Gian Piero Scanu ( PD ) ; Spese militari, “troppe pressioni da lobby”. Urla nel Pd, slitta voto commissione.

Tratto da articolo di  Enrico Piovesana per ilfattoquotidiano.it
La denuncia è arrivata in commissione Difesa giovedì 15 gennaio. Come riportano i verbali dell’aula, il capogruppo del Pd Gian Piero Scanu prende la parola e chiede di rinviare il via libera definitivo alle spese (5,4 miliardi) per il rinnovo della flotta della marina militare.
Motivo: troppe “pressioni lobbistiche” che “da diverse parti sono state esercitate con intensità su diversi componenti della commissione in modo da poter orientare il parere”. E ancora, Scanu dice che “sarebbe stato più corretto instaurare un dialogo diretto con il relatore, ma deve invece constatare che né il Governo, né le imprese interessate all’atto hanno offerto la loro disponibilità a fornire al relatore gli ulteriori chiarimenti necessari al fine di metterlo in condizione di presentare una proposta di parere adeguatamente ragionata”.
Il clima diventa subito di fuoco. Come testimonia un video “rubato” dai parlamentari Cinquestelle che in cui si riprende un acceso scambio tra lo stesso Scanu e il suo compagno di partito Salvatore Piccolo, segretario della commissione. I due escono dall’aula urlando l’uno contro l’altro. Scanu dice: “Io sono un uomo onesto” Piccolo grida: “Qui siamo tutti onesti, non hai diritto di lanciare sospetti sugli altri”. Scanu ribatte: “Chi ti ha dato del disonesto? Perché non hai detto niente?”.
Le pressioni sui parlamentari sarebbero state fatte affinché 1,6 miliardi – la parte dello stanziamento iniziale destinata al pagamento di interessi, ma poi liberata e quindi risparmiabile – vengano destinati all’acquisto di altre quattro navi da guerra oltre alle 10 inizialmente richieste.

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