DIRITTI E TUTELA PER I MILITARI. Delegati della Rappresentanza Militare Interforze Chiedono DIRITTI ASSOCIATIVI E SINDACALI.

ROMA, 17 GENNAIO 2014 COMUNICATO STAMPA CoCeR  Interforze   
DIFESA: PIU’ DIRITTI E PIU’ TUTELE PER I MILITARI ITALIANI.   Mentre il Governo della Repubblica Serba, alle prese con enormi difficoltà economiche per il recupero dell’apparato industriale distrutto dai bombardamenti NATO del 1999, attua le riforme statali che chiede l’Europa per accedere alla candidatura per il suo ingresso in U.E., concedendo il sindacato autonomo all’esercito, il Ministero della Difesa Italiano , invece, propone una revisione del sistema rappresentativo del personale militare che richiama a dettami ante 1978, anni in cui venne “concessa” la prima forma di rappresentanza (Co.ce.R.) inserita nel sistema gerarchico con le conseguenti oggettive limitazioni. Ricordiamo alla Politica che sono pendenti presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo ricorsi proposti da associazioni e liberi cittadini riguardo i divieti imposti in Italia per i militari ad iscriversi ad associazioni di categoria e ad organizzazioni di tipo sindacale e che altri ricorsi sono in arrivo presso la stessa Corte. Ribadiamo la necessità che anche nel nostro Paese nell’ambito del programma per la creazione del futuro esercito europeo non è più possibile rinunciare all’esigenza del riconoscimento dei diritti associativi o di altre forme democratiche di rappresentanza che esulino dal controllo gerarchico. Per quanto sopra ci auspichiamo che il Parlamento liberi da questi anacronistici vincoli i militari italiani in analogia a quanto già avviene nella gran parte dei paesi europei. Auspichiamo, quindi, l’apertura di un tavolo di confronto con il Ministro e le Commissioni Parlamentari al fine di arrivare ad una scelta condivisa e partecipata per la riforma dello strumento di rappresentanza militare nell’interesse delle istituzioni e nel rispetto dei dettami europei in materia di diritti associativi dei cittadini, anche militari. Servono più diritti e maggiori tutele per il personale e certamente la proposta del Ministero non soddisfa assolutamente queste esigenze ; l’Italia deve tornare ad innovare e non restare più a guardare. 
Lo dichiarano i delegati del Cocer Interforze Antonsergio Belfiori (AM), Alfio Messina (AM), Guido Bottacchiari (AM), Alessandro Gagliarducci (AM), Giuseppe D’Alò (AM), Antonello Ciavarelli (MM), Antonio Colombo (MM), Francesco Carlucci (MM), Vito Alò (MM), Franco Saccone (MM), Giordano Andreoli (MM), Sergio Belviso (MM), Daniele Tisci (GdF), Eliseo Taverna (GdF), Ignazio Martiradonna (GdF), Guglielmo Picciuto (GdF), Giovanni Cutrupi (GdF), Antonio Serpi (CC), Andrea Cardilli (CC), Gianni Pitzianti (CC), Pasquale Cocco (EI), Gianfranco Pipitone (EI)
Ringraziamento e Appoggio a coloro che, dignitosamente, chiedono DIRITTI ASSOCIATIVI E SINDACALI. Da una prima lettura dei nomi evidenziamo la LATITANZA DEI DELEGATI dei MARESCIALLI, PRINCIPALMENTE, DELL’AERONAUTICA MILITARE, che, dopo l’assenza e la latitanza nel contrastare la decimazione dei Marescialli nella revisione dello strumento militare, continuano a dimostrare la loro incapacità rappresentativa e incapacità a svolgere il ruolo di “ delegati “. 
Incapaci anche a chiedere DIRITTI.

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