IL DOPO VOTO: LO STALLO, QUALE DIREZIONE ? E TUTTO QUELLO CHE AL MOMENTO GIRA INTORNO AGLI ALLOGGI DIFESA

destinazione degli alloggi militari, la cui definizione e destinazione è già delineata dalla Legge di Bilancio del 2018, con i meccanismi finanziari indicati per gli “ Immobili di tipo residenziale” già riportata dal sito di CASADIRITTO in occasione dell’approvazione in Parlamento , che della pubblicazione sulla  Gazzetta Ufficiale.

Più voce in capitolo avrà CASADIRITTO, più saranno saldi i paletti che si riuscirà ad introdurre. Mettiamocelo bene in testa, magari anche con l’aiuto di altri   affinchè emergano anche   nuove  idee.  Lo ripetiamo, sarà un impegno immenso ma i risultati dipenderanno anche da noi.

INTANTO …. IL SITO DI CASADIRITTO

Intanto, in qualche modo, continuiamo ad attrezzarci. Alla data odierna, siamo in grado di comunicare che, dopo 8 anni dall’apertura del sito di CASADIRITTO risulta:

. I contatti , dal mese di gennaio 2008 sono stati 1.380.000

. Le pagine consultate risultano 7.020.000

 Un risultato che va oltre le previsioni di tutti e premia innanzi tutto chi il sito lo visita e ne usufruisce. Premia inoltre che sopra il sito, ci “ butta” l’anima, ovvero il Coordinatore, Sergio Boncioli, il web master, Carmelo Marletta e tutta la Segreteria. Ma senza il contributo di centinaia di protagonisti, militari in servizio o in quiescenza, donne ,giovani e anziani con famiglia, tutti colpiti in vario modo o in vario modo in cerca di una soluzione al loro problema che in molti casi è un vero dramma. Sfratti o vessazioni, umiliazioni o soprusi, sempre abbiamo cercato e cerchiamo di aiutare tutti quelli che ne hanno bisogno, il sito non avrebbe rappresentato senza i veri protagonisti,  un ancora, un appiglio  e non sarebbe diventato un punto sicuro cui fare riferimento per cercare una notizia, una legge, una interpretazione, un consiglio. Ma sempre  con i nostri limiti di fare meglio. Ma ora da questi dati numerici che rendiamo pubblici, questo ci sembra un  traguardo  splendido  seppure intermedio, evitando però il pericolo dell’autocompiacimento..

Insomma tutto questo e altro ancora è il sito, che senza la partecipazione non sarebbe che una banale diffusione di notizie e opinioni, così come ce ne sono tanti. La partecipazione è un elemento di distinzione.

MA C’E’ CHI DEL SITO NON NE HA UNA OPINIONE DEL TUTTO POSITIVA…

MA ANZI  DEL TUTTO  NEGATIVA IN SENSO ASSOLUTO, che ricorda addirittura, l’INDEX LIBRORUM  PROHIBITORUM

Senza euforia, teniamocelo ben stretto il sito di CASADIRITTO e guai a chi ce lo tocca.

Quello che dispiace è che ad oggi permangono gli impedimenti istituzionali di una “ lunga mano” di una persona fattasi “ istituzione” che nella linea alquanto anacronistica e primordiale che sa essere perfino rozza, che in parole povere si chiama CENSURA o addirittura persecuzione. Nei secoli questo strumento è operato sempre dai potenti che appunto perché tali si ritengono  hanno sempre cercato di impedire anche la semplice espressione del pensiero, quando esso va in direzione contraria al manovratore di turno. Come ai tempi ( anche se il confronto sembra irriverente ma non lo vuole essere) di un oscuro periodo storico chiamato medioevo, ove fu introdotto  appunto il famigerato “’INDEX” in cui venivano elencati i libri vietati da leggere e da bruciare ed insieme ai libri bruciavano gli uomini, credendo di far sparire le idee. Altre volte venivano arsi anche chi quei libri scriveva e ne propagava le idee.  Tale periodo , quello dell’INDEX LIBRORUN PROHIBITORUM, iniziò con il Cathalogus Librorum Haereticorum  attraverso l’”imprimatur”  ovvero l’autorizzazione che veniva data alle sole pubblicazioni consentite. Fuori dall’imprimatur, al rogo. Non si era dentro i dogmi. Quelli di chi esercitava oltre che il potere spirituale, anche quello temporale…. Il personaggio era prima  nel 1555 il Papa Paolo IV e poi  il papa Alessandro VI (questo Papa  si vendeva le nomine cardinalizie per arraffare i soldi, che erano una sorta di

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