Fede e Fiducia – Buon Compleanno ASSODIPRO

Appena 29 anni fa, per la precisione il 22 maggio 1992, veniva registrato a Roma davanti ad un Notaio, l’Atto Costitutivo dell’Associazione Solidarietà Diritto e Progresso, che nel resto dell’articolo chiameremo Assodipro. Con un atto di Fede ben otto sottufficiali dell’Aeronautica, tre dell’Esercito Italiano, una brava e generosa giornalista, un disponibile Ispettore di Polizia ed un pensionato, decisero di mettersi insieme e far nascere questa Associazione. Meno male che non erano solo militari e che c’era anche una donna (nel 1992, le donne non potevano ancora prestare servizio nelle Forze Armate Italiane) perché allora, come oggi, i militari non possono costituire Associazioni senza l’assenso del Ministero della Difesa. Ed ecco che finalmente grazie a questo atto di Fede (in un Paese migliore, con meno ingiustizie e meno sopraffazioni fra il personale con le stellette) che tanti uomini cominciano ad avere un po’ di Fiducia nel mondo lavorativo con le stellette. L’ingiustizia quotidiana poteva essere lenita dagli uomini e dalle donne che si impegnavano in questa Associazione.

In questi 29 lunghi e splendidi anni, sono stati tanti gli uomini che hanno dato Fiducia all’Assodipro e probabilmente sono ancor di più coloro a cui i volontari dell’Assodipro hanno dato consigli, aiuti, supporti ed assistenza. Purtroppo per tanti ci sarebbe voluto di più, ma queste erano e sono le forze e ciò che alle volte viene consentito di fare. Tanto ha fatto Assodipro per gli uomini ed ultimamente anche per le donne in questi anni, ma non avendo in dotazione anche la bacchetta magica, non è riuscita a fare tutto ciò che avrebbe voluto e di ciò alle volte ci si rammarica.

Comunque se ciò è stato possibile, lo si deve unicamente ad una meravigliosa pattuglia di quattordici lungimiranti menti. Per la precisione tredici uomini ed una donna, e per essere ancor più precisi:

  • 8 sottufficiali in servizio dell’Aeronautica Militare Italiana;
  • 3 sottufficiali in servizio dell’Esercito Italiano;
  • 1 donna giornalista;
  • 1 Ispettore della Polizia di Stato;
  • 1 pensionato, ex sottufficiale dell’Aeronautica Militare Italiana.

In un gruppo ci sono sempre le figure portanti e trainanti e quelli che alle volte si perdono per strada. Ed a quasi 30 anni da quella data che si intreccia con una delle più grandi tragedie italiane, la Strage di Capaci, in cui morirono a causa di un vile attentato il Giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e gli eroici uomini della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

Mi soffermo su tre figure preminenti e di garanzia di ricerca dei principi cardini associativi, la Solidarietà, il Diritto ed il Progresso, ovvero Emilio Ammiraglia, Antonella Manotti e Vincenzo Moccia.

Antonella Manotti, la considero una eroina, in quanto lei, sia con il suo coraggio di essere una delle figure di prestigio che ha firmato l’Atto Costitutivo di nascita sia di Assodipro che anche della Ficiesse (l’associazione gemella composta prettamente da personale della Guardia di Finanza), per tanti, anzi tantissimi anni è stata l’unica voce a supporto dei Diritti dei Militari. Ha acquisito e rivoluzionato il loro Giornale, ristrutturandolo in <<Il nuovo Giornale dei Militari>>, promuovendo ed anche presiedendo Convegni sullo status militare e sulle varie tematiche del mondo con le stellette e sulle avverse condizioni di vita e di lavoro del personale in divisa. Una donna capace, intelligente, senza cui probabilmente, oggi gli uomini e le donne che vivono nelle caserme, negli aeroporti e nelle navi e porti militari, non starebbero decentemente e non avrebbero un minimo di condizioni di vita umane. Purtroppo, le giovani donne ed i giovani uomini che si stanno arruolando non conoscono questa storia, come disgraziatamente tante altre. Antonella Manotti dirige ancora il nuovo Giornale dei Militari, con le note difficoltà della carta stampata e del settore dovuto ultimamente anche al Covid e fa ancora parte del Direttivo Nazionale di Ficiesse. Ho letto ultimamente un libro di Aldo Cazzullo, “Le Italiane” e sinceramente avrei inserito la Manotti fra quelle donne a pieno e meritato titolo.

