8^ puntata
Gigetto, giovane maresciallo e bravo militare apprezzato sia dai colleghi che dai superiori, un giorno entrando al Circolo Unificato della Caserma dove prestava servizio, percepรฌ unโatmosfera diversa nellโedificio. Una saletta infatti aveva le porte chiuse, e da dentro si sentivano provenire urla ed insulti.
Stranamente, a quellโora non cโera nessun ufficiale, e Gigetto dopo aver preso il caffรจ decise di entrarci per curiositร . Allโinterno vi trovรฒ tutti i marescialli, e poco dopo capรฌ che la discussione verteva sulle prossime elezioni Cobar.
Il Cobar (Consiglio di Base di Rappresentanza), era un organismo elettivo della durata di circa tre (3) anni, che avrebbe dovuto supplire alle veci di un sindacato che ancora per i militari era vietato.
La maggior parte dei sottufficiali (marescialli, sergenti maggiori e sergenti) non volevano che vi si candidasse nessuno ed inoltre cercarono di convincere piรน gente possibile a disertare il voto. Tutto ciรฒ era causato dellโinsussistenza di attivitร di questo organismo, e del malcontento che serpeggiava per gli stipendi risicati.
Dopo qualche giorno, furono affissi nelle bacheche i nomi dei sei (6) marescialli che si erano resi disponibili ad essere eletti. La cosa che colpรฌ piรน Gigetto era che fossero tutti marescialli, vicini o vicinissimi al comandante.
Il giorno delle elezioni fu per tutti un giorno tetro. A Gigetto infatti, gli sembrรฒ di andare ad un funerale. Giร dalla mattina arrivarono telefonate ai vari uffici e compagnie con lโordine per ogni ufficiale di portare i sottufficiali a votare. Era infatti considerata una attivitร obbligatoria di servizio. Pertanto, alla fine chi non fosse andato a votare sarebbe stato passibile di provvedimenti disciplinari, a meno di assenze giustificate.
I risultati si conobbero il pomeriggio stesso, avevano votato 348 (trecentoquarantotto) sottufficiali su 350 (trecentocinquanta), praticamente la totalitร . Il comandante con tutto il suo staff di ufficiali ed i pochi ma soliti marescialli al suo seguito, stava giร gongolando al circolo per il risultato, ma il sorriso gli si smorzรฒ poco dopo, quando gli furono portati i risultati della categoria sottufficiali. Su 348 (trecentoquarantotto) voti, solo 10 (dieci) voti erano validi. Dei rimanenti 338 (trecentotrentotto) voti, solo 8 (otto) erano schede bianche, il grosso dei voti, ovvero 330 (trecentotrenta) erano voti nulli, in quanto non era stata espressa nessuna preferenza, ma tutte erano barrate con una grande X.
Lโindomani mattina allโalzabandiera il comandante furioso minacciรฒ terribili ritorsioni, cominciรฒ infatti a bloccare tutte le licenze ed i permessi e ordinรฒ immediatamente delle prove di addestramento formale a tutti i sottufficiali. Naturalmente tutto ciรฒ accadde davanti al battaglione, ovvero in presenza di tutti gli ufficiali e di tutta la truppa.
Passata senza altri eventi particolari la giornata, ritornรฒ tutto o quasi alla normalitร . Per un paio di settimane sembrรฒ quasi che non fosse successo niente.
Nel frattempo, perรฒ per alcune tensioni personali, i due (2) che con tanta fatica furono eletti al Cobar per la categoria B (sottufficiali) diedero le dimissioni, e a seguire anche i successivi due (2) che avrebbero dovuto subentrare non accettarono lโincarico. Alla fine onde evitare di dover ripetere le elezioni riuscirono a trovare due candidati che accettarono il compito di rimanere in carica.
Ma lโavventura di Gigetto non finรฌ qui.
Dopo circa due settimane da quelle incredibili elezioni, un martedรฌ mattina il comandante annunciรฒ che il Generale di Corpo dโArmata, comandante di vertice avrebbe fatto visita al reparto quello stesso giovedรฌ. Per tutte le visite ufficiali, ci sono vari preparativi e attivitร che devono essere organizzate come le pulizie straordinarie, i controlli sistematici delle uniformi e molto altro. Non cโera proprio tempo da perdere.
Quel giovedรฌ, arrivato di buonora e dopo aver presenziato allโalzabandiera, il Generale comandante fece un breve discorso sulla grande stima che nutrono le alte gerarchie di quel reparto, e sulla storia centenaria delle sue gesta. Terminรฒ annunciando che avrebbe fatto personalmente visita ai locali per stringere la mano a tutto il personale. Pertanto, il Generale comandante con staff a seguito trascorse la mattina passando da un locale allโaltro elogiando ognuno per il proprio lavoro.
