Con la nuova situazione e i nuovi eletti, CASADIRITTO dovrà subito iniziare la ricerca di interlocutori cui poter nuovamente iniziare un opera di informazione pressoché da zero, con l’aggravante che non si vedono scienziati della materia in giro tra i banchi del nuovo Parlamento.
INTANTO , COME IN UNA METAFORA, IN UN CLIMA DI “ LIBERI TUTTI” SI E’ SPINTI NELLA “TONNARA”….ULTIMI CASI A TREVISO, PADOVA E FIRENZE
Si sta verificando un fatto grave, in maniera reiterata. Molte di quelle Istanze che in un primo tempo erano state concesse in relazione al Decreto del 7 maggio 2014, sebbene concesse con enorme ritardo e reticenza, in molti casi, da Comandi generalmente del Nord Est e Nord Ovest, ( più ostici alle novità dei Decreti di protezione) non escluse alcune situazioni di ripensamento “tardivo” legate all’Istituto Geografico Militare di Firenze, sono una ad una rimesse in discussione e revocate. Viene adottata la famigerata formula “ da un attento esame della sua posizione, ne risulta che …” Vengono così revocati i riconoscimenti già in precedenza concessi. Questo comporta poi che vengono ricalcolati anche gli arretrati da restituire a partire nei casi più gravi dal febbraio 2014. Questo accade ora e riguarda il Comando della 1 Regione Aerea di Milano e dal Comando Forze di Difesa Interregionale Nord di Padova che come abbiamo già ampiamente pubblicato e documentato sul sito, arriva perfino a togliere un diritto consolidato fin dal 2004 e relativo all’applicazione della Legge 104 art.3 comma 3. Nell’assenza totale di alcun controllo sul loro operato, si continua in questa operazione “ revisionista” Ma non sono sviste, è qualcosa di grave.
Senza l’assenso dei pesci grossi, ci rimane difficile immaginare che sia l’iniziativa di una “ testa calda”. Ci viene in mente rappresentare tale atteggiamento equiparando, con una metafora, quei malcapitati utenti che vengono colpiti uno ad uno all’interno di una tonnara. I tonni vengono convogliati nella cosiddetta “ camera della morte” dove si entra ma non si può uscire. Poi con calma, uno ad uno vengono trafitti. Presiede l’andamento dei “ lavori” il Capo Tonnara, che con diligenza ed esperienza, controlla che nessuno dei tonni ne esca vivo. Nel linguaggio siciliano tale personaggio viene chiamato Rais. La fine del tonno è scontata e inesorabile. Nessuno scampo. Questa pittoresca descrizione, riflette la spietatezza di quanto si sta verificando, con l’aggravante che non di tonni si tratta ma di persone che hanno già un diritto e togliendolo, precipitano nell’articolo 286 comma 3. del Codice di Ordinamento Militare che prevede oltre che un aumento di canone anche l’obbligo del rilascio.
Quei riconoscimenti che erano stati concessi in taluni casi anche prima del Decreto del 7 maggio 2014, ( ricordiamo che il primo Decreto di protezione per effetto della Legge 537 era del 1994) per motivi pretestuosi e inesistenti, addirittura di “ lana caprina” vengono unilateralmente riveduti e cancellati asserendo che sono frutto di fantomatiche disposizioni di SMD. Ma chi è il Capo Tonnara o meglio il “Rais” che dispone tutto ciò? . La risposta è nei fatti e nei comportamenti.
LA TONNARA” DEGLI UTENTI
LA NUOVA FRONTIERA PER USCIRE DALLA VECCHIA TONNARA
Naturalmente la “ nuova frontiera” non deve essere intesa come l’Eden, il Paradiso Terrestre, ma come un traguardo positivo con cui dovremo misurarci partendo dal principio espresso dall’ultima Legge di Bilancio.. Ritornando al dopo voto, anche se difficile, la partita dovremo giocarcela tutta anche se con altri interlocutori in Parlamento. In questa partita non sono davvero estranei, vedremo nel futuro prossimo con quale gradiente, gli incontri che ci auguriamo continuino e sicuramente con ulteriori nuovi elementi, con l’avvicinarsi di quella che abbiamo già chiamato “ la nuova frontiera” ovvero misurare la nostra capacità di essere in grado al confronto e avere voce in capitolo nel percorso ormai irreversibile verso quel cambio epocale in cui va incontro la futura