Manovra finanziaria: le ripercussioni sugli stipendi dopo l'approvazione definitiva.

Le ultime trappole: gli ordini del giorno. A malincuore dobbiamo spegnere le ultime speranze generate dai cosiddetti “ordini del giorno che impegnano il governo” relativi alla manovra finanziaria appena convertita in legge, in materia di Sicurezza e Difesa: ci dispiace comunicarlo, ma sono l'ennesimo coup de théâtre di alcuni parlamentari spregiudicati che si sono affannati, in extremis, nel disperato tentativo di salvare gli ultimi consensi elettorali di cui godevano. E vi spieghiamo il perchè.Quando viene approvato un ordine del giorno, ci si aspetta che un governo serio dia seguito agli impegni presi. I più attenti però, e tra questi ci sono sicuramente coloro che seguono con assiduità GrNet.it, ricordano perfettamente gli impegni sottoscritti (con tanto di firma in calce ai documenti) dal governo in sede di concertazione in occasione della coda contrattuale e nel corso della campagna elettorale per le elezioni regionali. Come recita un noto brocardo, carta canta e villan dorme. Quei documenti firmati (in allegato a questo articolo) però non cantano perchè in realtà sono carta straccia: nessun impegno è stato onorato, quindi viene da chiedersi perchè questa volta dovrebbe essere diverso, atteso che non è neanche il governo ad impegnarsi direttamente ma il parlamento che lo impegna. Difatti non a caso, il governo, nell'approvare gli ordini del giorno collegati alla finanziaria ha preteso che fossero riformulati nel senso di inserire dopo le parole “impegna il governo”, la frase “a valutare l’opportunità di…”. Inoltre, come se ciò non bastasse a mettere le mani avanti, hanno preteso l'inserimento della frase “se le condizioni di finanza pubblica lo consentiranno”.

Ora, visti i precedenti, chi vuole ancora sperare che gli asini possano spiccare il volo è ancora libero di farlo, ma crediamo sia il caso, almeno per quello che ci riguarda, di raccontare la verità ai nostri lettori, peraltro condivisa dai maggiori esperti qualificati.

Per serietà, visto che GrNet.it non si limita solo a pubblicare documenti spacciandoli per clamorose “anteprima”, riepiloghiamo le altre misure contenute nella manovra finanziaria, sperando di non dimenticarne qualcuna, cercando di dare qualche risposta agli interrogativi più pressanti (quando ciò è possibile).

Fatta chiarezza sui famigerati (ed inutili) ordini del giorno, ecco le principali misure:

– taglio orizzontale del 10% ai budget ministeriali. Invitiamo a non sottovalutare la portata di questo taglio, perchè esso inciderà in maniera diretta e profonda su tutti gli aspetti operativi ed addestrativi con le inevitabili ricadute anche sugli stipendi considerato che alcuni compensi variabili, come ad esempio quello forfettario di impiego, sono legati alla durata e alla frequenza dell'attività operativa;

– taglio dei fondi già accantonati per il riordino delle carriere del personale non dirigente quantificato in 770 milioni di euro;

– taglio delle indennità di impiego operativo per reparti di campagna e “supercampagna”: la misura è differita ufficialmente al 2014 ma la copertura dei fondi per gli anni 2011-2012-2013 è determinata dalle economie di bilancio (che saranno tutte da verificare) da conseguire con le modalità prescritte dall'art. 34 della finanziaria.

– trasformazione del TFS in TFR senza possibilità di anticipo delle somme come avviene per il personale civile

– nuovo e meno vantaggioso metodo di calcolo e della buonuscita

– blocco dei rinnovi contrattuali per il triennio 2010-2013

– nessuna risorsa aggiuntiva per il rinnovo del contratto 2008-2009 – parte economica

– congelamento sino al 31.12.2013 del trattamento stipendiale principale ed accessorio percepito nel 2010, al netto della sola vacanza contrattuale

– congelamento degli aumenti stipendiali dovuti da promozioni e scatti di anzianità per il triennio 2010/2013, solo parzialmente ed eventualmente calmierati da un fondo perequativo di 80 milioni per il 2011 e 80 milioni per il 2012 istituito con il comma 11 bis dell’articolo 8. Su questo argomento e sulla sua applicabilità (alquanto perniciosa) si rimanda a quanto scritto in precedenti articoli;

– assegni funzionali, indennità di trasferimento, straordinari, etc, allo stato attuale sono congelati, nel senso che verranno corrisposti, al personale che ne matura il diritto, solo se gli ordini del giorno a cui abbiamo fatto cenno all'inizio dell'articolo saranno integralmente recepiti dal governo. Ma purtroppo abbiamo spiegato come stanno le cose….

