Saluto e ricordo per Emilio AMMIRAGLIA : ADDIO AMICO PRESIDENTE

Carissimo Emilio, da quando ti sei congedato da tutti noi con lo stile che ti era congeniale, in silenzio e senza clamore, i nostri cuori sono ancora gonfi di commozione e gli animi tristi per la tua assenza. L’ultima volta che ci siamo visti in occasione del Congresso Nazionale il 22 maggio u.s., pure se affaticato e sofferente, hai condotto magistralmente l’assemblea e ci hai dato le indicazioni politiche e sociali per il lavoro, che assieme avremmo dovuto svolgere nel prossimo futuro.
Le condizioni per salutarti e ringraziarti per tutto quello che hai fatto, non sono facili per me che sono tuttora addolorato dalla tua improvvisa scomparsa e ancora con una profonda sofferenza interiore. Da quando ci siamo conosciuti nel lontano 1975, nelle assemblee dei sottufficiali democratici, svolte in varie città d’Italia, abbiamo subito condiviso valori, principi morali, sociali e politici. Tali valori hanno fatto scaturire subito una amicizia profonda che nel tempo si è consolidata e ci ha portato a percorrere insieme un lungo cammino non ancora terminato. Assieme abbiamo intrapreso la battaglia per democratizzare quelli che un tempo erano, e in parte lo sono tuttora, i corpi separati dello Stato.
Ci hai lasciato in un momento particolare in cui siamo impegnati, politicamente e legalmente, nel tentativo di far riconoscere nelle forze armate i diritti fondamentali previsti dalla nostra Costituzione, sia italiana sia europea. Questi quaranta anni che abbiamo trascorso assieme, nel movimento prima, nelle rappresentanze dopo e infine nell’Associazione, hanno cementato la nostra amicizia e rafforzato i nostri convincimenti.
I valori che assieme abbiamo sempre condiviso sono stati inseriti nello statuto di Assodipro, sono la nostra bandiera e la strada che abbiamo iniziato con te e che continueremo a percorrere. Come ti abbiamo promesso dall’altare nel darti l’ultimo saluto, proseguiremo il cammino intrapreso e seguiremo le indicazioni e gli insegnamenti che ci hai dato in questi anni. Quando nel 2003 assumesti l’incarico di Presidente di Assodipro, io e tutto il direttivo nazionale eravamo certi che saresti stato, come poi sei stato, un grande Presidente che avrebbe dato lustro all’Associazione, rilanciandola sia sul piano organizzativo, sia nell’impegno sociale e politico. La totale fiducia che ti dèmmo è stata ampiamente ripagata dai riconoscimenti che Assodipro ha ottenuto in ambito politico e sociale sia a livello nazionale che internazionale.
Tutti portiamo nel cuore e nella mente i ricordi del lavoro magistrale che hai svolto, come Presidente, lontano da ogni ribalta e protagonismo. Fra tutte le iniziative intraprese in questi anni una delle più importanti, sia per importanza politica sia per i riflessi che avrà sulle istituzioni, è senz’altro il ricorso presentato alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, finalizzato all’abolizione del divieto per i militari, di costituire e/o aderire a sindacati e associazioni di categoria. Un progetto nel quale abbiamo sempre creduto e per cui ti sei impegnato con tutte le tue energie, anche quando hai iniziato a stare male. Purtroppo un destino crudele ti ha strappato prematuramente a tutte le persone che ti volevano bene, senza darci il tempo di capire, sperare e accettare. Impedendoti anche di vedere i risultati del notevole e pregevole lavoro che hai iniziato. Senza di te sarà tutto più difficile e triste, hai lasciato un vuoto incolmabile che cercheremo di colmare con l’impegno, la partecipazione e soprattutto con la speranza che da “ lassù “ ci aiuterai a capire, mediare e rassicurare.
Alcuni giorni dopo le tue esequie ho iniziato a scrivere queste brevi note di saluto e, durante una pausa, ho preso un cioccolatino, che era assieme a tanti altri, di quelli che contengono dei pensieri e leggendolo ti ho sentito al mio fianco. Di autore ignoto c’è scritto :” Nella vita l’amico è come l’acqua nel deserto”. E tu per noi sei stato l’oasi che ha permesso ai frequentatori del deserto di dissetarsi. Ti ricorderemo sempre con affetto e gratitudine e non ti dimenticheremo mai amato Presidente.
Ciao amico Emilio.                                                                                                                        
Alberto Tuzzi

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