Un Uomo dalle mille risorse è stato Vincenzo Moccia, che già allora accettava la carica di Vice Presidente e che, a fasi alterne, ancora oggi detiene. Ecco, un uomo che riesce ad essere coerente con le sue idee e principi per così lungo tempo è un bene prezioso per l’Associazione e per la Società Civile Italiana. Vincenzo Moccia è stato un collante con la sua intelligenza, la sua sagacia e lungimiranza. Ed oggi ancor più di ieri si rivela un elemento prezioso. facendo parte di una delle più numerose, prestigiose ed importanti Sezioni di Assodipro, la Sezione di Taranto. Composta in larga parte da personale in servizio o meno della Marina Militare Italiana, con i suoi membri storici e navigati, sono riusciti a rompere quel “Muro di Gomma” costituito dal non riconoscimento della causa di Servizio per tutti quei marinai militari di ogni ordine e grado che hanno navigato con certe navi imbottite di amianto un pericolo per la salute disconosciuto dalle alte gerarchie militari (ed anche politiche in certa parte). Proprio grazie a questi intelligenti e cocciuti uomini e volontari dell’Assodipro è stato riconosciuto,  per cui adesso finalmente uomini gravemente ammalati o famiglie che hanno visto i loro uomini spegnersi a seguito delle gravi complicazioni a causa dell’amianto, almeno possono avere un minimo di supporto economico per cure ed altro, che fino ai giorni nostri era stato loro negato.

Ultimo, ma non meno importante, è Emilio Ammiraglia che, anche se non rientra fra i quattordici fondatori, in questi ventinove anni è stato uno dei più grandi ed illuminati Presidenti di Assodipro, al punto da supportare una figura di prestigio della Guardia di Finanza, nonché poi uno dei fondatori della Ficiesse (l’Associazione della Guardia di Finanza), Francesco Solinas, nel lungo percorso che ha portato finalmente alla legalizzazione dei Sindacati Militari in Italia. Ne sono nati circa trentacinque, ma sostanzialmente quelli che potrebbero essere operativi sono circa dieci, ma il Parlamento Italiano non brilla per operatività di leggi, soprattutto quando si parla di innovazioni civili. Comunque, durante le alterne Presidenze di Emilio Ammiraglia, l’Associazione è cresciuta in numero e prestigio, riconosciuta e rispettata anche in Europa. E tanti sono stati i messaggi di cordoglio, anche da vari sindacati militari di ogni parte di questa nostra bella Europa, a cominciare dall’attuale Presidente di Euromil, Emmanuel Jacob, quando purtroppo Emilio Ammiraglia nel pieno di una delle sue cariche di Presidente è venuto improvvisamente a mancare, a causa di una di quelle malattie fra le più terribili dei nostri tempi.