– Salve dai tagli della finanziaria le cerimonie e le consulenze (con le modifiche apportate all’articolo 6)

Dunque militari e poliziotti pagano alla crisi un prezzo salatissimo, superiore al resto dei pubblici impiegati. E' quindi evidente che la tanto decantata specificità non ha prodotto nessun vantaggio economico o previdenziale. Se a questo aggiungiamo che, sempre in omaggio alla stessa teoria isolazionista sottesa alla specificità, il governo non intende allargare gli spazi di democrazia nell’ambito dell’ordinamento militare si può ben comprendere come essa, almeno per i non dirigenti, sia sinonimo di “fregatura”.

Sulla finanziaria inoltre hanno le idee ben chiare anche i sindacati di polizia. Ecco cosa ne pensa il COISP:

Finanziaria approvata con voto di fiducia, il Coisp: “Come avevamo previsto è piena di trappole e prese in giro. Da nausea. Le proteste che abbiamo attuato fin qui sono state solo un piccolissimo antipasto!”

“Ecco fatto! La più squallida e vergognosa e velenosa manovra finanziaria è stata approvata, naturalmente con voto di fiducia e, esattamente come avevamo previsto, è piena di trappole e prese in giro. Lo sapevamo, noi sì. Avevamo previsto cosa sarebbe arrivato da questi governanti bugiardi e traditori, che non fanno che sputare sulla buona fede dei cittadini e sul sudore ed il sangue dei servitori dello Stato. E, ne siamo certi, lo sapevano anche gli ancor più squallidi lacchè che avevano già cantato vittoria, e che evidentemente hanno trovato più utile piegare la schiena. Ma per noi, adesso, inizia il tempo della vera protesta”.
Non nasconde lo sdegno Franco Maccari, Segretario generale del Coisp, Sindacato indipendente di Polizia, di fronte alla manovra finanziaria appena approvata che, come denunciato dal Coisp da settimane, “riserva alle categorie più a rischio, compresi gli appartenenti al comparto sicurezza, un trattamento da schiavetti da rintuzzare e mettere ulteriormente in ginocchio”.
“Tutti gli ordini del giorno sono stati approvati – spiega Maccari -, ma con un ultimo schifoso colpo di scena: il governo li ha accettati a condizione che venissero riformulati nel senso di inserire dopo le parole ‘impegna il governo’, la frase ‘a valutare l’opportunità di…’! Inoltre, come se non bastasse questo sfregio, ecco un ulteriore insulto all’intelligenza: è stata fatta inserire l’aggiunta ‘se le condizioni di finanza pubblica lo consentiranno’. C’è da non credere a tanta arroganza nel prenderci a pugnalate!”.
“Dire che debbono vergognarsi per le proprie bugie e la propria capacità di violare il mandato che gli è stato assegnato nell’interesse dei cittadini è poco – tuona il Segretario del Coisp -! A cominciare dai ministri Maroni e La Russa, che più di ogni altro sono rei delle pugnalate inferte alle forze dell’ordine visto che a loro spetterebbe di difenderle. Da nausea. A questo punto a noi tocca di iniziare la protesta seria. Quel che i nostri vigliacchi alti papaveri ci hanno visto fare fin qui nel corso della campagna ‘Ci hanno pugnalato ale spalle’, e che anzi hanno tentato di impedirci di fare, preoccupandosi delle sfilate con le sagome dei poliziotti accoltellati, è niente!”.
“Altro che divieti e prescrizioni a settembre – conclude Maccari -! Ora ci dovranno veramente portare via con la forza bruta. Fino ad ora hanno avuto solo l’assaggio di un piccolissimo antipasto, da oggi in poi gli serviremo il vero pasto, che, visto i soli ingredienti utili che ci hanno lasciato da usare, sarà assolutamente indigesto!”.

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