Assodipro Presidenza Nazionale
Nel Convegno svolto due giorni fa presso la sede della CGIL, di cui parliamo in articolo precedente,si era accennato alla possibilità di una proroga della delega su accorpamento della Forestale nei Carabinieri e del Riordino delle Carriere.
Oggi apprendiamo, con soddisfazione ma non abbassando la guardia, della proroga sui provvedimenti molto contestati dai Sindacati, dalle Associazioni e dalla base. La proroga da speranza agli appartenenti al Corpo Forestale ed a chi lotta per i Diritti Sindacali per tutti e da difendere. Infatti, ieri è stato prorogato il termine per l’attuazione dell’articolo 8 della riforma Madia.
Per il riordino della Pubblica Amministrazione previsto dalla riforma Madia bisognerà aspettare ancora qualche mese e, con la volontà politica necessaria, ci sarà più tempo per il confronto vero con Sindacati e Associazioni evitando di imporre, come accaduto fino ad oggi, provvedimenti dall’alto ( Riordino) e senza padri ( accorpamento con militarizzazione forzata e perdita di Diritti del Corpo Forestale) .
Nel dettaglio, la proroga modifica i tempi necessari per l’attuazione dell’articolo 8 della riforma Madia portandoli da 12 a 18 mesi, quindi la nuova scadenza è prevista per metà febbraio.
I membri del Corpo Forestale, e noi di Assodipro con loro, sperano che questo rinvio possa preannunciare un annullamento dell’accorpamento.
A tal proposito il 5 luglio le Guardie Forestali si riuniranno in piazza Montecitorio di Roma, a partire dalla 10.00, per protestare contro la riforma Madia ed Assodipro sarà con loro insieme a Sindacati e CGIL nazionale.
Alcuni ipotizzano, noi con loro, che, con questo rinvio, il Governo Renzi, uscito in modo non brillante dalle ultime elezioni, ed in previsione del voto del Referendum Costituzionale, lo stesso Renzi, voglia recuperare consensi nel mondo dei lavoratori in divisa, trattato senza attenzione come in altri comparti e senza dialogo e attenzione verso le parti sociali e le associazioni.
Ben venga la lotta democratica, fatta e che continuerà, se serve a far capire che occorre maggiore attenzione verso il mondo dei lavoratori in divisa e verso il mondo del lavoro, verso provvedimenti concertati e condivisi con i sindacati e le associazioni che non devono essere considerati né nemici, né inutili, ma vogliono essere protagonisti di un vero cambiamento che porti, invece che alla cancellazione o compressione di diritti, a diritti sindacali per tutti i lavoratori.
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