dal 2010 al 2015. Inoltre le Delibere ed i giustificativi di spesa, gli estratti conti e i registri contabili. Il Ministero Difesa dopo oltre un anno ha dato seguito alla richiesta dell’Ammiraglio e le cose si complicano. Proprio in quei fogli Abbo intravede un utilizzo di fondi per scopi espressamente vietati dallo Statuto con appropriazione indebita (art 646 c.p.), il cui cumulo nella fattispecie presuppone il reato di associazione per delinquere (art 416 c.p.) per la sussistenza di tutti gli elementi. Come contro risposta viene espulso e querelato per le sue dichiarazioni, un meccanismo noto nell’ambiente, in gergo militare si dice “viene silurato”. E’ una storia torbida a colpi di carta legale. Allo stato attuale la questione è in mano agli inquirenti. Strada facendo le stesse problematiche nell’ANMI sono occorse nell’Associazione Bersaglieri e probabilmente non sono le uniche, girano troppi soldi in un contesto isolato e senza controlli.

Intervenga il Ministro della Difesa

Aldilà delle risultante legali, oggi come ieri l’Ammiraglio chiede al Ministro Elisabetta Trenta quanto aveva già evidenziato all’onorevole Pinotti, ovvero di procedere con i controlli previsti per legge da parte degli uffici preposti, dirimendo, prima ancora del giudice adito, la questione politica. Si tratta di recuperare una immagine, una fiducia, un senso del dovere e delle istituzioni che non può essere scalfito dai singoli.

La Redazione

Le tradizioni, lo spirito, i Requisiti normativi delle Associazioni d’Arma

DPR 90/2’1′ – Art. 937. Requisiti per la iscrizione in apposito albo delle associazioni fra militari in congedo e dei pensionati 1. Le associazioni di cui all’articolo 941, che contemplano nei propri atti costitutivi l’acquisizione della qualita’ di socio in base al requisito dell’essere militari delle categorie del congedo o pensionati, e che prevedono tra i propri fini sociali la tutela degli interessi morali e materiali dei propri associati, sono iscritte, a loro richiesta, ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 1482 del codice, in apposito albo, tenuto dal Ministero della difesa. 2. La richiesta di cui al comma 1, da rimettere al Ministero della difesa a cura dei competenti organi sociali, deve essere corredata: a) dalla copia dello statuto ovvero dell’atto costitutivo; b) dalla indicazione del numero dei soci militari delle categorie in congedo o pensionati; c) da ogni altra utile indicazione relativa sia al sodalizio per meglio configurarne la posizione giuridica, sia a dati di qualificazione riferiti agli associati.

ASSOCIAZIONI d’ARMA, QUANTE E QUALI

DPR 90/2010 – Art. 941. Associazioni fra militari delle categorie in congedo o pensionati. 1. Le associazioni di cui all’articolo 937, sono le seguenti: a) Gruppo decorati ordine militare d’Italia; b) Gruppo medaglie d’oro al valor militare; c) Associazione nazionale fra mutilati e invalidi di guerra; d) Associazione italiana ciechi di guerra; e) Istituto del «Nastro Azzurro» fra combattenti decorati al valor militare; f) Associazione nazionale combattenti e reduci; g) Associazione nazionale volontari di guerra; h) Associazione nazionale combattenti guerra di liberazione inquadrati nei reparti regolari delle Forze armate; i) Associazione nazionale reduci dalla prigionia, dall’internamento e dalla guerra di liberazione; l) Associazione nazionale partigiani d’Italia; m) Federazione italiana volontari della liberta’; n) Federazione italiana associazioni partigiane; o) Associazione nazionale veterani e reduci garibaldini; p) Federazione italiana dei combattenti alleati; q) Associazione nazionale ex internati; r) Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra; s) Associazione nazionale famiglie martiri caduti per la liberta’ della Patria; t) Associazione italiana combattenti interalleati; u) Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna; v) Unione nazionale italiana reduci di Russia; z) Consiglio nazionale permanente delle associazioni d’arma; aa) Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia; bb) Associazione nazionale del fante; cc) Associazione nazionale marinai d’Italia; dd) Associazione Arma Aeronautica; ee) Associazione nazionale carabinieri; ff) Associazione nazionale finanzieri d’Italia; gg) Associazione nazionale granatieri di Sardegna; hh) Associazione nazionale bersaglieri; ii) Associazione nazionale alpini; ll) Associazione nazionale carristi d’Italia; mm) Associazione nazionale paracadutisti d’Italia; nn) Associazione lagunari truppe anfibie; oo) Associazione nazionale arma di cavalleria; pp) Associazione nazionale artiglieri d’Italia; qq) Associazione nazionale genieri e trasmettitori d’Italia; rr) Associazione nazionale aviazione dell’Esercito; ss) Associazione nazionale autieri d’Italia; tt) Associazione nazionale commissariato militare; uu) Associazione nazionale amministrazione militare; vv) Associazione nazionale ufficiali tecnici dell’Esercito italiano; zz) Associazione nazionale cappellani militari d’Italia; aaa) Associazione nazionale sanita’ militare italiana; bbb) Associazione nazionale ufficiali provenienti dal servizio attivo; ccc) Associazione nazionale ufficiali Marina provenienti dal servizio effettivo; ddd) Associazione nazionale ufficiali Aeronautica; eee) Associazione nazionale sottufficiali d’Italia; fff) Unione nazionale sottufficiali italiani; ggg) Associazione nazionale grandi invalidi militari ed equiparati; hhh) Associazione nazionale «Nastro Verde» decorati di Medaglia d’oro mauriziana; iii) Societa’ di mutuo soccorso alpini in congedo.

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