L’ufficio generale per la comunicazione dell’ Aeronautica Militare, ha chiesto al personale , con un encomiabile iniziativa, di “fornire contributi costruttivi sul LIBRO BIANCO per la sicurezza internazionale e la difesa che saranno analizzati, valorizzati e messi a sistema nell’ambito delle attività discendenti cui la Forza Armata sarà chiamata a partecipare “ .
A tale scopo ha messo a disposizione un indirizzo mail : librobianco@am.difesa.it al quale inviare contributi con cui “implementare le direttive contenute nel documento stesso “ .
Dopo le sentenze della CEDU, Non concedere Diritti Sindacali e non rispettare le sentenze della Corte Europea dei Diritti equivale a mantenere una situazione di illegalità che viola trattati e sentenze .
Eminenti giuristi e costituzionalisti si sono già pronunciati in audizione parlamentare : “La Sentenza della Corte Europea dei Diritti crea immediati effetti per lo stato condannato ed ha, contemporaneamente, effetti su tutti gli stati in quanto le sentenze CEDU diventano norme “ .
I MILITARI devono avere il diritto di costituire SINDACATI e gli stessi sindacati hanno il diritto di dare il loro contributo, in tutti i provvedimenti normativi ed economici che riguardano il personale militare, a cominciare da provvedimenti attuativi derivanti dal libro bianco che tocca i numeri , le carriere del personale e la rilevante futuribile percentuale di personale a tempo determinato senza diritti e tutele.
INVITIAMO I NOSTRI LETTORI, Militari di tutto il Comparto e non , AD INVIARE UNA MAIL all’ indirizzo librobianco@am.difesa.it CON IL SEGUENTE TESTO : “ i militari hanno il diritto di costituire sindacati , come da sentenze della Corte Europea. Il Libro Bianco recepisca le sentenze concedendo il diritto di costituire sindacati militari . I sindacati hanno il diritto di dare il loro contributo, in tutti i provvedimenti normativi ed economici che riguardano il personale militare, a cominciare da provvedimenti attuativi derivanti dal libro bianco che tocca i numeri del personale, le carriere del personale , le loro retribuzioni senza previdenza integrativa per i più giovani e la rilevante ipotizzata percentuale di personale a tempo determinato senza diritti e tutele sindacali su lavoro e salute.