In questi giorni sono cominciate le Audizioni in Commissione Difesa Senato in merito al Disegno di Legge 791 “Ricongiungimento del personale delle Forze Armate e di Polizia” si tratta di una questione attesa dal personale, al momento gestita dalle Amministrazioni secondo Circolari e disposizioni interne.
I Trasferimenti in generale
Stesso discorso per i Trasferimenti in generale del personale, ogni Forza Armata gestisce a modo proprio la tematica con risvolti che spesso sono motivo di contenzioso. Soprattutto, nei ricorsi i militari lamentano la mancanza di trasparenza e il difetto di motivazione nel rigetto o accoglimento di questa o quell’istanza con caratteristiche pressocchè identiche. E’ una storia vecchia, i Trasferimenti del personale sono stati interpretati, per la maggior parte delle occasioni non come un diritto del dipendente, mutuato dal fatto dell’anzianità di servizio, della famiglia, dei figli, delle condizioni dei genitori della famiglia di origine, piuttosto come una sorta di premio o punizione accessoria da utilizzarsi al momento opportuno. I trasferimenti possono essere “a domanda” o “d’autorità”, spesso sono un grimaldello per fare differenze tra buoni e cattivi. Per spedirti lontano sei sei critico e avvicinarti a casa con un bel trasferimento d’autorità se sei nelle grazie di chi conta. Nell’ambito del diritto di famiglia o assistenza ai familiari sono da aggiungere il Trasferimento per la legge 104 e per il Ricongiungimento Familiare. Questo DDL potrebbe essere una buona opportunità per il personale perchè toglie terreno sotto i piedi alle Amministrazioni, cerca di dare più oggettività ai trasferimenti. Nelle sentenze ai ricorsi dei trasferimenti spesso il giudice, in nome della “Specificità militare” (Art.19 L. 4/11/2010, n. 183) rigetta l’istanza del ricorrente. I militari sono esclusi dalle norme generali per il pubblico impiego (Dl.vo n. 165 del 200, art.3). L’intento della proposta di legge è quello di recuperare questo difetto di trasparenza ed oggettivazione dei provvedimenti, in nome (spesso invano) dell’interesse pubblico. Molto importante per la serenità familiare (Art. 29 Costituzione) il ricongiungimento familiare per i coniugi appartenenti entrambi ad amministrazioni pubbliche.
Più trasparenza e motivazioni concrete
In sostanza l’articolato del DDL 791 tende a dare trasparenza e motivazione alle domande di trasferimento. Impone alle Amministrazione di dare conteggio dei posti e formare delle graduatorie disponibili per tutti. Vengono esplicitati i criteri da utilizzare fissando punteggi in base all’anzianità di servizio, al numero di figli e all’eventuale presenza di gravi patologie all’interno del nucleo famigliare. Si tratta di rimette in gioco un circolo virtuoso tenendo conto di elementi già in uso in tutto il pubblico impiego. Persino nei trasferimenti d’autorità l’Amministrazione ha l’obbligo di tentare di ricoprire quel posto primariamente a domanda, in mancanze di candidati può procedere al trasferimento d’autorità. Ciò ridurrebbe al minimo l’erogazione dell’indennità di trasferimento, (L. 86/2001). Su questo punto la politica dovrebbe riservarsi una verifica annuale della riduzione dei costi, altrimenti c’è il rischio che venga vanificato il principio.
Insomma, è una buona iniziativa che con qualche accorgimento potrebbe perfezionarsi, Continuiamo a seguire il dibattito.
La Redazione
Giuseppe Seviroli
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