A cura di Assodipro Roma.
Apprezziamo le posizioni prudenti del Ministro degli Esteri e della Difesa sulla crisi Siriana e su un eventuale intervento/coinvolgimento Italiano.
L’ intervento annunciato e che sembra imminente potrebbe incendiare un area delicatissima ed avere conseguenze gravissime. In Libano abbiamo migliaia di Militari che fino ad oggi e da anni svolgono una missione “ tranquilla “ , Migliaia di soldati Italiani sono tra Afghanistan e Iraq . Un attacco Anglo-Francese-Americano potrebbe provocare reazioni con conseguenze che aumenterebbero il pericolo per i Nostri soldati nell’intera area medio orientale dove fazioni ed etnie religiose si affrontano duramente.
E’ facile prevedere anche un aumento dei già numerosi flussi di migranti che arrivano sulle nostre coste.
Queste ed altre considerazioni dovrebbero essere tenute ben presenti da chi ha responsabilità politiche nazionali e mondiali.
L’ Onu chiede tempo, L’Iran ammonisce duramente, la Russia dice che una soluzione militare in Siria destabilizzerebbe il paese e tutto lo scacchiere del medio oriente, ma ormai sembra che le dita siano già sui “ grilletti “ anche se a detta di alcuni analisti non sarà un intervento senza gravi conseguenze internazionali come quello fatto in Libia.
La politica trovi fino all’ultimo secondo, ed esaminando tutte le possibilità, i mezzi per evitare conflitti pericolosi per milioni di persone. La Politica si riprenda il suo ruolo liberandosi da lobby ed economia finanziaria che la stanno soffocando da tempo.