Verso tarda mattinata arrivรฒ una telefonata in caserma che costrinse il Generale comandante a dover interrompere gli incontri a causa di un impegno improvviso. Nonostante questo imprevisto, il generale prima di andare via volle incontrare al Circolo della caserma il Cobar con tutti gli ufficiali ed i sottufficiali ed una rappresentanza della truppa.
In men che non si dica, furono avvisati tutti e con una insolita celeritร Gigetto e gli altri si ritrovarono tutti presenti e pigiati nella sala piรน grande del circolo unificato.
Il generale nel suo discorso finale sullโimportanza del nostro reparto e dellโEsercito Italiano e delle Forze Armate italiane. Ribadรฌ infatti che essere militare non รจ un lavoro, ma una missione e si dilungรฒ sullโimportanza dellโonore e della dignitร militare e di come lui fosse venuto a portare la sua solidarietร e di tutta la gerarchia militare.
Alla fine di questo breve discorso, ci fu uno scrosciante applauso, e il generale visibilmente compiaciuto, passรฒ la parola ai delegati Cobar quali rappresentanti di tutti gli ufficiali e sottufficiali.
Titubanti e in imbarazzo, nessuno dei delegati sia degli ufficiali che dei sottufficiali, riuscรฌ ad aprire bocca. Mentre il comandante si stava apprestando ad ordinare il rompete le righe, e a congedare tutti dalla riunione, qualcuno si fece avanti e parlรฒ. Era il Maresciallo Incredibile, sottufficiale Capo Sezione allโUfficio Personale e delegato categoria B, uomo pacato e molto competente.
Gigetto ne fu sorpreso poichรฉ il Maresciallo Incredibile era sempre stato allineato al modo di pensare dei comandanti e degli ufficiali in generale, ma quel giorno lo stupรฌ esclamando: โGrazie signor generale, grazie a nome mio e della mia categoria, grazie a nome della caserma, grazie a nome delle nostre famiglieโ.
Tra il brusio di tutti i sottufficiali e militari inquadrati continuรฒ: โSignor Generale, unโaltra visita simile alla sua, di un altro alto ufficiale, รจ giร avvenuta due settimane fa. Ed io riportando le parole simili alle sue a casa ho ricevuto i complimenti di mia moglie e dei miei figli. Poi sono uscito per fare il pieno alla macchina, e le confesso che non avevo tutti i soldi necessari per pagare. Mi sono scusato con il benzinaio, dicendogli anche che io ero comunque un militare e che il mio generale era venuto a trovarci e mi aveva detto che avevo qualcosa di importante, ovvero lโonore e la dignitร militare, che valevano tanto. Il benzinaio, compiaciuto mi fa i complimenti, ma mi ricorda che gli devo sempre 30 euro. Al che sono dovuto andare ad uno sportello bancario a ritirare con il bancomat per poterlo pagare. Poco dopo con mia moglie, siamo dovuti andare a comprare le scarpe alla bambina, ed al momento di pagare mi si รจ ripresentato il problema che avevo avuto dal benzinaio. Perchรฉ nonostante avessi ritirato i soldi al bancomat avevo fatto anche la spesa per casa.โ
โMi sono scusato con la commessa del negozio, dicendole che io ero comunque un militare e che il mio generale era venuto a trovarci e mi aveva detto che avevo qualcosa di importante, ovvero lโonore e la dignitร militare, che valevano tanto. La commessa, compiaciuta mi fa i complimenti, ma mi ricorda che gli devo sempre 40 euro. Purtroppo, non potendo ritirare di nuovo al bancomat, sono andato via con mia moglie e la bambina piangente, dicendo che sarei ritornato lโindomani a prendere e pagare le scarpe.โ
โEcco, signor Generale, la ringrazio tanto, ma come purtroppo le ho raccontato con lโonore e la dignitร militare, non si comprano le scarpe alla bambina e non si fa neanche il pieno alla macchina.
E comunque, le devo chiedere, anche se me ne pentirรฒ, per voi non vale lโonore e la dignitร militare?
โDa qualche settimana vi siete fatti un lauto aumento, che ha compreso anche i sottotenenti appena arruolati, ma per i sottufficiali e la truppa (che hanno tanti anni di servizio alle spalle) non cโerano soldi.
Il Maresciallo Incredibile concluse dicendo:
Io ho tanti anni di servizio, รจ disgraziatamente ho sempre visto i vostri lauti aumenti e le briciole arrivate a noi. Almeno una volta si potevano dare prima le briciole a noi e dopo voi farvi il grande aumento?โ
A quel punto scoppia un applauso fragoroso da parte di tutto lโinquadramento che sovrastรฒ lโimbarazzante silenzio del generale, del comandante e degli ufficiali, che senza neanche dare il rompete le righe si defilarono.
Gigetto rimase esterrefatto, non aveva mai visto una simile scena, e soprattutto mai visto il Maresciallo Incredibile parlare in quel modo. Per la prima volta, vide file di militari e sottufficiali che si complimentavano con il Maresciallo Incredibile abbracciandolo e dandogli pacche sulle spalle.