Lo scorso weekend ha tolto allo sport italiano un atleta del calibro di Lorenzo Bertini che, per il riacutizzarsi di un infortunio alla schiena, sarà costretto a rinunciare alle prossime Olimpiadi di Londra 2012. Il canottiere delle Fiamme Oro deve così lasciare il posto alla riserva Pietro Ruta in forza alla Marina Militare: scende cosi a 290 il numero degli azzurri in ’spedizione olimpica’.
Da lunedì i nostri primi azzurri arrivano sul posto, capitanati da Chiara Cainero: ci sono i colleghi del tiro e dal remo italiani, impegnati nei rispettivi bacini. Le diverse delegazioni iniziano a fluire da ogni continente, entro fine settimana il grande blocco degli atleti sarà presente per disputare le prime gare: nuoto, ciclismo, scherma, boxe. La capitale inglese si prepara ad una grande cerimonia inaugurale il giorno 27 Luglio, dei tanto attesi Giochi Olimpici più partecipati della storia.L’analisi che vi presentiamo oggi, certifica come sarebbe impossibile per lo sport italiano fare a meno dei gruppi sportivi militari, addirittura fondamentali per alcuni sport che senza di questi farebbero davvero fatica a sopravvivere e essere competitivi, a gestire e programmare eventi con la giusta tranquillità, e poter rincorrere il sogno di essere campioni.
Su 290 atleti tra uomini e donne compresi gli sport di squadra che disputeranno i Giochi, ben 183 appartengono alle Forze Armate Militari, una proporzione molto alta oltre il 60%, in poche parole se tra i 108 non militari che devono essere conteggiati nelle squadre di Pallavolo Maschile e Femminile, Pallanuoto Maschile e Femminile, il Tennis e il Ciclismo sono professionisti, il numero degli atleti in forza ai club civili per gli sport individuali si riduce fortemente.
Per questo mi sento di spezzare più di una lancia a favore e complimentarmi con la società privata Canottieri Aniene che sotto la guida del Presidente Giovanni Malagò produce un grande sforzo e ricerca personalmente le risorse per gestire e tenere alto il livello degli atleti: quest’anno ne schiera a Londra 22, 2 in più rispetto ai giochi di Pechino. Molti i big, tra cui segnaliamo Josefa Idem, Flavia Pennetta, Federica Pellegrini, Alessandra Sensini , senza dubbio tra le stelle del nostro Comitato Olimpico.
L’Aniene dovrebbe servire da esempio a tutti, perché e indubbio che in un contesto sociale come quello che stiamo vivendo, e nella prospettiva di una partecipazione a Sochi 2014 e Rio de Janeiro 2016 lo stato, il governo, tra i tanti tagli previsti per il risanamento del paese e della riduzione del debito pubblico, imporrà alle Forze Militari una riduzione dei costi e un limitato arruolamento di nuove persone.
Non dimentichiamo che quando gli atleti smettono la carriera sportiva, in gran parte continuano a mantenere l’ appartenenza al Corpo e vengono destinati ad altri incarichi: sono pochi quelli che lasciano una certezza alla ricerca di nuove strade.
Nel riformare lo Sport italiano, il nuovo programma del Coni attraverso le federazioni e gli stessi corpi militari dovrà quindi tenerne conto. Se vogliamo rimanere competitivi, è necessario trovare formule nuove, diverse e più vicine alle nuove generazioni. Non solo per stimolare il tesseramento dei possibili talenti del futuro ma anche per coinvolgere nuovi praticanti dello sport agonistico all’interno dei club militari. L’ ideale sarebbe fornire un supporto nella fase di passaggio tra il modo scolastico superiore e quello universitario, magari legato anche a borse di studio o a un sistema crediti per l’impegno sostenuto e la capacità di elevare il sapere ai rendimenti e ai risultati sportivi..
Sono otto i Gruppi Militari che saranno rappresentati da loro atleti alle prossime Olimpiadi: vediamo ognuno di loro nei numeri dal più grande a quello che ha costituito solo di recente la sezione, e per questo presenta meno atleti.
Le Fiamme Gialle- Guardia di Finanza quartier generale Castel Porziano (Roma) 42 atleti a Londra dall’ Atletica al Nuoto dal Canottaggio al Judo. Solo alcune sezioni del gruppo militare più forte, un vero fiore all’occhiello.
Centro Sportivo Carabinieri: uno dei gruppi militari storici con una decina di sezioni sul territorio ha vinto nella sua storia olimpica 28 Medaglie d’oro, 23 d’argento, e 33 di bronzo. In queste Olimpiadi saranno presenti 20 atleti dell’ Arma benemerita.
Centro Sportivo Aeronautica: con il quartier generale a Bracciano ( Rm) attiva in dieci discipline sportive e presente a Londra con 29 rappresentanti. Un’eccellente delegazione.
Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro: Polizia di Stato a Londra con la portabandiera Valentina Vezzali ed altri 27 atleti nelle diverse sezioni:
70 medaglie alle Olimpiadi di cui 61 nelle edizioni estive, con un bottino di 29 Medaglie d’Oro , 10 d’argento e 22 di bronzo.
Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre, Polizia Penitenziaria: la nascita della sezione sportiva risale al 25 Luglio 1983. Ora si presenta alla sua ottava Olimpiade estiva con 18 rappresentanti, e un livello atletico in costante ascesa.
Gruppo Sportivo Forestale- Guardie Forestali sarà rappresentata a Londra da 15 atleti. Nella sua storia ha vinto 15 Medaglie d’oro, 17 d’argento e 20 di bronzo.
Centro Sportivo dell’ Esercito nasce nel 1960, subisce negli anni diverse trasformazioni e dal 2000 diventa centro di addestramento
ginnico-sportivo dell’ Esercito. 17 sezioni sportive al suo interno presenta a Londra ben 25 atleti.
Per concludere la sezione più piccola, quella della Marina con 6 atleti nella Canoa e nel Canottaggio.
Da segnalare che l’ unico corpo di dimensione nazionale non rappresentato e quello dei Vigili del Fuoco che meriterebbe in futuro di essere presente per il ruolo fondamentale che ricopre nel paese, in particolare nelle emergenze e le recenti grandi calamità.
Giuseppe Seviroli
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