MARIO MAURO NEWS : Il Ministro Difesa fonte inesauribile di notizie e dichiarazioni . “ Dio non ci perdonerebbe se lasciamo l’Afghanistan “ – “ Eurofighter ? lo scopriremo solo vivendo “

Luca marco Comellini su un articolo di tiscali.it intitolato –  afghanistan: Mario Mauro lancia il suo appello alla decima crociata in nome di Dio – tra l’altro scrive : “A lanciare l'appello alla prosecuzione della missione in nome di Dio è stato il Ministro della difesa, Mario Mauro, nel momento in cui, davanti a una pletora di generali alla cerimonia di chiusura dell'anno accademico del Casd.(Centro alti studi difesa), ha affermato convintamente che “la nostra responsabilità in Afghanistan non termina con la conclusione della missione Isaf, nel 2014, ma comincia in quel momento. Perché non possiamo abbandonare a se stessa una generazione: ce lo perdonerebbero gli uomini, non ce lo perdonerebbe Dio”. Teobaldo Visconti (papa Gregorio X) proclamò la decima crociata durante il Concilio di Lione nel 1274 ma il suo appello rimase inascoltato. Mario Mauro invece lo ha fatto durante un convegno di generali. Se è vero che il Ministro non potrà mai essere “papa” è molto probabile che i suoi generali raccolgano l'invito, mossi dai caritatevoli interessi che si celano dietro ogni missione di pace: affari, soldi, potere. E la storia si ripeterà all'infinito, il 31 dicembre 2014 terminerà la prima crociata poi inizierà la seconda, in nome di Dio”. 
ASCA – Le Bourget, 18 giu – Gli Eurofighter sono begli aerei. Lo ha detto il ministro della Difesa, Mario Mauro, in visita al salone dell'aereospazio di Le Bourget a Parigi, aggiungendo che si vedra' solo vivendo se sara' ripresa la seconda parte della terza tranche di ordinativi dell'aereo da caccia militare, bloccata a suo tempo dal governo italiano. ''Belli anche questi Eurofighter. Vediamo – ha detto il ministro conversando con i giornalisti che gli chiedevano se possa essere ripresa la seconda parte della commessa dell'Italia -. Lo capiremo vivendo. E' un aereo diverso, dipendera' da cosa faremo con quegli altri (la commessa per gli F35 della Lockheed Martin ndr)''. La seconda parte della terza tranche della commessa italiana per gli Eurofighter era composta da 25 aerei e venne tagliata dal governo Berlusconi nel 2010. Lockheed Martin –  
O'Bryan, onorati da Mauro su F-35, a voi grandi vantaggi :  “Siamo onorati” del sostegno arrivato agli F-35 dal ministro della Difesa Mario Mauro, un programma che all'Italia oltre ai “12 miliardi” gia' previsti puo' produrre in futuro altri ritorni industriali “miliardari” e “benefici di lungo periodo”. Nel giorno in cui il ministro Mauro non ha escluso che l'Italia possa addirittura aumentare oltre 90 il numero di nuovi caccia Joint Strike Fighter di cui dotare le proprie forze armate, Lockheed Martin, attraverso il capo del programma F-35 Steve O'Bryan, esprime la sua soddisfazione per la piega che sta prendendo la questione in Italia e ribadisce che per il Paese e' un'ottima occasione di sviluppo industriale e tecnologico. La presa di posizione del ministro, che oggi al Salone aerospaziale di Le Bourget ha anche visitato lo stand di Lockheed Martin, “ci ha onorati”, dice O'Bryan in un'intervista con Radiocor; Il top manager di Lockheed Martin dice la sua anche sulla mozione parlamentare che sara' discussa a breve con la quale oltre 160 deputati di Sel, Pd e Cinque Stelle chiedono la cancellazione del programma, vista la crisi che attraversa l'Italia: “Il dibattito in corso – afferma – e' una cosa fisiologica di ogni democrazia in salute. Ma la democrazia ha anche una base logica e pertanto noi chiediamo che si valutino i fatti e sulla base di quelli si assumano le decisioni”.  
Mauro vuole gli F35: non meno di novanta Il ministro della Difesa insiste sul progetto: solo così costruiremo la pace e rilanceremo la nostra industria«Sarebbe contraddittorio ridurre ulteriormente il numero di caccia F35 da acquistare. Se scendiamo sotto i 90 dovremmo chiederci se abbiamo ancora un'aviazione». Lo ha detto il ministro della Difesa, Mario Mauro. Naturalmente, ha rilevato il ministro,« il Parlamento è sovrano, si discuterà, ma io, da ministro della Difesa, ho la responsabilità di segnalare problemi e opportunità». Peraltro, ha aggiunto, «fin dal 1998 il programma è stato discusso dal Parlamento che lo ha ritenuto strategico, adeguato e congruo. È una tecnologia avanzatissima, con un forte contributo italiano ed è anche una grande opportunità per la nostra industria, ma sopratutto – ha sottolineato – è ciò di cui abbiamo bisogno per avere uno strumento militare efficiente, in grado di svolgere un ruolo all'interno delle alleanze Ue e Nato».

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