Assodipro presidenza nazionale
NON è STATO APPROVATO il testo SCANU e altri, firmato da più di 100 parlamentari di vari gruppi, CHE AVREBBE PORTATO , FINALMENTE, ad un PASSO AVANTI SUI DIRITTI DEI MILITARI su LAVORO e SALUTE. Ha “vinto” il negazionismo ed il MURO DI GOMMA che da mesi si opponeva duramente ad aprire ad organo terzo e civile sui controlli nei luoghi militari su lavoro e salute . Ha “ vinto “ chi, tra politica e alcuni vertici , insieme a folcloristici oppositori , pseudo rappresentanti che danneggiano il personale e diffusori di veline di vertice e bugie, ha costruito un muro di gomma invalicabile.
Dopo ben 3 Commissioni di Inchiesta, la quarta Commissione Inchiesta sui militari malati e morti causa Uranio, Radon ecc. magistralmente condotta dal presidente Gian Piero SCANU e dalla vice presidente Donatella DURANTI, insieme all’ottimo lavoro, svolto con impegno, passione e competenza dalla grande maggioranza dei suoi componenti tra i quali segnaliamo l’On. RIZZO , GRILLO, AMATI, con consulenti come il dott. GUARINIELLO, aveva prodotto un testo lasciando, durante i 2 anni di lavori encomiabili, finalmente un risultato legislativo positivo nel campo dei diritti per i militari, figlio dei lavori della commissione, e lavori / documenti che potranno essere valutati da procure, se lo riterranno, alle quali sono stati inviati documenti e alcune audizioni svolte. PURTROPPO per i diritti dei militari NON è STATO APPROVATO.
Saranno soddisfatti certi politici che, invece di pensare a migliorare i diritti dei lavoratori in uniforme, rappresentano prevalentemente interessi conservatori di vertice o comandi generali ? Saranno soddisfatti coloro che scientificamente hanno disinformato per mesi, anche scrivendo bugie su un testo che era, come scriviamo ed evidenziamo da tempo, un concreto passo avanti su diritti e tutele per tutti i militari. Ha “vinto” il MURO DI GOMMA anche rappresentato da chi, chiuso in una militarità arcaica, anche folcloristicamente ostentata e manifestante, ottusa e totalmente superata, che rifiuta anche solo di parlare di diritti dei militari ed è contrario ai diritti sindacali per una migliore tutela, mentre in Europa esistono sindacati e associazioni di militari, attento a piccoli interessi di pratiche pensionistiche incurante del tema dei diritti fondamentali dei miliari, ha sposato tesi di chi , taluni vertici in primis, voleva mantenere situazioni di potere e gestione invariata, nonostante gli elevatissimi numeri di militari malati e morti per uranio, amianto, radon ecc, con l’Italia primo paese in Europa e tra i primi al mondo per vittime militari , malati o morti per malattie contratte in servizio. MURO DI GOMMA sostenuto anche da coordinatori confusi e coordinatrici bisbetiche che hanno avventatamente e inopinatamente criticato il testo Scanu mettendosi dalla parte di taluni vertici e comandi generali ultra conservatori che resistevano ad un testo che migliora tutele e diritti, ( ricordo convegni ai quali abbiamo assistito, dove la legge Scanu veniva definita, addirittura, da un generale in servizio ed un politico ufficiale dei carabinieri in aspettativa : “ pericolosa e preoccupante !”) forse preoccupante per certe poltrone traballanti di comitati o vertice per i lavori della commissione, e per chi, fino a pochi giorni fa diceva che i militari avevano avuto, prevenzione, adeguata protezione e informazione prima e durante le missioni all’estero ) mentre un grandioso lavoro di studio e approfondimento della Commissione Inchiesta Uranio , non solo metteva a nudo gravissime lacune su prevenzione e tutela, con testimonianze clamorose, documentate e preoccupanti, ma produceva un testo che accende la luce sul buio di un sistema autoreferenziale e chiuso gerarchicamente che, è nei fatti, agli atti della commissione, e nei dolorosissimi numeri di militari malati e morti senza prevenzione, tutele e diritti, certamente non ha funzionato.
Ringraziamo comunque il presidente Scanu, la vicepresidente Duranti e la stragrande maggioranza dei componenti della Commissione inchiesta che hanno fatto un egregio lavoro che lascia, al termine della legislatura, una testimonianza su come si potevano migliorare diritti fondamentali e tutela dei lavoratori militari sul loro lavoro, nei loro luoghi di lavoro per la loro salute. POTEVA E DOVEVA ESSERE APPROVATA una legge che avrebbe impedito il ripetersi di quanto è accaduto su mancata prevenzione , informazione e tutela . NON SI è VOLUTO maggior controllo, di organi terzi e civili, su enti militari, caserme, luoghi di lavoro di militari con maggior tutela, controllo e prevenzione. SI è BOCCIATA UNA LEGGE adducendo CINICHE MOTIVAZIONI ECONOMICHE .
