A cura di Assodipro Nazionale
Si riaffaccia la concreta ipotesi di ESTENDERE il Blocco delle Retribuzioni , Comparto Difesa e Sicurezza in primis, per milioni di dipendenti pubblici che hanno già pagato pesantemente e per quattro anni una crisi creata da ben altri settori economici – finanziari e politici. Questo mentre le agenzie battono l’ennesimo appello del segretario generale della Nato … l’inossidabile Rasmussen si riferisce ANCORA E SOLO alle spese a vantaggio di Industrie e Lobby ? Si riferisce alle scelte della politica Italiana degli ultimi anni , tagliare personale a migliaia senza diritti e tutele per avere più risorse per investimenti in armamenti ? (ANSA) – BERLINO, 19 AGO – II segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha invitato ancora una volta i Paesi dell`Alleanza a rafforzare gli stanziamenti per la sicurezza e la difesa. “Negli ultimi cinque anni la Russia ha aumentato le sue spese militari del 50%, mentre i mèmbri Nato in media le hanno tagliate del 20%”, ha detto secondo un`anticipazione del tabloid Bild Rasmussen, che si aspetta una decisione in tal senso al prossimo vertice Nato di settembre in Galles. Il segretario ha inoltre invitato il governo tedesco a impegnarsi di più` sul fronte militare a livello internazionale.
Tratto da articolo di Michele Di Branco sul Messaggero : “ La questione la riassume in termini crudi una fonte di primo livello del ministero del Tesoro: “Se non si toccano sanità, pensioni e statali, la spending review non riuscirà a centrare i suoi obiettivi”. Meglio ancora, “bisogna intervenire su almeno due su tre di questi capitoli”. Una delle ipotesi sulla quale, con molta prudenza, si sta lavorando e che sta già suscitando diffuso malumore nel Pd, è quella di prorogare per altri due anni il blocco delle retribuzioni del pubblico impiego. Dal 2010, ormai, 3,3 milioni di lavoratori dello Stato si vedono negare da governi di vario colore il rinnovo contrattuale: una misura che è stata confermata dall’ultima legge di Stabilità fino alla fine del 2014. Per l’indennità di vacanza contrattuale, invece, è previsto uno stop ai valori del 2012 fino al 2017. La stretta sugli stipendi degli statali ha permesso di risparmiare, tra il 2010 e il 2014, qualcosa come 11,5 miliardi di euro. Il nuovo blocco della contrattazione inserito dal governo Letta nella manovra finanziaria ha permesso ulteriori risparmi per altri 5 miliardi di euro, grazie non solo al congelamento delle retribuzioni, ma anche al blocco del turn over fino al 2018. E l’impatto sui conti pubblici dell’intervento che Via XX Settembre ipotizza di estendere al prossimo anno si evince in maniera chiara dalla lettura del Def 2014 laddove i tecnici hanno scritto che «nel quadro della legislazione vigente, la spesa per redditi da lavoro dipendente delle Pa è stimata diminuire dello 0,7% per il 2014, per poi stabilizzarsi nel triennio successivo e crescere dello 0,3 per cento nel 2018, per effetto dell’attribuzione dell’indennità di vacanza contrattuale riferita al triennio contrattuale 2018-2020» (…). Di certo una eventuale proroga del blocco degli stipendi non incontrerebbe alcun ostacolo di legittimità costituzionale. Secondo un recente pronunciamento dell’Alta Corte, infatti, «il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, trovano giustificazione nella situazione di crisi economica» !!!!!!!!!!!!!!