Comunicato ASSODIPRO sul CAD: “Nei giorni 12 e 13 maggio il Direttivo Nazionale Assodipro ha deciso, tra l’altro su vari e importanti argomenti trattati , su proposta del presidente Salvatore Rullo, come da verbale di riunione approvato all’unanimità, di USCIRE dal CAD ( coordinamento Amianto comparto difesa, del quale abbiamo fatto parte per un certo periodo ) in quanto la scelta netta del comitato amianto difesa, di aderire ad una proposta di legge ( Cirielli) che propone di mantenere la tutela e controllo della salute e sicurezza dei militari esclusivamente alla sanità militare, NON è da noi condivisa . ASSODIPRO, invece, appoggia quella che ritiene un ottima proposta di legge ( Scanu e altri ) scaturita dai lavori della Commissione Inchiesta uranio amianto, che apre il mondo militare, su temi delicatissimi come salute e sicurezza, al controllo di enti terzi ed esterni”.
A due giorni di distanza dalla nostra decisione, coincidenza piacevole che rafforza la nostra idea di principi e la nostra scelta autonoma, troviamo quanto da noi osservato e discusso nel comitato esecutivo e quanto da noi detto nella nostra riunione e le ragioni della nostra decisione, nell’ intervista al dott. Guariniello , tra i massimi esperti in ITALIA sul tema sicurezza e tutela salute. Siamo orgogliosi di aver anticipato di alcuni giorni, nel concetto generale, le parole del dott. Guariniello che sul Fatto Quotidiano di oggi a pagina 6, tra il tanto altro afferma: “ C’è un testo molto importante da approvare e faccio appello al ministro difesa e al governo affinchè lo approvi ( il riferimento è al testo Scanu a altri ) , è un testo di legge all’avanguardia che deve essere approvato per tutelare i militari. La nuova legge prevede che la sorveglianza in materie delicate come la salute possa essere affidata a figure terze ed indipendenti …. Noi, afferma il dott. Guariniello, in Italia non proteggiamo i militari come gli altri lavoratori. Tanto per cominciare c’è l’Amianto che ha provocato mille vittime tra i nostri soldati e poi c’è la questione dell’Uranio”.