Il presidente Scanu, tra l’altro ha dichiarato : “ Volevamo una legge come risposta alla vergognosa situazione in cui, ormai da circa un ventennio, si trova l’ Italia con diverse centinaia di soldati deceduti ed alcune migliaia ammalati , per essersi trovati esposti ad agenti patogeni spesso letali. Volevamo una legge in risposta al cinico negazionismo, che fosse in grado di restituire giustizia e dignità ad una moltitudine di famiglie. Volevamo una legge che spezzasse le ganasce della “ giurisdizione domestica “ imperante nel comparto Difesa e Sicurezza, e desse pari diritti e garanzie sociali a circa 500 mila lavoratrici e lavoratori. Nonostante serrate trattative con Governo per cercare una ragionevole intesa, le trattative si sono rivelate un gigantesco bluff. Una finta apertura. Una falsa disponibilità. Ai “ generosi “ pareri favorevoli della Difesa, Interno, Giustizia e Lavoro, infatti è stato opposto , con la protervia dei prepotenti dell’ Economia, di fatto non dissimile da quella presente nel resto del Sinedrio”.
Noi di Assodipro abbiamo denunciato da tempo bugie sul testo, ispirate o ordinate, presumibilmente, con veline calate dall’alto, e oggi ci chiediamo indignati :
Come si è potuto disinformare e parlare negativamente, o addirittura opporsi a un testo che prevedeva un assicurazione sugli infortuni che i militari non hanno mai avuto ?
Citiamo alcuni passaggi del TESTO CHE NON è STATO APPROVATO : “376-bis. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, al personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e dei vigili del fuoco si applicano le disposizioni del testo unico per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124.L’assicurazione di detto personale è attuata dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)
Come si è potuto e per quali interessi o per conto di chi si SONO SCRITTE BUGIE sulla cancellazione di Equo indennizzo e Pensione Privilegiata , quando il TESTO SCANU NON AVREBBE CANCELLATO NULLA e aggiungeva a diritti acquisiti. Infatti nel seguente articolo BOCCIATO si legge :
376-ter. Al personale di cui al comma 376-bis continuano ad applicarsi gli istituti dell’accertamento della dipendenza dell’infermità da causa di servizio, del rimborso delle spese di cura e degenza per causa di servizio, dell’equo indennizzo e della pensione privilegiata nonché le disposizioni di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2001, n. 461….. Le prestazioni garantite dall’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali sono cumulabili con le provvidenze previste in favore delle vittime del terrorismo, della criminalità e del dovere, dei familiari di militari vittime del servizio nonché con i trattamenti privilegiati ordinari o speciali correlati alla causa di servizio….
COME SI è POTUTO ESSERE CONTRARI e criticare per farla bocciare ,una legge dove, FINALMENTE, si eliminavano autoreferenzialità e chiusure verso l’esterno sul controllo SALUTE E SICUREZZA dei militari aprendo al controllo di organi terzi civili come si evince da quanto riportava il seguente articolo ?
1) il comma 1-bis è sostituito dal seguente: «1-bis, l’attività di vigilanza nei luoghi di lavoro delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e dei Vigili del fuoco è condotta da nuclei composti dal personale ispettivo del ministero interessato e dell’Ispettorato Nazionale del lavoro, con le modalità stabilite dal Comitato di indirizzo di cui al successivo comma 2-bis»;
2) dopo il comma 2, sono inseriti i seguenti:
«2-bis.Presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali è istituito il Comitato di indirizzo sull’applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro delle Forze armate,delle Forze di Polizia e dei Vigili del fuoco di seguito denominato «Comitato». Il Comitato è presieduto dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali ed è composto da un rappresentante per ciascuno dei ministeri della salute, dell’ambiente e della tutela del mare,della difesa, dell’interno, dell’economia e delle finanze, della giustizia. Al Comitato partecipa, con funzione consultiva, un rappresentante dell’INAIL.Il Comitato di cui al comma 2-bis ha il compito di:a) stabilire le linee-guida della vigilanza a livello nazionale nei luoghi di lavoro delle Forze armate, delle Forze di polizia e dei vigili del fuoco;b) disciplinare le modalità con cui condurre l’attività ispettiva anche tenuto conto delle particolari esigenze di riservatezza.
NOI ringraziamo comunque e siamo grati a chi si è impegnato tantissimo per questo testo che avrebbe consentito a questa legislatura di fare un passo in avanti su temi importanti come la tutela della salute e del lavoro dei cittadini lavoratori in uniforme. E’ STATA UNA GRANDE OCCASIONE PERSA . Ad oggi ha vinto il MURO DI GOMMA aiutato da servetti sciocchi e folcloristici oppositori che hanno contribuito a far bocciare un testo che sarebbe stato un sicuro passo in avanti su tutela del lavoro e salute dei militari. Domani è un altro giorno e sarà un altro giorno anche per la politica. Il prossimo governo , speriamo vivamente, non potrà tenere ancora 500 mila lavoratori in uniforme senza pari diritti e garanzie sociale di tutti gli altri lavoratori, dovrà farsi carico di questo tema. I lavori della Commissione inchiesta uranio restano incancellabili nella loro imponenza e importanza e non si potrà non tenerne conto quando, speriamo presto, si dovranno migliorare i diritti per i militari.