Qualche anno fa è uscito in libreria un libro il cui titolo è: <<Non si abbandona mai la battaglia>> di Eric Greitens, lettere di un Navy Seal a un commilitone sull’arte della Resilienza, ecco di quelle quattordici meravigliose menti, purtroppo due ci hanno lasciato, oltre che lo stimato e compianto Emilio Ammiraglia. L’unica donna Antonella Manotti continua la battaglia come Direttrice de Il Nuovo Giornale dei Militari ed impegnandosi sulle conquiste civili del personale in divisa. A Vincenzo Moccia, oggi come ieri Vice Presidente, si sono uniti decine, centinaia di volontari e quadri direttivi dell’Assodipro in tutto il Paese. Sezioni di Assodipro ed Unità Coordinate sono sorte in Sicilia, a Taranto, a Napoli, a Roma, a Milano, a Treviso, a Udine, a Piacenza e per una che si chiude, ne riaprono altre due. In questi ventinove anni migliaia e decine di migliaia di personale in divisa e loro familiari hanno varcato la soglia di una Sezione Assodipro chiedendo consigli, aiuto e assistenza. E dopo il venire meno di Emilio Ammiraglia hanno raccolto il testimone due eroici uomini, il primo Giuseppe Pesciaioli che ha dovuto traghettare l’Assodipro attraverso il groviglio delle nuove (e poco chiare alle volte) leggi sul volontariato, ma è riuscito a portare a termine il lavoro travagliato e deposito del nuovo Statuto, e successivamente Natale Pacino, in un momento di grandi cambiamenti nonché della crisi più grande che abbia mai colpito il nostro stupendo Paese e purtroppo tutto il Mondo, il Covid con le sue limitazioni e tutte le sue morti.

Cogliendo le grosse difficoltà degli uomini e donne in divisa di questi anni (evidenziate dal tragico aumento dei casi di suicidio), l’Assodipro, in collaborazione con uno Psicologo ed un Avvocato ed i membri più autorevoli fra i suoi Direttivi, ha dato vita a “SOS ASSODIPRO”. Un numero telefonico attivo tutti i giorni dalle ore 07,00 alle ore 22,00 per tutti quegli uomini e donne in divisa in difficoltà, di supporto morale, legale e normativo, per non farsi travolgere dallo scoramento. E’ curioso sapere che dopo appena due ore dall’uscita della notizia sul Sito Nazionale di Assodipro, la prima telefonata di richiesta di aiuto è stata di una donna. A rimarcare l’emergenza sia dei femminicidi nel nostro Paese che dei suicidi fra il personale in divisa. Il personale che in questi due anni ha contattato SOS ASSODIPRO, aveva Fiducia in questa associazione che ormai si appresta a superare i Trent’anni di vita e di aiuto incondizionato a tutto il personale in divisa di ogni ordine e grado. Certo, non tutti possono essere stati soddisfatti del servizio fornito, anche perché le risorse economiche e dell’essere volontariato sono dannatamente limitate, ma sicuramente tutti e tutte sono stati ascoltati e consigliati.

Il lavoro di quei quattordici iniziali soci fondatori adesso è portato avanti dal Presidente Nazionale Natale Pacino, dal Vice Presidente Vincenzo Moccia, dal Segretario Nazionale Salvatore Vinciguerra, dai Consiglieri Nazionali: Aniello Amoruso, D’Andrea Alfredo, Antonio Farris, Michele Fensore, Carlo Laganà, Giuseppe Seviroli, Giuseppe Pesciaioli, non dimenticando la saggezza di Sergio Longo e l’inestimabile lavoro quale delegato Assodipro presso Euromil, di Fabrizio Menegoli. E questi uomini che siano in Veneto, in Friuli Venezia Giulia, in Trentino Alto Adige, in Umbria, in Campania, in Puglia o in Sicilia, sanno di poter contare su decine e centinaia di uomini e donne in tutti i luoghi più remoti del nostro Paese, ed anche su un buon supporto morale e materiale Europeo con Euromil, il suo Presidente Emmanuel Jacob ed il resto dei componenti del Board europeo di Euromil. Tutti questi uomini e donne si impegnano perché hanno Fede in un mondo migliore. La lunga vita di Assodipro è la migliore dimostrazione che gli uomini e donne in divisa hanno Fiducia nell’aiuto di Assodipro rivolgendosi a questa Associazione per risolvere i loro problemi.

Treviso lì 27 maggio 2020                    il Segretario Nazionale

                                                                    Salvatore Vinciguerra

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