Il Caso del M.llo della Marina Militare Emiliano BOI : Il GIUDICE CHIEDE APPROFONDIMENTI SUL MANCATO CONTROLLO SULL’ACQUA A BORDO ! “ Il CoCeR della Marina si è disinteressato del caso “. Ottimi risultati della petizione di Salvatore Rullo presidente Assodipro. Noi Stiamo con Boi per migliori diritti e tutele. Articolo su La Nazione sul caso e petizione.

Assodipro Nazionale

IMPORTANTI SVILUPPI sul caso del maresciallo Boi. Il presidente del tribunale chiede approfondimenti sul perché la Marina Militare, per molti anni, non ha attuato il completo controllo, con analisi chimiche complete, sull’acqua usata a bordo. Seguiremo questi importanti sviluppi dove chi accusa BOI di diffusione di notizie militari ( comunque NON riservate ), chi vorrebbe punire, potrebbe, chissà ,  ritrovarsi dall’altra parte del tavolo giudiziario ed a livelli di Comando o Vertice.

Il CoCeR Marina, nonostante sia stato contattato, come ha dichiarato Boi, si è disinteressato del caso dimostrando, se ce ne fosse ancora bisogno, che i militari sono senza diritti e tutele sindacali su lavoro e salute ed hanno organi di rappresentanza che non servono a tutelare su diritti fondamentali come lavoro e salute.  Nessuno del CoCeR Marina ha aiutato il M.llo Boi , neanche a titolo personale, nulla, il nulla di un palazzo sordo.

Di seguito vi proponiamo quanto Tratto da Articolo de La Nazione : Spezia. Il Pubblico ministero militare Luca Sergio è andato avanti per la sua strada seppur chiedendo il minimo della pena, attesa la “ finalità nobile del reato “ 4 mesi di reclusione per rivelazione di notizie militari.

Il presidente del tribunale, Vincenzo Santoro, dopo aver ascoltato l’arringa dell’avvocato difensore Giorgio CARTA che aveva chiesto l’assoluzione dell’imputato per la causa scriminante dell’azione a tutela dei colleghi, ha maturato l’idea di un surplus di accertamenti, per capire le ragioni della mancata attuazione per molti anni, dell’effettuazione delle analisi chimiche sulle acque destinate al consumo umano a bordo delle navi militari .

Il Maresciallo Emiliano Boi è a processo per aver rivelato via mail a Luca Marco Comellini , segretario del PdM , gli accertamenti deficitari dei laboratori militari sull’acqua destinata al consumo umano sulle navi , la dove poi l’ Arpal , in relazione a quella di nave Duilio, aveva accertato la contaminazione da sostanze cancerogene, ponendo l’altolà al consumo in libertà di quella interna, aprendo così all’acqua in bottiglia .

Anche Emiliano BOI è stato ascoltato. Ha ribadito quanto già noto ed ha aggiunto un particolare : “ Mi decisi ad informare Comellini dopo il disinteresse del CoCeR Marina e dopo aver appreso che un ex militare imbarcato su nave Duilio, era affetto da un carcinoma alle ghiandole salivari “.

Nel frattempo, solo dopo la pubblicazione di Comellini, risalente al 30 maggio 2016, il Comando della Squadra Navale, emanava la direttiva applicativa delle norme che IMPONEVANO CONTROLLO COMPLETO dei parametri delle acque di bordo. 

In atteso della prossima udienza in programma il 28 Febbraio tengono banco 2 petizioni on line a sostegno dell’infermiere coraggio. La prima di ASSODIPRO promossa dal presidente Salvatore RULLO, Maresciallo dell’ Aeronautica, sulla piattaforma Change.org . La seconda da un giornale on line dedicato alle attività degli infermieri ( Nurse Times ) con circa 200 firme.

La petizione di ASSODIPRO ad oggi, alle ore 20 del 17 Gennaio,  ha raccolto circa 3.500 adesioni e continua a crescere. Migliaia di persone e molti militari o ex militari si sono esposte, mettendoci nome e cognome schierandosi con Emiliano BOI con Assodipro ed il suo presidente promotore della petizione, chiedendo al Ministro Difesa di interessarsi del caso. Un fenomeno, quello della solidarietà  palesata dal fronte militare, che fa scalpore la dove, abitualmente, le dinamiche gerarchiche, imbrigliano la diffusione del libero pensiero “.

CONTINUIAMO A SOSTENERE, CONDIVIDERE E RILANCIARE LA PETIZIONE per il M.llo Emiliano BOI .

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